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QUALITÀ EQUITÀ E SICUREZZA IN RSA

e sicurezza in RSA - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

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QUALITÁ, EQUITÁ E <strong>SICUREZZA</strong> <strong>IN</strong> <strong>RSA</strong> - REGIONE TOSCANA<br />

16<br />

attiene ai tempi di attuazione, ai servizi nanziati anche tramite il Fondo Regionale per la non<br />

autosufcienza;<br />

- rimandare a ulteriori provvedimenti attuativi la denizione dei requisiti e delle procedure per<br />

l’effettiva applicazione dell’accreditamento.<br />

Successivamente ancora, con la LR n. 4 del 19 febbraio 2008 “Disciplina degli accertamenti<br />

delle disabilità - ulteriori misure di sempli cazione ed altre disposizioni in materia sanitaria e sociale”<br />

(Capo II Art. 23 e seguenti) sono stati regolamentati gli istituti dell’accreditamento transitorio<br />

e dell’accreditamento provvisorio, al ne di consentire l’avvicinamento graduale e progressivo a<br />

requisiti e condizioni propri dell’accreditamento denitivo e di assicurare il raggiungimento della<br />

responsabilità gestionale unitaria e complessiva dei servizi ed il superamento della frammentazione<br />

nell’erogazione dei servizi alla persona.<br />

Per accreditamento istituzionale, pertanto in Emilia-Romagna si intende quell’atto amministrativo<br />

con il quale si riconosce ai soggetti già autorizzati all’esercizio di attività socio-sanitarie lo “status” di<br />

erogatori di prestazioni nell’ambito e a carico del Fondo Regionale per la non autosufcienza.<br />

L’accreditamento istituzionale è inteso quindi come garanzia di offerta di livelli di qualità prede niti:<br />

condizione necessaria per relazionarsi con il sistema del Servizio Sanitario Regionale e degli Enti<br />

locali, quindi all’inserimento della struttura/servizio nel “sistema locale dei servizi in rete”, parte del<br />

sistema integrato.<br />

Si tratta inoltre di un atto di natura concessoria, che deve essere rilasciato secondo procedure<br />

ispirate dal carattere d’imparzialità, pubblicità e trasparenza.<br />

Inne, con la DGR n. 514 del 20 aprile 2009, la Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna ha approvato<br />

il “Primo provvedimento attuativo dell’Art. 23 della LR 4/08 in materia di accreditamento dei servizi sociosanitari”.<br />

La DGR N. 514/2009, ha denito il percorso e le regole per l’accreditamento dei servizi<br />

socio-sanitari, prevedendo un percorso dinamico e progressivo per dar modo ai Comuni e ai<br />

soggetti gestori/erogatori sia pubblici sia privati di adottare gli adeguamenti organizzativi necessari<br />

per rispondere appieno ai requisiti qualitativi richiesti.<br />

Il processo ha l’obiettivo di mettere a disposizione della collettività servizi che rispondono a precisi<br />

standard di qualità, in assenza dei quali non potranno essere erogati per conto della committenza<br />

pubblica. Con le regole per l’accreditamento introdotte dalla DGR 514/2009, la regione Emilia-<br />

Romagna intende superare l’anacronistico sistema degli appalti”, nella convinzione che esso mal<br />

si adatti alla specicità dei servizi alla persona e dei servizi socio-sanitari. Il soggetto accreditato<br />

a gestire i servizi in ambito sociale e socio-sanitario deve essere anche il soggetto erogatore<br />

dei medesimi servizi, non potendo l’accreditamento essere concesso a un soggetto che sia solo<br />

formalmente gestore del servizio in quanto ricorre a prestazioni assistenziali socio-sanitarie esterne<br />

per la produzione effettiva delle attività.<br />

Inoltre l’accreditamento, quale atto di natura concessoria, comporta per il soggetto accreditato:<br />

- l’accettazione di tariffe predeterminate attraverso l’introduzione di un sistema unico regionale<br />

di tariffe per la remunerazione delle prestazioni socio sanitarie;<br />

- l’assunzione di un debito informativo verso le Amministrazioni competenti;<br />

- l’accettazione dei principi e dei criteri che informano il sistema locale dei servizi a rete, come<br />

previsto dalla LR 2/2003;<br />

- l’accettazione di modalità e percorsi di verica in ordine al possesso dei requisiti, ma anche di<br />

valutazioni periodiche sui servizi erogati e sul loro modello gestionale;<br />

La suddetta Delibera ribadisce inoltre il ruolo della programmazione territoriale (che avviene in<br />

sede di Comitato di Distretto), da parte degli Enti locali, quale sede che denisce il livello di servizi<br />

da garantire ai cittadini (tipologia e quantità) e l’avvio del percorso di accreditamento.<br />

Il rapporto tra Pubblico committente ed Ente gestore, pubblico o privato che sia, sarà in ne

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