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Istituto Sperimentale per le Colture Industriali - Bologna ... - isci.it

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Figura 2 - Mappa mo<strong>le</strong>colare <strong>per</strong> marcatori RAPD in canapa (varietà Carmagnola). Questa mappa è<br />

stata ottenuta a un valore di LOD = 3.0, massima distanza 30.0. I numeri in corrispondenza dei trattini<br />

sono la sigla identificativa del marcatore RAPD, i numeri fra i trattini esprimono la distanza di mappa<br />

in <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di ricombinazione.<br />

Figure 2 - Mo<strong>le</strong>cular map of hemp (Carmagnola variety). This map was obtained at LOD = 3.0,<br />

maximum distance 30.0. Numbers next to the hyphens are the RAPD marker code; numbers between<br />

the hyphens indicate the <strong>per</strong>cent of recombination between the markers.<br />

dei 181 loci <strong>per</strong> i quali è stato ipotizzato il<br />

rapporto di segregazione 1:1 (8.8%), e <strong>per</strong><br />

14 dei 46 loci che si presumeva segregassero<br />

secondo il rapporto 3:1 (30.4%). La mappa<br />

più avanzata ottenuta utilizzando il<br />

software MapMaker è quella di Carmagnola,<br />

nella qua<strong>le</strong> finora sono entrati a far parte 66<br />

marcatori distribu<strong>it</strong>i su 11 gruppi di linkage<br />

(Fig. 2; Cannabis sativa possiede n=10 cromosomi);<br />

la mappa dell’accessione monoica<br />

<strong>it</strong>aliana comprende invece 43 marcatori distribu<strong>it</strong>i<br />

su 9 gruppi di linkage. Sono attualmente<br />

in corso <strong>le</strong> analisi del<strong>le</strong> progenie del<strong>le</strong><br />

piante F 2 , con l’obiettivo di costruire una<br />

mappa di linkage fra marcatori RAPD e loci<br />

che controllano il carattere “chemotipo”. I<br />

parentali scelti erano a chemotipo divergente<br />

e praticamente puro (CBD o THC), mentre<br />

tutte <strong>le</strong> piante F 1 analizzate sono risultate<br />

a chemotipo misto (CBD + THC). Pertanto,<br />

si dovrà esaminare la progenie F 2 <strong>per</strong> osservare<br />

segregazione del chemotipo e associare<br />

quest’ultimo a qualche marcatore RAPD.<br />

DISCUSSIONE<br />

I risultati presentati confermano ed estendono<br />

precedenti osservazioni (Faeti et al.,<br />

1996) sull’e<strong>le</strong>vato grado di variabil<strong>it</strong>à,<br />

misurabi<strong>le</strong> come polimorfismo mo<strong>le</strong>colare<br />

dei marcatori RAPD, nella specie Cannabis<br />

sativa L. In effetti, tutte <strong>le</strong> piante esaminate<br />

sono risultate avere un diverso profilo<br />

RAPD, e quindi tutte distinguibili fra loro,<br />

<strong>per</strong> <strong>le</strong> bande ottenute dalla combinazione di<br />

6 Agroindustria / Apri<strong>le</strong> 2002<br />

uno o più primers. Questo livello così e<strong>le</strong>vato<br />

di polimorfismo non sorprende dato che<br />

la canapa è un’allogama obbligata, ed è<br />

comparabi<strong>le</strong> con altre specie allogame esaminate,<br />

quali la patata, dove è stato stimato<br />

un polimorfismo del 95% mediante<br />

marcatori RAPD (Gebhardt et al., 1989;<br />

Forapani et al., 1999), Lolium <strong>per</strong>enne, dove<br />

l’analisi RAPD ha ri<strong>le</strong>vato che la divers<strong>it</strong>à<br />

entro <strong>le</strong> cv era su<strong>per</strong>iore a quella fra <strong>le</strong> cv<br />

(Sweeney e Danneberger, 1994) o Medicago<br />

sativa, in cui in alcuni studi il livello di<br />

polimorfismo mo<strong>le</strong>colare RAPD è stato stimato<br />

intorno al 95% (Barcaccia et al., 1994).<br />

Anche i dati relativi al numero di loci sono<br />

compatibili con quanto noto sulla struttura<br />

genetica del<strong>le</strong> sei varietà esaminate.<br />

Carmagnola e C.S. sono da considerarsi<br />

ecotipi, anche se era da attendersi una base<br />

genetica più ristretta <strong>per</strong> C.S., che è una se<strong>le</strong>zione<br />

da Carmagnola. Fibranova, invece,<br />

è un incrocio fra l’ecotipo Carmagnola e una<br />

linea di origine russa, la Bredemann El<strong>it</strong>e, e<br />

questa origine da “cross-bred” si rif<strong>le</strong>tte in<br />

un maggior polimorfismo ed una eterozigosi<br />

più e<strong>le</strong>vata. Le due cv Fibrimon e Northern<br />

Lights, pur essendo di origine e caratteristiche<br />

molto diverse (una monoica e contenente<br />

quasi esclusivamente CBD, l’altra dioica e<br />

puro ∆ 9 -THC), condividono una base genetica<br />

molto più ristretta rispetto al<strong>le</strong> cv <strong>it</strong>aliane,<br />

