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Relazione illustrativa - Comune di Campagna

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XII secolo, quando il Castellum Campaniae rientra nel dominio dei<br />

normanni – che, peraltro, già dal 1029 si erano stabilmente inse<strong>di</strong>ati ad<br />

Aversa con Rainulfo Drengot – che sul suo versante sud comincia a<br />

prendere consistenza un borgo.<br />

Intanto, tra il IX e XI sec. si era consolidato il tracciato della via<br />

campanina che: “proveniente dai monti <strong>di</strong> Eboli-Castelluccio e Malito …<br />

si inoltrava nel vallone detto Foresta” (L. Ganelli, op. cit., pag. 36) e<br />

giungeva alla confluenza del Tenza con l’Atri e, infine, al castello<br />

Gerione. “Discendendo la via campanina si incontrava il castello <strong>di</strong>ruto<br />

de Pancia e la chiesa <strong>di</strong> S. Agata, in parte <strong>di</strong>ruta, ubicata nei pressi del<br />

luogo detto Truncito. Nello stesso luogo vi era il castello <strong>di</strong>ruto de<br />

Alegisio con le rispettive case, anch’esse <strong>di</strong>roccate, nei pressi della chiesa<br />

<strong>di</strong> S. Angelo” (ivi, pag. 31)<br />

Se la via campanina <strong>di</strong>simpegnava il castello Gerione e il borgo alto<br />

me<strong>di</strong>oevale, d’altra parte la via Antiqua tagliava il territorio collinare <strong>di</strong><br />

<strong>Campagna</strong> in senso est-ovest che, evitando <strong>di</strong> attraversare il Sele,<br />

collegava Eboli con Oliveto Citra, l’alto Sele e, infine, con la Basilicata e<br />

la Puglia: via detta, in seguito, Vecchia Matera o del grano.<br />

Questa, che attraversava il Tenza a Madonna del Ponte e il Trigento dopo<br />

i Camaldoli, connetteva anzitutto gli inse<strong>di</strong>amenti rurali del locus Furano<br />

e del locus Ariano, mentre i resti della via Appia-Annia lambivano<br />

sempre l’area pianeggiante <strong>di</strong> Galdo e S. Maria la Nova a sud-ovest.<br />

Ma è solo dal XII secolo che si registra il termine civitas per in<strong>di</strong>care il<br />

borgo <strong>di</strong> <strong>Campagna</strong> situato tra i monti, invece della sola denominazione<br />

<strong>di</strong> Castellum Campaniae.<br />

Tale civitas era cresciuta lentamente, sempre tra il Tenza e l’Atri, intorno<br />

alle tre parrocchie <strong>di</strong> Zappino, <strong>di</strong>simpegnata verso sud dalla via sottana,<br />

della Giudeca e <strong>di</strong> S. Bartolomeo, come integrazione dei tre casali. Solo<br />

dal XII sec. la civitas scavalca il Tenza formando un Casale Nuovo,<br />

servito dalla via soprana.<br />

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