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- 29 -<br />

L’APPROCCIO TECNICO-OPERATIVO<br />

DELL’EMERGENZA<br />

Alessandro Marchione°<br />

Nell’ambito delle professioni che mettono il personale <strong>in</strong> contatto con<br />

le vittime di situazioni di emergenza, da quelle m<strong>in</strong>ime alle più rilevanti, certamente<br />

rientrano a pieno titolo i Vigili del Fuoco.<br />

Tra le situazioni di emergenza, term<strong>in</strong>e che comunque assume importanza<br />

talvolta soggettiva <strong>in</strong> funzione del co<strong>in</strong>volgimento personale o delle<br />

specificità professionali, possiamo genericamente <strong>in</strong>tendere quelle che comportano<br />

<strong>in</strong>cendi, esplosioni, scoppi, persone <strong>in</strong> grave pericolo, <strong>in</strong>fortuni gravi,<br />

atti sconsiderati e/o attentati, eventi naturali (terremoti, alluvioni, ecc).<br />

Un’altra considerazione doverosa relativa alle situazioni di emergenza,<br />

universalmente riconosciuta, precisa che <strong>in</strong> tali circostanze i soccorritori si<br />

“tuffano nel problema”, nel senso che, pur non conoscendo nel dettaglio lo<br />

scenario <strong>in</strong> cui vanno ad imbattersi, sono comunque consapevoli del fatto<br />

che vanno ad affrontare una situazione più o meno critica, talvolta drammatica...<br />

A tal proposito, stante il modestissimo lasso di tempo necessario all’uscita<br />

dalla sede di servizio (da circa 30 secondi ad 1 m<strong>in</strong>uto), la pianificazione<br />

tecnica svolta durante il tragitto non solo è necessaria per la pianificazione<br />

dell’<strong>in</strong>tervento, ma serve anche, più o meno <strong>in</strong>consapevolmente, a<br />

concentrare l’attenzione sugli aspetti tecnici allontanando condizioni di<br />

co<strong>in</strong>volgimento emotivo.<br />

Infatti i soccorritori hanno il particolare compito di avere un atteggiamento<br />

“normale”, ovvero quanto più professionalmente razionale, pur dovendosi<br />

calare necessariamente nella condizione emotiva particolare delle<br />

vittime dell’evento.<br />

Da questo punto di vista l’attività dei Vigili del Fuoco, e più <strong>in</strong> generale<br />

dei soccorritori, evidenzia alcuni aspetti significativi con i quali confrontarsi,<br />

sia di carattere positivo che negativo.<br />

L’aspetto estremamente positivo è che il soccorritore è tenuto a possedere<br />

sempre più capacità tecnica, doti fisiche ed attitud<strong>in</strong>i relazionali che<br />

vanno esternate <strong>in</strong> ogni <strong>in</strong>tervento, ovviamente <strong>in</strong> relazione allo scenario <strong>in</strong>cidentale<br />

nel quale ci si imbatte.<br />

Peraltro, l’approccio operativo è frutto di una valutazione pressoché<br />

immediata dell’evento imprevedibile, il che obbliga anche alla capacità di<br />

“leggere” subito la situazione ed <strong>in</strong>traprendere la conseguente strategia operativa<br />

più efficace.<br />

Inoltre, il fatto stesso di rapportarsi con persone <strong>in</strong> difficoltà deve sviluppare<br />

il necessario senso di partecipazione emotiva che porta ad una sorta<br />

di accoglimento dell’altro.<br />

Per quanto concerne gli aspetti positivi dell’attività di soccorso, possiamo<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e considerare il fatto che essa viene espletata nell’ambito di squadre<br />

operative, il che rafforza ulteriormente la capacità di collaborazione di ogni<br />

componente sia nell’ambito stesso dei Vigili del Fuoco, che di tutte le altre<br />

componenti impegnate nell’emergenza.

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