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Istituto Sperimentale per le Colture Industriali - Bologna ... - isci.it

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Figura 2 - Distribuzione nei gruppi ARDRA dei<br />

ceppi con attiv<strong>it</strong>à pectinol<strong>it</strong>ica su<strong>per</strong>iore al<br />

controllo (C. felsineum DSM 794 T ).<br />

Figure 2 - Distribution of the strains w<strong>it</strong>h<br />

pectinolytic activ<strong>it</strong>y higher than C. felsineum<br />

DSM 794 T in the ARDRA groups.<br />

È stata quindi determinata la sequenza<br />

nuc<strong>le</strong>otidica del 16S rDNA di almeno un rappresentante<br />

di ciascun gruppo ARDRA. Nel<br />

caso del gruppo ARDRA A è stato sequenziato<br />

il 16S rDNA dei due ceppi, L1-6 e<br />

C1-6, impiegati nel<strong>le</strong> prove di macerazione<br />

in vasca, mentre nel caso del gruppo C è stata<br />

determinata la sequenza nuc<strong>le</strong>otidica del 16S<br />

rDNA di 4 ceppi. Il risultato del confronto<br />

del<strong>le</strong> sequenze determinate con quel<strong>le</strong> depos<strong>it</strong>ate<br />

in banca dati ha <strong>per</strong>messo di ricostruire<br />

l’albero filogenetico che mostra la posizione,<br />

Figura 3 - Albero filogenetico basato sul<br />

confronto del<strong>le</strong> sequenze dei 16S rDNA che<br />

mostra la posizione rispetto ad altre specie di<br />

Clostridium di 5 ceppi pectinol<strong>it</strong>ici<br />

rappresentativi dei 5 gruppi individuati con<br />

l’analisi ARDRA.<br />

Figure 3 - Phylogenetic tree of the 16S rRNA<br />

gene sequences of 5 pectinolytic strains<br />

representing the 5 ARDRA groups and of related<br />

species of Clostridium.<br />

52 Agroindustria / Apri<strong>le</strong> 2002<br />

rispetto ad altre specie di Clostridium, di<br />

6 ceppi pectinol<strong>it</strong>ici rappresentativi dei<br />

5 gruppi individuati con l’analisi ARDRA<br />

(Fig. 3).<br />

DISCUSSIONE<br />

Per secoli la macerazione biologica in acqua<br />

della canapa è avvenuta ad o<strong>per</strong>a di popolazioni<br />

microbiche naturali, presenti nel<br />

terreno e sul<strong>le</strong> piante. La macerazione è indubbiamente<br />

il passaggio che più lim<strong>it</strong>a la<br />

produzione di filato di canapa. Un’efficiente<br />

produzione su scala industria<strong>le</strong> richiede<br />

dunque un ammodernamento e un’ottimizzazione<br />

di questa fase, che consentano un<br />

aumento dell’efficienza produttiva e un maggior<br />

controllo sul processo.<br />

L’attiv<strong>it</strong>à svolta ha riguardato l’isolamento<br />

e la caratterizzazione di ceppi batterici<br />

dotati d’attiv<strong>it</strong>à pectinol<strong>it</strong>ica e<strong>le</strong>vata. Nella<br />

prima fase del lavoro la ricerca si è concentrata<br />

sui batteri del genere Clostridium che,<br />

almeno nella fase anaerobia del processo in<br />

acqua, rappresentano i principali agenti<br />

degradatori. Prove di laboratorio preliminari<br />

hanno dimostrato che l’impiego dei ceppi<br />

se<strong>le</strong>zionati, dotati di e<strong>le</strong>vata attiv<strong>it</strong>à di degradazione<br />

dell’acido poligalatturonico,<br />

come inoculi dell’acqua di macerazione, rappresenta<br />

una valida strategia che ha consent<strong>it</strong>o<br />

di diminuire i tempi di macerazione, rispetto<br />

al processo tradiziona<strong>le</strong>, e di migliorare<br />

la qual<strong>it</strong>à della fibra prodotta. L’attiv<strong>it</strong>à<br />

di degradazione dell’acido poligalatturonico<br />

sembra dunque fornire valide indicazioni<br />

sul<strong>le</strong> potenzial<strong>it</strong>à macerative degli isolati.<br />

Inoculando nel<strong>le</strong> vasche, all’inizio del processo,<br />

spore di un ceppo aerobio e di uno<br />

anaerobio se<strong>le</strong>zionati si è riusc<strong>it</strong>i ad acce<strong>le</strong>rare<br />

ulteriormente il processo. Il grado ottima<strong>le</strong><br />

di macerazione è stato raggiunto dopo<br />

solo quattro giorni, contro i 12 del controllo<br />

o i 6 della vasca inoculata con il solo ceppo<br />

anaerobio. Poiché la germinazione del<strong>le</strong><br />

spore dei ceppi anaerobi richiede l’istaurarsi<br />

di condizioni di anossia nel macero, che si<br />

realizzano solo dopo una fase di accrescimento<br />

di batteri aerobi, possiamo r<strong>it</strong>enere<br />

che l’inoculo di due ceppi, uno aerobio ed<br />

uno anaerobio, velocizzi il processo rendendolo<br />

in entrambe <strong>le</strong> fasi indipendente dall’insediamento<br />

della popolazione di degradatori<br />

residente.<br />

In passato la comun<strong>it</strong>à microbica che o<strong>per</strong>a<br />

