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QUALITÀ EQUITÀ E SICUREZZA IN RSA

e sicurezza in RSA - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

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QUALITÁ, EQUITÁ E <strong>SICUREZZA</strong> <strong>IN</strong> <strong>RSA</strong> - REGIONE TOSCANA<br />

Tabella 1.1 - Posti letto per ogni modulo attivato in Toscana, anno 2006 (vedi anche Allegato 8)<br />

Moduli Attivati in Regione Toscana - 2006 N. posti<br />

N. posti modulo base 6.064<br />

N. posti modulo 2 - Motorio 132<br />

N. posti modulo 3 - Comportamentale 833<br />

N. posti modulo 4 - Vegetativo 32<br />

Totale 7.061<br />

50<br />

Per le funzioni manageriali deve essere assicurata in particolare la funzione di coordinamento per<br />

una migliore garanzia di continuità assistenziale durante la residenza, ma soprattutto per realizzare<br />

un efcace livello di coerenza tra l’organizzazione dei servizi ed i piani assistenziali individuali.<br />

LR 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di<br />

cittadinanza sociale).<br />

Con questa Legge la Regione Toscana disciplina il sistema integrato di interventi e servizi sociali<br />

vòlto a promuovere e garantire i diritti di cittadinanza sociale, la qualità della vita, l’autonomia<br />

individuale, le pari opportunità, la non discriminazione, la coesione sociale, l’eliminazione e la<br />

riduzione delle condizioni di disagio e di esclusione. Il testo della Legge denisce come “interventi<br />

e servizi sociali” tutte le attività relative alla predisposizione e alla erogazione di servizi, gratuiti e<br />

parzialmente o completamente a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e<br />

superare le situazioni di bisogno e di difcoltà che la persona incontra nel corso della vita, escluse<br />

quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché le funzioni assicurate in sede<br />

di amministrazione della giustizia.<br />

Il testo dedica inoltre l’Art. 4 alla denizione dei “Livelli essenziali delle prestazioni sociali”, così<br />

come deniti dall’Art. 22 della L. 328/2000 e per i quali rimanda all’attuazione di quanto previsto dal<br />

Piano Integrato Sociale regionale.<br />

Il Capo II della Legge, dedicato ai diritti di cittadinanza sociale, individua i soggetti istituzionali tenuti<br />

all’erogazione delle prestazioni, denisce le modalità per l’accesso al sistema integrato, sviluppa il<br />

tema del diritto all’informazione e alla comunicazione sociale, della Carta dei Servizi Sociali e della<br />

pubblica tutela.<br />

Il titolo II della Legge illustra le componenti del sistema integrato: i soggetti istituzionali (comuni,<br />

comunità montane, provincia, regione), i soggetti sociali (famiglia, associazioni di familiari, il terzo<br />

settore, le relazioni sindacali, l’afdamento dei servizi). L’intero Capo III è dedicato alle strutture<br />

residenziali e semi-residenziali (Art. 20), tra cui quelle per gli anziani, e dedica l’Art. 25 all’istituto<br />

dell’accreditamento, dichiarando che entro un anno dalla data di entrata in vigore della Legge, la<br />

Giunta Regionale presenterà al Consiglio regionale una proposta di Legge avente ad oggetto la disciplina<br />

dei casi e delle modalità di accreditamento dei servizi alla persona e delle strutture residenziali e<br />

semi-residenziali pubbliche e private, ivi inclusi quelli che operano nelle aree dell’integrazione sociosanitaria,<br />

anche al ne di erogare prestazioni per conto degli enti pubblici competenti.<br />

Il titolo III della Legge sviluppa il tema della programmazione (regionale, zonale) e dell’organizzazione<br />

delle funzioni, de nisce composizione e funzionamento della Commissione regionale per le Politiche<br />

sociali (Art. 28), costituita presso la Giunta Regionale; illustra all’Art. 31 i contenuti della Carta dei<br />

diritti di cittadinanza sociale (mappa dei percorsi, riferimenti ai livelli essenziali delle prestazioni,<br />

obiettivi e programmi di miglioramento della qualità della vita, sviluppo di forme di tutela e<br />

partecipazione attiva dei cittadini per il miglioramento dei servizi alla persona). Interessante il

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