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cosciente dei propri automatismi e delle proprie sovrastrutture comunque<br />

presenti e necessarie nella relazione d’aiuto che sta vivendo. Non è un<br />

gruppo di terapia né di supervisione. Il f<strong>in</strong>e di questa prassi formativa è la<br />

modificazione, seppur parziale, della propria personalità. Dest<strong>in</strong>ato ad<br />

operatori socio – sanitari, ma ultimamente anche ad <strong>in</strong>segnanti, il G.B. si<br />

può def<strong>in</strong>ire, perciò, come gruppo di addestramento al rapporto<br />

<strong>in</strong>terpersonale.<br />

Il Tra<strong>in</strong><strong>in</strong>g Autogeno con V. G.: è una tecnica distensiva e di rilassamento<br />

psicofisico <strong>in</strong>ventata da J. H. Schultz, che ha lo scopo di “addestrare” il<br />

soggetto ad ascoltare il proprio corpo, a rilassarlo autonomamente e a<br />

percepire le sensazioni e le emozioni che si canalizzano nel corpo. Nella<br />

visione globale dell’unità mente-corpo col T.A. vengono esplicitati emozioni<br />

e vissuti sopiti e somatizzati. Un altro scopo è quello di favorire la<br />

desomatizzazione dei conflitti <strong>in</strong>consci. La Visualizzazione Guidata facilita<br />

il riequilibrio dell’unità mente – corpo e favorisce la creatività. Nell’<strong>in</strong>sieme<br />

questa tecnica affianca, nei disturbi psicosomatici, le psicoterapie verbali<br />

facilitando il processo di mentalizzazione e di presa di coscienza nonché<br />

il riaffioramento delle proprie emozioni mai verbalizzate (alessitimia).<br />

Il T.A. con V.G. è proposto sia <strong>in</strong>dividualmente che <strong>in</strong> gruppo.<br />

Matrice di Social Dream<strong>in</strong>g: Gordon Lawrence, che ha scoperto questa<br />

tecnica, afferma che i sogni contengono <strong>in</strong>formazioni fondamentali sulla<br />

situazione <strong>in</strong> cui le persone stanno vivendo nel momento <strong>in</strong> cui sognano.<br />

Il “Social Dream<strong>in</strong>g”, qu<strong>in</strong>di, potrebbe essere def<strong>in</strong>ito un metodo di lavoro<br />

con i sogni (gruppo di educazione), secondo il quale i sogni stessi vengono<br />

condivisi <strong>in</strong> un gruppo di persone che si riunisce per questo motivo.<br />

Si può ipotizzare che il SD ha, per sua natura, una caratteristica sistemica,<br />

d<strong>in</strong>amica e analitica. Durante le matrici, i partecipanti presentano sogni<br />

che sono offerti al gruppo <strong>in</strong> modo che sia possibile stabilire legami e connessioni<br />

e la nascita di nuovi processi di pensiero creativo e di riflessione.<br />

Nel SD non è importante il sognatore e/o le sue problematiche (patologiche)<br />

<strong>in</strong>consce, ma il sogno offerto alla Matrice (sett<strong>in</strong>g); per questo motivo,<br />

non si <strong>in</strong>terpreta, ma si associa liberamente ai sogni secondo ciò che la<br />

Matrice stessa propone ai partecipanti.<br />

Gioco di Ruolo (Role Play<strong>in</strong>g): è una tecnica di modificazione del comportamento<br />

usata talvolta per f<strong>in</strong>i terapeutici. L’<strong>in</strong>terpretazione di un ruolo<br />

contribuisce a modificare gli atteggiamenti del soggetto nel senso delle<br />

aspettative associate con il ruolo stesso. Il role play<strong>in</strong>g è un metodo basato<br />

sulla simulazione di una situazione, di un evento, sulla messa <strong>in</strong> scena: si<br />

tratta, qu<strong>in</strong>di, di rappresentazioni <strong>in</strong>terattive ed improvvisate. In organizzazione<br />

è usato pr<strong>in</strong>cipalmente per: • Addestrare. Per esempio per dare<br />

istruzioni su come condurre la vendita di un prodotto. Può essere simulata<br />

l’<strong>in</strong>terazione cliente-venditore. • Selezionare. I candidati possono essere<br />

valutati <strong>in</strong> sede di selezione <strong>in</strong> base al comportamento mostrato <strong>in</strong> scenari<br />

possibili della vita organizzativa. • Formare. In questo caso l’<strong>in</strong>teresse è rivolto<br />

ad aspetti meno prescrittivi e più personali che lasc<strong>in</strong>o emergere<br />

non solo il ruolo, le norme comportamentali, ma la persona con la sua<br />

creatività.

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