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A più voci.pdf - Partecipazione

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giuridico non è diverso dai negoziati, <strong>più</strong> o meno occulti, che accompagnano<br />

inevitabilmente la formazione di qualsiasi decisione; la differenza<br />

è che si tratta di iniziative pubbliche: non è una differenza da<br />

poco, anzi è fondamentale, ma sul piano giuridico non cambia nulla.<br />

Gli amministratori pubblici non devono dunque aver alcun timore<br />

di intraprendere iniziative pubbliche extra legem. Questo fa parte<br />

della loro autonomia politica e amministrativa. Il problema è che le<br />

conclusioni di quei processi non hanno di per sé alcun valore legale. E<br />

allora, ci si può domandare, a che cosa servono?<br />

L’assenza di valore legale: non è detto che sia uno svantaggio<br />

A ben guardare la questione del valore legale non riguarda soltanto le<br />

iniziative assunte extra legem. Anche i processi concertativi messi in<br />

moto all’interno di una cornice legale tendono a soffrire lo stesso handicap.<br />

E la ragione è del tutto evidente. Non avrebbe senso attribuire un<br />

valore vincolante alle scelte scaturite, poniamo, da un forum di Agenda<br />

21, da un focus group, o da un tavolo di concertazione. Giustamente la<br />

legge riserva il potere di vincolare i cittadini soltanto agli enti rappresentativi<br />

costituiti secondo specifiche procedure democratiche.<br />

È uno svantaggio? In parte ovviamente sì, come vedremo tra poco.<br />

Ma dobbiamo saper vedere anche l’altra faccia della medaglia. La<br />

mancanza di potere vincolante costituisce anche un punto di forza,<br />

perché favorisce l’informalità dei rapporti tra i partecipanti e quindi<br />

consente loro di confrontarsi in modo aperto, di superare le posizioni<br />

reciproche, di inventare soluzioni nuove. Quando viene conferito a<br />

un’assemblea il potere di assumere decisioni vincolanti per la collettività,<br />

le si impongono contemporaneamente numerosi vincoli formali:<br />

per esempio la verifica dei poteri, per garantirne la rappresentatività,<br />

minuziosi regolamenti per la formazione dell’ordine del giorno, per la<br />

discussione e per le votazioni. Dove c’è potere decisionale, ci devono<br />

essere garanzie formali.<br />

Ma questi vincoli formali finiscono oggettivamente per ostacolare<br />

e imbrigliare la discussione e per frenare la creatività dei singoli. Al<br />

contrario, lo scopo dei processi inclusivi di cui ci siamo occupati in<br />

questo manuale è proprio quello di mettere gli stakeholder gli uni di<br />

fronte agli altri, in una situazione di confronto sostanziale, poco formalizzato<br />

e poco imbrigliato. Può essere quindi produttivo rinunciare<br />

al potere di prendere decisioni giuridicamente vincolanti, ottenendo<br />

in cambio, il vantaggio di una completa informalità.<br />

Diritto pesante e diritto leggero<br />

E tuttavia gli orientamenti scaturiti dai processi inclusivi, benché<br />

sprovvisti di valore legale, non sono del tutto privi di valore. La loro<br />

forza risiede nel consenso degli stakeholder che vi hanno contribuito e<br />

E LE PROCEDURE FORMALI? 143

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