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QUALITÀ EQUITÀ E SICUREZZA IN RSA

e sicurezza in RSA - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana

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QUALITÁ, EQUITÁ E <strong>SICUREZZA</strong> <strong>IN</strong> <strong>RSA</strong> - REGIONE TOSCANA<br />

Figura 1.5 - Schema dell’articolazione su 3 livelli del debito informativo riguardante le prestazioni di assistenza<br />

residenziale per gli anziani (Fonte: Progetto Mattoni, Mattone 12)<br />

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L’ASSISTENZA RESIDENZIALE AGLI ANZIANI <strong>IN</strong> TOSCANA<br />

NORMATIVA<br />

In Toscana un numero complessivo di 390 strutture residenziali pubbliche e private provvede<br />

all’assistenza di oltre 16.000 anziani. Di questi oltre 11.000, ovvero oltre il 70%, sono in condizioni<br />

di non autosufcienza. Nello specico sono presenti in Toscana, al 31 dicembre 2009, 74 Residenze<br />

sociali assistite con un totale di 2.054 PL, 10 Comunità alloggio protette con 124 PL, 21 Centri<br />

residenziali con 548 PL e 285 <strong>RSA</strong> con 13.468 PL di cui 2.123 per anziani autosufcienti e 11.345<br />

per non autosufcienti (vedi anche Allegato 8). I pazienti sono frequentemente affetti da malattie<br />

croniche, comorblilità, problemi di autonomia nello svolgimento delle attività quotidiane. Al di là<br />

della variabilità in dimensioni, organizzazione, modello di management, nanziamento, personale o<br />

reclutamento di personale sanitario, il mandato di ogni singola struttura è quello di offrite, alle<br />

persone fragili che assiste, livelli accettabili di dignità personale, qualità e sicurezza.<br />

La normativa regionale di riferimento per l’assistenza residenziale agli anziani poggia su alcuni atti<br />

principali, di cui vengono qui di seguito riportati gli elementi essenziali.<br />

DGR della Toscana n. 402/2004 (Azioni per la riquali cazione del processo assistenziale a<br />

favore delle persone anziane non autosuf cienti, in attuazione del PSR. 2002/2004 di cui alla DCR<br />

della Toscana n. 60/2002 e rideterminazione della quota capitaria sanitaria nelle <strong>RSA</strong>).<br />

L’Allegato 1.B di questa Delibera è dedicato alle strutture residenziali per le persone anziane e stabilisce le<br />

indicazioni e i parametri per l’articolazione “modulare” dei servizi, secondo le condizioni di autosufcienza.<br />

I moduli stessi sono rappresentativi quindi delle problematiche assistenziali di diversa tipologia.<br />

Nel modulo di base gli ospiti sono inquadrati come in condizioni di “non autosufcienza stabilizzata”<br />

Si tratta di ospiti con esiti di patologie ormai stabilizzate, inseriti in progetti di lungo-assistenza, che<br />

possono presentare problemi quali malattie croniche in fase di discreto compenso, esiti stabilizzati di<br />

problemi ortopedici o neurologici o problemi funzionali che necessitano di un intervento sioterapico<br />

di mantenimento. Per questi utenti deve essere garantita l’assistenza medica del Medico di Medicina<br />

Generale (MMG), l’assistenza infermieristica e alla persona, l’assistenza riabilitativa e l’attività di

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