QUALITÀ EQUITÀ E SICUREZZA IN RSA
e sicurezza in RSA - Agenzia Regionale di Sanità della Toscana
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PARTE II - Il Progetto ‘Qualità, Equità e Sicurezza in <strong>RSA</strong>’<br />
state complessivamente 5 (Tabella 11.10).<br />
Le condizioni cliniche analizzate attraverso questa scheda comprendono la presenza di<br />
patologie in corso: cerebrovascolari, cardiache, neurologiche o psicologiche, la manifestazione<br />
di vertigini o capogiri, l’eventuale de cit della vista e dell’udito, la necessità di recarsi in bagno<br />
a intervalli inferiori alle 3 h e la perdita di urine o feci (Tabella 11.11). Nel 90% degli ospiti<br />
è risultata signi cativa all’ingresso in <strong>RSA</strong> la presenza di almeno una delle patologie sopra<br />
elencate.<br />
La difcoltà nella deambulazione, l’eventuale utilizzo di ausili, la necessità di assistenza negli<br />
spostamenti e anche la dif coltà a muoversi nel letto contribuiscono ad aumentare il rischio<br />
di caduta per il paziente. Questi fattori sono riportati in Figura 11.3 dove si nota che la<br />
maggior parte degli ospiti aveva necessità di essere accompagnato dal letto al bagno e<br />
viceversa (56,5%) e si muoveva con dif coltà nel letto (42%); un ospite su quattro utilizzava<br />
presìdi vari e un dato molto signi cativo è che il 15% degli anziani camminava aggrappandosi<br />
agli arredi circostanti.<br />
La maggior parte dei pazienti presentava non solo un’andatura compromessa e la difcoltà<br />
a mantenere la posizione eretta, ma anche problemi a compiere attività quotidiane semplici<br />
come vestirsi o spogliarsi (Tabella 11.12).<br />
Dai dati relativi alla valutazione dello stato mentale e dell’agitazione psicomotoria si evince<br />
che il 60,6% degli anziani era disorientato e/o confuso, circa la metà presentava alterazione<br />
della capacità di giudizio/ mancanza del senso del pericolo ed inoltre un paziente su tre era<br />
agitato (Figura 11.4).<br />
Le terapie farmacologiche più frequenti hanno incluso: psicofarmaci (46,5%), diuretici (42,2%)<br />
e antipertensivi (35,9%) (Figura 11.5); per 14 casi (2,6%) era in corso un trattamento con<br />
infusioni endovenose.<br />
In 28 casi si sono veri cate variazioni cliniche, avvenute prima dei controlli previsti a 3/5 gg.,<br />
che hanno comportato una rivalutazione del paziente (Tabella 11.13).<br />
I risultati della rilevazione sulla sicurezza di ambienti e presidi sono riportati nel Box 2.<br />
71<br />
Valutazione del dolore<br />
La rilevazione del dolore con la scheda multi-dimensionale è stata molto impegnativa per<br />
diversi motivi: primo fra tutti la dif coltà di scegliere tra più scale di misurazione del dolore,<br />
la necessità di recuperare alcune informazioni dalla documentazione sanitaria dell’ospite<br />
e, non ultima, la discrezionalità nell’osservazione diretta e nel monitoraggio quotidiano,<br />
elementi indispensabili per indirizzare l’ospite all’équipe multi-disciplinare.<br />
Le schede complessivamente rilevate sono state 547 su un totale di 610 ospiti (89,7%). Di<br />
seguito riportiamo l’elaborazione della parte A - 1°valutazione - della scheda.<br />
Al momento della somministrazione della scheda il 17% circa dei pazienti è stato valutato<br />
come autosuf ciente, mentre i non autosufcienti sono risultati il 71% (Tabella II.14). Questo<br />
dato può essere letto in parallelo con la distribuzione dei pazienti nei diversi moduli: il 71,5%<br />
è inserito nel modulo 1 (non autosuf cienza stabilizzata), l’11% nel modulo 3 (disabilità<br />
prevalentemente di natura cognitivo/comportamentale) e una piccola quota nei restanti<br />
moduli 2 e 4 (Figura 11.7). Da segnalare il consistente numero di dati mancanti (missing) per