Istituto Sperimentale per le Colture Industriali - Bologna ... - isci.it
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Steli (t ha -1 s.s.)<br />
20<br />
18<br />
16<br />
14<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
Carmagnola<br />
C.S.<br />
Fibranova<br />
Red Petio<strong>le</strong><br />
gioni di spazio vengono qui presentate solo<br />
quel<strong>le</strong> più importanti, relative alla produzione<br />
di sostanza secca (Fig. 1) e al contenuto di<br />
THC del<strong>le</strong> piante (Fig. 2).<br />
La produzione di sostanza secca del<strong>le</strong><br />
cultivar ha risent<strong>it</strong>o significativamente dell’ambiente<br />
di coltivazione, così ad Anzola<br />
Emilia i tipi più produttivi sono stati HY-2,<br />
Red petio<strong>le</strong>, Carmagnola, HY-3 e Fibranova;<br />
a Ravenna si sono particolarmente<br />
evidenziate HY-3, HY-4 e HY-2, ad Osimo<br />
sono risultate più mer<strong>it</strong>evoli Carmagnola<br />
HY, HY-1 e HY-3 nella prova di S. Biagio e<br />
Fibranova e HY-2 nella prova di<br />
Campocavallo; a Rutigliano, infine, si sono<br />
evidenziate HY-5 e HY-1.<br />
Riguardo al THC, E<strong>le</strong>tta Campana ha su<strong>per</strong>ato<br />
la soglia in tutte <strong>le</strong> local<strong>it</strong>à, con differenze<br />
notevoli in Emilia-Romagna e a<br />
Osimo-S. Biagio e meno marcate negli altri<br />
due ambienti. Analogamente, HY-1 ha su<strong>per</strong>ato<br />
detta soglia in tutte <strong>le</strong> local<strong>it</strong>à, eccetto<br />
Rutigliano. Inoltre, <strong>per</strong> lo stesso motivo<br />
si sono distinti negativamente Carmagnola<br />
Gigante ad Anzola Emilia, nonché HY-1 e<br />
Carmagnola HY ad Osimo. Al contrario, Red<br />
Petio<strong>le</strong> e HY-4 in tutte <strong>le</strong> local<strong>it</strong>à hanno<br />
mostrato i contenuti più bassi (0.04-0.05%).<br />
Aspetti qual<strong>it</strong>ativi<br />
a) Classificazione organo<strong>le</strong>ttica<br />
La media dei valori dei parametri<br />
organo<strong>le</strong>ttici è risultata pari a 2.61. Il punteggio<br />
nettamente più e<strong>le</strong>vato (4.6) è stato<br />
ottenuto dall’ibrido HY-4 segu<strong>it</strong>o dalla Red<br />
Petio<strong>le</strong> (3.7) e con valori medi prossimi a 3<br />
da Carmagnola Gigante, Carmagnola HY,<br />
E<strong>le</strong>tta Campana, HY-1 e HY-2. Al contrario,<br />
<strong>le</strong> varietà monoiche Fututra e Fedora<br />
hanno consegu<strong>it</strong>o i punteggi più bassi<br />
(Fig. 3).<br />
b) Pettinatura<br />
La resa media è risultata piuttosto bassa,<br />
Kompolti<br />
Figura 6 - Effetti combinati del<strong>le</strong> cultivar e degli ambienti sulla produzione di sostanza secca, anno 2001.<br />
Figure 6 - Effects of the “cultivars x local<strong>it</strong>ies” interaction on dry matter production, year 2001.<br />
Carmagnola HY<br />
HY1<br />
HY2<br />
HY3<br />
HY4<br />
pari al 26.2%. I valori più interessanti, prossimi<br />
al 35%, sono stati ri<strong>le</strong>vati <strong>per</strong> <strong>le</strong> cultivar<br />
Kompolti, Carmagnola HY e HY-1. Carmagnola<br />
Gigante, invece, è stata la peggiore<br />
sotto ta<strong>le</strong> profilo (Fig. 4).<br />
c) Finezza<br />
L’indice di finezza standard in media è risultato<br />
di 67.5. La varietà Carmagnola Gigante,<br />
contrariamente a quanto fatto ri<strong>le</strong>vare<br />
<strong>per</strong> la pettinatura, spicca pos<strong>it</strong>ivamente<br />
con il valore di 42.1 segu<strong>it</strong>a dagli ibridi HY-4<br />
e HY-5 con rispettivamente 55 e 59.8. Le<br />
fibre più grossolane sono state evidenziate<br />
da Carmagnola, C.S., Fibranova, Red Petio<strong>le</strong><br />
e HY-2 (Fig. 5).<br />
Anno 2001<br />
Prima di illustrare i risultati ottenuti va<br />