a causa del lavoro di se<strong>le</strong>zione stretta che<br />

occorre effettuare <strong>per</strong> impedire la <strong>per</strong>d<strong>it</strong>a dei<br />

caratteri che <strong>le</strong> contraddistinguono, il<br />

monoicismo e l’e<strong>le</strong>vato tenore di ∆ 9 -THC,<br />

rispettivamente. Da questo derivano i livelli<br />

più bassi di polimorfismo, di eterozigosi, di<br />

frequenza al<strong>le</strong>lica media, fino ad un più basso<br />

numero di bande individuabili: il lavoro di<br />

scelta e se<strong>le</strong>zione che sta dietro queste cv<br />

provoca la <strong>per</strong>d<strong>it</strong>a netta di un buon numero<br />

di al<strong>le</strong>li <strong>per</strong> la presenza di bande. Quest’ultimo<br />

fenomeno è ancora più marcato nella<br />

linea inbred b92.73.2.13, ottenuta attraverso<br />

due cicli di reversione del sesso ed<br />

autofecondazione. Qui i polimorfismi sono<br />

comparativamente molto ridotti rispetto al<strong>le</strong><br />

cv <strong>it</strong>aliane (31% contro circa 80%), c’è un<br />

numero più lim<strong>it</strong>ato di al<strong>le</strong>li <strong>per</strong> la presenza<br />

di bande, e la frequenza al<strong>le</strong>lica media si<br />

avvicina ad 1, come atteso nel caso di “quasi<br />

fissazione” a molti loci, e l’eterozigosi è<br />

estremamente bassa (Forapani et al., 2001).<br />

Sono stati individuati 3 marcatori RAPD<br />

presenti solo nella cv da droga Northern<br />

Lights e 5 nella linea inbred b92.73.2.13,<br />

entrambe puro THC; questi marcatori risultano<br />

<strong>per</strong>tanto particolarmente interessanti. Le<br />

analisi statistiche effettuate sono state condotte<br />

su 10 piante di ogni cv, ma sono state<br />

analizzati un numero e<strong>le</strong>vato di loci (102),<br />

il che conferisce valid<strong>it</strong>à genera<strong>le</strong> al<strong>le</strong> conclusioni<br />

tratte (Nei, 1978).<br />

Anche l’analisi di partizione della varianza<br />

osservata rif<strong>le</strong>tte in modo fede<strong>le</strong> la struttura<br />

del<strong>le</strong> cv analizzate. Comparando coppie di<br />

varietà, si nota che la variabil<strong>it</strong>à fra <strong>le</strong> varietà<br />

diventa progressivamente più importante<br />

rispetto alla variabil<strong>it</strong>à entro <strong>le</strong> varietà con<br />

l’aumentare del grado di se<strong>le</strong>zione necessario<br />

a mantenere <strong>le</strong> caratteristiche del<strong>le</strong> cv<br />

confrontate. Così, comparando la linea<br />

inbred b92.73.2.13 e la cv da droga Northern<br />

Lights, il 76.3% della variabil<strong>it</strong>à tota<strong>le</strong> del<strong>le</strong><br />

due cv è dovuta alla differenza tra cv, mentre<br />

nel confronto tra cv Carmagnola e C.S.,<br />

solo il 12.8% della variabil<strong>it</strong>à è dovuta al<strong>le</strong><br />

differenze fra varietà, il resto essendo dovuto<br />

a differenze puramente individuali entro<br />

varietà. Considerando tutte <strong>le</strong> varietà analizzate,<br />

si ottiene che circa metà della variazione<br />

è dovuta al<strong>le</strong> differenze tra varietà<br />

(48.8%) e l’altra metà a differenze individuali<br />

(51.2%).Non è stato possibi<strong>le</strong> discriminare<br />

mediante parametri statistici la cv<br />

Carmagnola dalla sua se<strong>le</strong>zione C.S., e anche<br />

la <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di variabil<strong>it</strong>à fra queste<br />

due cv (12.8%, tabella 3) è risultata dello<br />

stesso ordine di grandezza della variabil<strong>it</strong>à<br />

di due diversi lotti di seme della cv<br />

Carmagnola, e quindi non significativa (dati<br />

non mostrati). L’e<strong>le</strong>vata <strong>per</strong>centua<strong>le</strong> di<br />

varianza dovuta a differenze individuali più<br />

che a segregazione fra <strong>le</strong> varietà e gli ecotipi<br />

è in accordo con l’ipotesi dell’esistenza di<br />

un’unica specie in Cannabis (Cannabis<br />

sativa), e con l’esistenza di un unico pool<br />

genico <strong>per</strong> tutta la specie, sottolineata da vari<br />

autori, e indipendente da caratteristiche<br />

macroscopiche come il monoicismo e il tipo<br />

di cannabinoide (de Meijer, 1995; 1999).

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