la macerazione microbiologica in acqua è<br />

stata caratterizzata esclusivamente sulla base<br />

di caratteri fenotipici. In questo modo erano<br />

state caratterizzate solo due specie di batteri<br />

degradatori anaerobi, C. felsineum e C.<br />

acetobutylicum.<br />

La caratterizzazione mo<strong>le</strong>colare degli isolati<br />

pectinol<strong>it</strong>ici anaerobi, condotta in questo<br />

lavoro, ha dimostrato come la comun<strong>it</strong>à<br />

microbica anaerobia, che interviene nella<br />

macerazione in acqua della canapa, sia molto<br />

più comp<strong>le</strong>ssa. L’analisi ARDRA ha <strong>per</strong>messo<br />

di suddividere i 120 isolati anaerobi<br />

in 5 gruppi ARDRA. L’86% degli isolati si<br />

colloca all’interno del gruppo ARDRA C,<br />

comprendente anche il 65% degli isolati con<br />

attiv<strong>it</strong>à e<strong>le</strong>vata. Le sequenze del 16S rDNA<br />

di ceppi appartenenti ad uno stesso gruppo<br />

presentano una simil<strong>it</strong>udine del 99%, confermando<br />

l’e<strong>le</strong>vato grado di relazione<br />

filogenetica tra ceppi di uno stesso ribotipo.<br />

Il sequenziamento del 16S rDNA di almeno<br />

un rappresentante di ciascun gruppo<br />

ha dimostrato che gli isolati, suddivisi in<br />

5 gruppi ARDRA, appartengono ad almeno<br />

4 diverse specie del genere Clostridium<br />

(Fig. 3). Sulla base dell’analisi della sequenza<br />

del 16S rDNA, gli isolati del gruppo C<br />

risultano filogeneticamente distanti dai ceppi<br />

tipo del<strong>le</strong> specie C. acetobutylicum e C.<br />

felsineum, precedentemente considerate <strong>le</strong><br />

uniche specie anaerobie implicate nella macerazione<br />

in acqua. Questi isolati si collocano<br />

invece vicino al ceppo NCP 262, formalmente<br />

appartenente alla specie C.<br />

acetobutylicum, ma attualmente in corso di<br />

riclassificazione come specie distinta,<br />

C. saccharobutylicum (Keis et al., 1995).<br />

Gli isolati appartenenti ai gruppi ARDRA<br />

A e E sono filogeneticamente vicini al<strong>le</strong> specie<br />

C. acetobutylicum e C. felsineum, due<br />

specie che presentano una e<strong>le</strong>vata relazione<br />

sulla base dell’analisi del marcatore 16S<br />

rDNA (Tamburini et al., 2001). Questi due<br />

gruppi sono composti <strong>per</strong> la maggior parte<br />

da isolati dotati di attiv<strong>it</strong>à pectinol<strong>it</strong>ica e<strong>le</strong>vata.<br />

I due rappresentanti del gruppo<br />

ARDRA B, dotati di una bassa attiv<strong>it</strong>à<br />

pectinol<strong>it</strong>ica, sembrerebbero invece appartenere<br />

ad una nuova specie batterica. La sequenza<br />

del 16S rDNA di uno dei due ceppi<br />

mostra infatti una bassa simil<strong>it</strong>udine con <strong>le</strong><br />

sequenze presenti in banca dati.<br />

CONCLUSIONI<br />

L’impiego di tecniche di caratterizzazione<br />

dell’attiv<strong>it</strong>à pectinol<strong>it</strong>ica e d’identificazione<br />

mo<strong>le</strong>colare della microflora che interviene<br />

nella macerazione in acqua della canapa<br />

si sono dimostrati validi strumenti <strong>per</strong><br />

la messa a punto di strategie di miglioramento<br />

e di ottimizzazione del processo tradiziona<strong>le</strong>.<br />

Prove preliminari di laboratorio, condotte<br />

impiegando ceppi se<strong>le</strong>zionati hanno<br />

consent<strong>it</strong>o una riduzione dei tempi di<br />

macerazione e di migliorare la qual<strong>it</strong>à del<br />

prodotto fina<strong>le</strong>. Le condizioni saggiate in<br />

laboratorio possono dunque rappresentare un<br />

punto di partenza <strong>per</strong> prove di macerazione<br />

su scala più ampia.<br />

BIBLIOGRAFIA<br />

Di Candilo, M., P. Ranalli, C. Bozzi, B. Focher e<br />

G. Mastromei, 2000. Preliminary results of tests<br />

facing w<strong>it</strong>h the control<strong>le</strong>d retting of hemp.<br />

Industrial Crops and Products 11, 197-203.<br />

Donaghy, J.A., P.N. Levett & R.W. Haylock,<br />

1990. Changes in microbial populations<br />

during anaerobic flax retting. J. Appl.<br />

Microbiol 69, 634-641.

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