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Consorzio del Padule del Bientina Piano di Classifica degli immobili ...

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<strong>Consorzio</strong> <strong>di</strong> Bonifica <strong>del</strong> <strong>Bientina</strong> <strong>Piano</strong> <strong>di</strong> <strong>Classifica</strong> Comprensori 12 e 13<br />

8.2.2. L’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> soggiacenza (Is)<br />

E' calcolato per fasce altimetriche e in<strong>di</strong>ca la <strong>di</strong>fficoltà o facilità <strong>di</strong> sgombero <strong>del</strong>le acque piovane.<br />

In<strong>di</strong>ca cioè la <strong>di</strong>versa capacità <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> territorio <strong>di</strong> favorire o <strong>di</strong> ostacolare il naturale deflusso<br />

<strong>del</strong>le acque meteoriche. Le fasce sono in<strong>di</strong>viduate in relazione all’altimetria generale deI<br />

comprensori, pur partendo da criteri <strong>di</strong>fferenti desunti dalle <strong>di</strong>verse peculiarità dei comprensori.<br />

Per il Comprensorio 13 vengono in<strong>di</strong>viduate quattro <strong>di</strong>verse fasce altimetriche, tre per il piano ed il<br />

semipiano ed una per la collina – montagna che corrispondono a <strong>di</strong>versi gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> quota relativa <strong>del</strong><br />

territorio rispetto al reticolo idrografico che lo solca.<br />

In sostanza tanto minore è il <strong>di</strong>slivello me<strong>di</strong>o <strong>del</strong> territorio rispetto al reticolo idrografico che ne<br />

determina lo scolo naturale, tanto maggiore è il grado <strong>di</strong> soggiacenza.<br />

E’ stata in<strong>di</strong>viduata tutta l’area che si colloca al <strong>di</strong> sotto <strong>del</strong>la quota allo sbocco <strong>del</strong> comprensorio e<br />

definita come area <strong>di</strong> avvallamento, quin<strong>di</strong> <strong>di</strong> massima soggiacenza.<br />

La soggiacenza esprime quin<strong>di</strong> il livello <strong>di</strong> rischio che viene evitato ad ogni singolo immobile<br />

quando la rete scolante è in perfetta efficienza e funzionante per semplice gravità.<br />

Per il Comprensorio 12, stante la <strong>di</strong>versa morfologia <strong>del</strong> territorio con una predominanza <strong>di</strong><br />

superficie montana, è stata in<strong>di</strong>viduata un’area a massima soggiacenza sottesa rispetto alle quote<br />

massime in<strong>di</strong>viduate dalle arginature <strong>del</strong> Serchio e <strong>del</strong>l’Ozzeri e dalle rispettive fasce pedemontane.<br />

Infatti i territori <strong>di</strong> pianura compresi fra le arginature <strong>del</strong> F.Serchio e i primi rilievi pedecollinari<br />

presentano <strong>di</strong>ffuse criticità <strong>di</strong> deflusso, sia per la frequenza <strong>degli</strong> episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> alluvionamento per<br />

tracimazione dei corsi d’acqua sia per episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> ristagno. L’area in<strong>di</strong>viduata non ha quin<strong>di</strong> una<br />

quota <strong>di</strong> riferimento costante, come per il Comprensorio n. 13, ma variabile lungo il tratto <strong>di</strong> argine<br />

<strong>del</strong> F.Serchio degradando, in quota assoluta, da nord verso sud.<br />

Le restanti superfici sono quin<strong>di</strong> state sud<strong>di</strong>vise per fasce altimetriche.<br />

Per la in<strong>di</strong>viduazione e caratterizzazione <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse aree <strong>di</strong> soggiacenza si è fatto uso <strong>del</strong> mo<strong>del</strong>lo<br />

<strong>di</strong>gitale <strong>del</strong> terreno che è stato elaborato a partire dai piani quotati <strong>del</strong>la Carta Tecnica regionale<br />

<strong>del</strong>la Toscana (scala 1:10.000) e fornisce per ciascuna cella <strong>di</strong> 10 metri <strong>di</strong> lato il proprio valore <strong>del</strong>la<br />

quota sul livello <strong>del</strong> mare.<br />

A partire dal mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong>gitale <strong>del</strong> terreno (più avanti chiamato DEM) è possibile generare <strong>del</strong>le<br />

analoghe carte per precisione <strong>del</strong>le pendenze oppure effettuare calcoli <strong>di</strong> <strong>di</strong>slivello rispetto a<br />

determinate quote in<strong>di</strong>viduate.<br />

Partendo dalla carta <strong>del</strong>le pendenze è stato possibile in<strong>di</strong>viduare con chiarezza i territori<br />

particolarmente pianeggianti rispetto a quelli inclinati.<br />

Per la definizione <strong>del</strong>le aree a maggiore soggiacenza, e quin<strong>di</strong> per l’attribuzione dei valori finali<br />

<strong>degli</strong> in<strong>di</strong>ci, è infine stato tenuto conto oltre che <strong>del</strong>la morfologia, anche <strong>di</strong> fattori locali e<br />

sistematici anche <strong>di</strong> origine antropica che concorrono al migliore o peggiore deflusso quali,<br />

presenza <strong>di</strong> arginature <strong>di</strong>ffuse, ostacoli artificiali come rilevati stradali e/o ferroviari.<br />

D.R.E.AM – Italia soc. coop pag 160 <strong>di</strong> 193

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