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L'intégration des immigrés et de leurs enfants sur le marché du ...

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La situazione mediocre <strong>de</strong>l<strong>le</strong><br />

persone immigrate di recente in<br />

Svizzera per motivi umanitari<br />

richie<strong>de</strong> mi<strong>sur</strong>e più strutturate a<br />

favore <strong>de</strong>ll’integrazione.<br />

Occorre potenziare gli incentivi <strong>de</strong>i<br />

Cantoni a una rapida integrazione<br />

<strong>de</strong>i migranti per motivi umanitari<br />

nel mercato <strong>de</strong>l lavoro.<br />

… e abbattere gli ostacoli giuridici<br />

che si oppongono a loro accesso al<br />

mercato <strong>de</strong>l lavoro.<br />

117<br />

DELSA/ELSA/WD/SEM(2012)2<br />

Le persone immigrate di recente in Svizzera per motivi umanitari<br />

conseguono risultati di gran lunga inferiori, sul mercato <strong>de</strong>l lavoro,<br />

risp<strong>et</strong>to al passato e al confronto internaziona<strong>le</strong>. Le ragioni non sono<br />

<strong>de</strong>l tutto chiare. A ogni modo, si tratta di un gruppo che necessita di<br />

mi<strong>sur</strong>e integrative mirate. Anche altri Paesi <strong>de</strong>ll’OCSE hanno<br />

predisposto programmi strutturati volti a favorire l’integrazione di<br />

questo gruppo. Le mi<strong>sur</strong>e adottate, che possono esten<strong>de</strong>rsi sull'arco<br />

di tre anni, sembrano dare buoni risultati. Il miglioramento <strong>de</strong>lla<br />

situazione <strong>de</strong>i migranti arrivati di recente in Paesi dotati di<br />

programmi strutturati incentrati sull’integrazione nel mercato <strong>de</strong>l<br />

lavoro, quali la Danimarca e la Norvegia, in<strong>du</strong>ce a pensare che la<br />

Svizzera avrebbe molto da guadagnare lasciandosi ispirare da ta<strong>le</strong><br />

approccio.<br />

Sebbene comp<strong>et</strong>a al<strong>le</strong> amministrazioni sub-fe<strong>de</strong>rali, l’aiuto socia<strong>le</strong> a<br />

livello cantona<strong>le</strong> è finanziato dalla Confe<strong>de</strong>razione <strong>du</strong>rante i primi<br />

cinque anni di soggiorno <strong>de</strong>i rifugiati. Per questo (viepiù) cospicuo<br />

gruppo di persone ammesse a titolo provvisorio, la Confe<strong>de</strong>razione<br />

offre addirittura un finanziamento per i primi s<strong>et</strong>te anni, prima<br />

ancora che i Cantoni / i Comuni prendano in carico <strong>le</strong> persone<br />

appartenenti a questo gruppo. Inoltre, <strong>le</strong> persone ammesse a titolo<br />

provvisorio beneficiano in minor mi<strong>sur</strong>a <strong>de</strong>ll’aiuto socia<strong>le</strong><br />

normalmente previsto e pare che questo fenomeno vada di pari passo<br />

con una diminuzione <strong>de</strong>gli sforzi volti a favorire l’integrazione di<br />

questo gruppo. Ne consegue uno scarso incentivo per i Cantoni a<br />

integrare nel mercato <strong>de</strong>l lavoro i migranti giunti in Svizzera per<br />

motivi umanitari <strong>du</strong>rante i primi cinque-s<strong>et</strong>te anni. Ma se <strong>du</strong>rante<br />

questo lasso di tempo non vengono preparati corr<strong>et</strong>tamente, per gli<br />

immigrati risulta estremamente diffici<strong>le</strong> posizionarsi con successo<br />

sul mercato <strong>de</strong>l lavoro. Secondo i dati di altri Paesi <strong>de</strong>ll’OCSE,<br />

un’entrata rapida nel mercato <strong>de</strong>l lavoro è d<strong>et</strong>erminante per<br />

l’integrazione a lungo termine. Occorre <strong>du</strong>nque potenziare gli<br />

incentivi per una rapida integrazione nel mercato <strong>de</strong>l lavoro di questi<br />

migranti.<br />

Dal 2008, i migranti per motivi umanitari ammessi a titolo<br />

provvisorio possono acce<strong>de</strong>re al mercato <strong>de</strong>l lavoro a prescin<strong>de</strong>re<br />

dalla situazione occupaziona<strong>le</strong>. Tuttavia, contrariamente agli altri<br />

gruppi, questi migranti necessitano tuttora di un’autorizzazione di<br />

lavoro che in genere riescono a ottenere se trovano un datore di<br />

lavoro disposto ad assumerli. Abolire l’obbligo di un’autorizzazione<br />

di lavoro a parte perm<strong>et</strong>terebbe di ri<strong>du</strong>rre <strong>le</strong> pratiche burocratiche e<br />

di facilitare l’integrazione nel mercato <strong>de</strong>l lavoro. In ogni caso,<br />

occorre informare meglio i datori di lavoro <strong>de</strong>lla possibilità di<br />

assumere questi migranti.

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