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Scheda 3 Un’applicazione del conflict spectrum<br />
I COMPITI A CASA COPIATI: COME SI POSSONO DECIDERE INSIEME<br />
I SISTEMI DI VALUTAZIONE<br />
INTERVISTA A MARIANELLA SCLAVI (POLITECNICO MILANO)<br />
Qual era il problema?<br />
In occasione di una delle prove in itinere fatta durante il corso di Sociologia Generale del primo anno, correggendo<br />
i compiti ho trovato 10 compiti copiati uno dall’altro e ho bocciato gli studenti interessati. Questi studenti<br />
avevano tradito la fiducia che avevo dato loro consentendo di redigere le relazioni a casa, usando tutte le fonti<br />
purché citate. Al mio annuncio la classe è rimasta congelata, con alcuni segni di contrarietà.<br />
Allora ho deciso di affrontare insieme questo problema facendo emergere il conflitto, ovvero ponendo l’intera classe<br />
(60 presenti) di fronte ad un aut-aut: scegliere fra la possibilità di continuare a fare i compiti a casa, con il<br />
rischio bocciatura in caso di plagio, oppure di tornare a fare tutte le prove in classe.<br />
Che cosa hai fatto?<br />
Invece di chiedere agli studenti di schierarsi sulle due posizioni ho adottato il sistema conflict spectrum, e ho chiesto<br />
loro di disporsi lungo la diagonale di una stanza molto ampia.<br />
Metà di loro, con mia sorpresa, si sono concentrati nell’angolo di chi era d’accordo con la bocciatura e l’altra<br />
metà si è posizionata <strong>più</strong> o meno in mezzo. Nessuno per la scelta di tornare a fare tutti i compiti in classe. Poi ho<br />
chiesto ai due gruppi di designare un portavoce, e di dichiarare qual era la propria posizione: il primo era d’accordo<br />
con la bocciatura perché fosse salvaguardato il vantaggio correlato al rapporto di fiducia, invece il gruppo<br />
intermedio era contrario ad una punizione che fosse equivalente fra chi aveva lasciato copiare e chi aveva copiato.<br />
In seguito ho chiesto ai due gruppi di elencare punti di forza e punti di debolezza della propria posizione, e alla<br />
fine di leggerli ad alta voce. Dal confronto è emerso che molti punti di debolezza della posizione <strong>più</strong> intransigente<br />
erano molto simili ai punti di forza di quella intermedia, e questo ha creato uno spazio di discussione nel quale è<br />
stato <strong>più</strong> facile trovare una soluzione alternativa che ha visto l’accordo di tutti.<br />
Che risultato avete ottenuto?<br />
La decisione finale è stata: la possibilità di sostenere un esame orale per coloro che avessero dichiarato di aver<br />
copiato o di aver lasciato copiare. Alla fine i primi non sono neanche venuti a fare l’esame, e si sono ripresentati al<br />
corso l’anno successivo (ricordandomi simpaticamente la loro storia), mentre i secondi hanno passato l’esame<br />
con successo. È stata la prima volta in trent’anni di insegnamento in cui le modalità di valutazione sono state<br />
decise insieme.<br />
Intervista a cura di Iolanda Romano, Avventura Urbana<br />
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