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Download File - Rivista Nuove Prospettive in Psicologia

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traumatici, racconti particolareggiati, ripetuti ad ogni colloquio, rivissuti nei<br />

ricordi ancora freschi di sensazione.<br />

Successivamente sono emerse le preoccupazioni legate al futuro, l’<strong>in</strong>sofferenza<br />

riguardo alla situazione di sfollati (pur esprimendo gratitud<strong>in</strong>e<br />

per l’ospitalità).<br />

Dai colloqui emergono costantemente delle emozioni che vengono vissute<br />

<strong>in</strong> maniera prevalente: paure e preoccupazioni <strong>in</strong>erenti la salute dei<br />

cari, l’ansia per il futuro, il timore di essere abbandonati, vissuti di perdita,<br />

senso di smarrimento e di impotenza così come emergono paura del ripetersi<br />

dell’evento e preoccupazioni per la perdita della propria casa <strong>in</strong> quanto<br />

luogo di sicurezza, spazio <strong>in</strong>timo e personale, <strong>in</strong>treccio di storie e relazioni.<br />

In alcuni casi la paura del ripetersi dell’evento è stata generalizzata anche<br />

nel luogo d’accoglienza, tanto che anche le impercettibili vibrazioni dovute<br />

al passaggio di un mezzo pesante nelle immediate vic<strong>in</strong>anze, potevano destare<br />

reazioni di allarme.<br />

La rabbia dovuta alla frustrazione e il senso di impotenza: percepire di<br />

non avere mezzi e forze per affrontare un evento così grande e catastrofico.<br />

La rabbia per la sicurezza mancata, verso la gestione dell’emergenza da parte<br />

dell’ amm<strong>in</strong>istrazione locale, la rabbia provata per il rifiuto di subire passivamente<br />

un’<strong>in</strong>giustizia, per il desiderio purtroppo vano, di cancellare quella<br />

notte. Emergono spesso il dolore per la morte delle persone care o conosciute;<br />

la tristezza per la perdita di tutte le cose conquistate <strong>in</strong> una vita con piccoli<br />

e grandi sacrifici; amarezza e delusione per aver visto il proprio lavoro e<br />

i propri sogni crollare <strong>in</strong> pochi m<strong>in</strong>uti. Il crollo della propria casa viene subita<br />

come perdita di un’area affettiva di <strong>in</strong>timità, di uno spazio privato, così<br />

come la perdita <strong>in</strong> molti casi della propria attività è vissuta come compromissione<br />

grave del proprio spazio sociale e relazionale.<br />

Tali reazioni, comuni e perfettamente comprensibili a seguito di un<br />

evento traumatico, sono state maggiormente violente <strong>in</strong> quei soggetti che<br />

avevano già alle spalle una storia d’ansia o, comunque, problemi di tipo psicologico<br />

ed i casi ritenuti più gravi sono stati segnalati ai Servizi Territoriali<br />

competenti.<br />

In questa seconda fase l’<strong>in</strong>tervento ha anche mirato alla ricostruzione<br />

progressiva della quotidianità e del senso di identità sociale per mezzo del<br />

supporto offerto alle vittime nel loro graduale rientro <strong>in</strong> città e nella ripresa<br />

delle attività abituali.<br />

Questo passaggio è stato reso possibile dal diradarsi dei sentimenti depressivi<br />

che via via hanno lasciato spazio a propositi di ricostruzione e speranze<br />

di ripresa, rafforzati e favoriti sia dal senso di solidarietà e unità che ha<br />

permeato tutte le vittime, sia dalle promesse di rapida ricostruzione a cui ha<br />

fatto seguito l’<strong>in</strong>izio dei lavori. Si è cercato <strong>in</strong> oltre di potenziare le strategie<br />

di cop<strong>in</strong>g sfruttando e <strong>in</strong>coraggiando le lievi speranze e possibilità che affioravano<br />

nei colloqui. Si è cercato di lenire il senso di impotenza spostando<br />

l’attenzione dal pericolo e facendo leva su quelle che erano realmente le<br />

possibilità di recupero e le effettive residue risorse a disposizione di ognuno.<br />

Abbiamo <strong>in</strong>coraggiato le persone a parlare di ciò che era successo, riprendere<br />

piccole abitud<strong>in</strong>i ed hobby, dedicarsi ad attività significative con amici e<br />

familiari per facilitare il recupero graduale di una salutare rout<strong>in</strong>e.<br />

Molti hanno com<strong>in</strong>ciato a vedere che era effettivamente possibile fare

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