evidenziato che in questo secondo anno la<br />
coltura impiantata ad Anzola Emilia, in data<br />
8 maggio, quando <strong>le</strong> piante avevano già raggiunto<br />
l’altezza di 1 m circa, è stata fortemente<br />
danneggiata da una grandinata. Successivamente,<br />
<strong>le</strong> piante spezzate hanno ributtato,<br />
emettendo ciascuna due getti. A fine<br />
ciclo, nell’amb<strong>it</strong>o di ciascuna parcella <strong>le</strong><br />
piante apparivano abbastanza uniformi; purtroppo,<br />
come si vedrà dai dati ri<strong>le</strong>vati, l’altezza<br />
media del<strong>le</strong> piante è risultata sensibilmente<br />
inferiore a quella dell’anno precedente,<br />
con conseguenze negative sulla produzione.<br />
Parte agronomica<br />
a) Effetti ambientali<br />
Analogamente a quanto riscontrato nel<br />
2000, anche nel secondo anno di prova l’ambiente<br />
di coltivazione ha provocato effetti<br />
significativi su quasi tutti i caratteri considerati<br />
(Tab. 4).<br />
La produzione di biomassa, contrariamente<br />
a quanto osservato nel primo anno, è risultata<br />
significativamente più e<strong>le</strong>vata nel sud Ita-<br />
HY5<br />
HY6<br />
HY7<br />
Anzola Emilia<br />
Ravenna<br />
V<strong>it</strong>ulazio<br />
lia, grazie alla maggiore dens<strong>it</strong>à di investimento<br />
e all’irrigazione, più che compensativa<br />
della minore piovos<strong>it</strong>à rispetto al<strong>le</strong> local<strong>it</strong>à del<br />
Nord. Ad Anzola Emilia, <strong>per</strong> la ragione sopra<br />
evidenziata, è stata ottenuta la resa significativamente<br />
più bassa, associata ad una minore<br />
altezza del<strong>le</strong> piante (-17.9%, in media).<br />
Passando alla sostanza secca degli steli,<br />
sia in <strong>per</strong>cento che in assoluto, contrariamente<br />
a quanto emerso <strong>per</strong> la biomassa, non ci<br />
sono state differenze di rilievo fra la prova<br />
di Ravenna e quella di V<strong>it</strong>ulazio. Evidentemente,<br />
la coltura condotta nel casertano, al<br />
momento della raccolta, presentava una<br />
maggiore foglios<strong>it</strong>à rispetto a quella svolta<br />
in Romagna, e ciò è spiegato, verosimilmente,<br />
dal<strong>le</strong> numerosi irrigazioni effettuate a<br />
V<strong>it</strong>ulazio fino a poco prima della raccolta<br />
(Tab. 1).<br />
Il rapporto corteccia/stelo è risultato significativamente<br />
più e<strong>le</strong>vato ad Anzola<br />
Emilia (33.7%), <strong>per</strong> effetto del ricaccio del<strong>le</strong><br />
piante. Infatti, come già accennato, <strong>le</strong> piante<br />
spezzate dalla grandine hanno ributtato<br />
due getti ciascuna, che grazie ai loro diametri<br />
ridotti rispetto allo stelo unico, hanno forn<strong>it</strong>o<br />
una maggiore su<strong>per</strong>ficie cortica<strong>le</strong>.<br />
Il contenuto medio di THC del<strong>le</strong> piante,<br />
contrariamente a quanto riscontrato nel 2000,<br />
è stato significativamente più alto al Sud,<br />
anche se notevolmente inferiore alla soglia<br />
ammessa. Ad Anzola Emilia è stato riscontrato<br />
il valore più basso (0.07%).<br />
b) Effetti del<strong>le</strong> cultivar<br />
Anche nel 2001 sono state riscontrate differenze<br />
significative fra <strong>le</strong> cultivar <strong>per</strong> tutti i<br />
parametri considerati (Tab. 5).<br />
Le dens<strong>it</strong>à di investimento più e<strong>le</strong>vate<br />
sono state ri<strong>le</strong>vate <strong>per</strong> Carmagnola, HY-4,<br />
Fibranova, HY-3, C.S. e HY-5, i cui valori<br />
(98.1-90.9 piante m -2 ) non si sono differenziati<br />
statisticamente. La f<strong>it</strong>tezza più bassa,<br />
Agroindustria / Apri<strong>le</strong> 2002 25