QUALITÀ EQUITÀ E SICUREZZA IN RSA
e sicurezza in RSA - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
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PARTE I - L’assistenza residenziale per gli anziani: aspetti generali<br />
f)<br />
Organizzazione delle attività nel rispetto dei normali ritmi di vita degli ospiti<br />
g) Adozione, da parte del soggetto gestore, di una Carta dei servizi sociali secondo quanto<br />
previsto dall’Art. 13 della L. n. 328 del 2000.<br />
Il Decreto è anche interessante per la caratterizzazione delle diverse tipologie di strutture:<br />
a carattere comunitario: bassa intensità assistenziale, bassa e media complessità organizzativa,<br />
destinate ad accogliere utenza con limitata autonomia personale e priva del necessario<br />
supporto familiare;<br />
a prevalente accoglienza alberghiera: bassa intensità assistenziale, media e alta complessità<br />
organizzativa in relazione al numero di persone ospitate, destinate ad accogliere anziani<br />
autosufcienti o parzialmente non autosufcienti;<br />
strutture protette: media intensità assistenziale, media e alta complessità organizzativa,<br />
destinate ad accogliere utenza non autosufciente;<br />
strutture a ciclo diurno: diverso grado di intensità assistenziale in relazione ai bisogni<br />
dell’utenza ospitata, che possono trovare collocazione all’interno o in collegamento con una<br />
delle tipologie di strutture precedenti.<br />
37<br />
DPCM 29 novembre 2001 – Denizione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).<br />
I LEA sono le prestazioni e i servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i<br />
cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). In questo Decreto<br />
l’assistenza residenziale e semi-residenziale agli anziani non autosufcienti viene declinata al punto H<br />
e ne vengono poi riassunte in Tabella le radici normative.<br />
Il sistema dei LEA comprende uno strumento di monitoraggio, brevemente rinominato “sistema<br />
di garanzia” dallo specico DM 12/12/2001, rappresentato da indicatori che investono tutti i livelli<br />
di assistenza e si esplicano in termini di costo, attività e risorse. Per alcuni settori dell’assistenza<br />
sanitaria consentono anche valutazioni di appropriatezza, qualità e outcome. La pubblicazione dei<br />
risultati del monitoraggio avviene attraverso un rapporto nazionale ad ampia diffusione, a cadenza<br />
periodica. Per quanto riguarda l’assistenza agli anziani, il “sistema di garanzia” include, tra gli indicatori<br />
di “assistenza distrettuale”:<br />
- la percentuale di anziani trattati in Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)<br />
- il n. di giornate in strutture semi-residenziali e residenziali per l’assistenza agli anziani ogni<br />
1.000 abitanti<br />
- il costo pro capite per l’assistenza territoriale, semi-residenziale e residenziale, agli anziani<br />
- il n. di posti in <strong>RSA</strong> per 1.000 anziani - Indicatore di offerta della residenzialità territoriale<br />
(indicatore di “mantenimento dei LEA”)<br />
La periodica revisione a cui i LEA dovrebbero essere sottoposti riveste particolare importanza,<br />
quanto a signicatività di impatto, in ambiti quali l’ADI, l’assistenza residenziale alle persone non<br />
autosufcienti, la fornitura di protesi e ausili per disabili.<br />
Un testo licenziato nel 2008 dal Governo Prodi è stato successivamente bloccato in sede di<br />
Corte dei Conti e poi ritirato da parte del Ministero del Welfare. E’ seguita un’ulteriore fase di<br />
approfondimento degli aspetti relativi all’impatto economico-nanziario del provvedimento, al ne<br />
di garantire coerenza con la nuova cornice nanziaria di riferimento denita dal Patto della salute<br />
siglato dal Governo e dalle Regioni il 3 dicembre 2009 42 e, successivamente, con le disposizioni<br />
42 Nel Patto per la Salute 2010-2012 viene speci cato quanto segue: “Al ne di promuovere una più adeguata distribuzione<br />
delle prestazioni assistenziali domiciliari e residenziali, rivolte a pazienti anziani non autosufcienti, si conviene che:<br />
a) anche al ne di agevolare i processi di de-ospedalizzazione, nelle singole regioni e province autonome la dotazione<br />
di PL di residenzialità e delle strutture di semi-residenzialità e l’organizzazione dell’assistenza domiciliare per i pazienti