A più voci.pdf - Partecipazione
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7. Come.<br />
Approcci<br />
e tecniche<br />
per la gestione<br />
dei conflitti<br />
98 A PIÙ VOCI<br />
I metodi presentati nel capitolo precedente hanno lo scopo di condurre<br />
i partecipanti verso l’individuazione di obiettivi comuni e di soluzioni<br />
condivise all’interno di un quartiere, di una comunità, di una<br />
città (è il caso per esempio dei piani strategici) o di un raggruppamento<br />
di comuni (è il caso dei patti territoriali). Non sono però particolarmente<br />
adatti per affrontare conflitti espliciti. Presuppongono infatti<br />
che i partecipanti abbiano un certo grado di fiducia reciproca o, per lo<br />
meno, che non ci sia tra di loro una sfiducia preconcetta.<br />
Ma di frequente, come abbiamo visto nel capitolo 1, i processi di<br />
tipo inclusivo si rendono necessari proprio perché esiste un conflitto<br />
in atto o perché si suppone che un intervento pubblico (per esempio<br />
la classica discarica) possa suscitare forti opposizioni. Può anche capitare<br />
che i metodi di interazione costruttiva, di cui al capitolo precedente,<br />
non generino soltanto visioni condivise, ma facciano anche<br />
emergere gli interessi o le idee contrapposte che sussistono tra i partecipanti<br />
(vedi scheda 2). Ci si può accorgere, per esempio, che i residenti<br />
e i commercianti dello stesso quartiere hanno posizioni opposte<br />
sulla pedonalizzazione di una via o che i partner di un patto territoriale<br />
esprimono priorità contrastanti.<br />
In questo capitolo presentiamo i metodi per trattare i conflitti e<br />
aiutare le parti in causa a superarli.<br />
La trasformazione dei conflitti: negoziazione e discussione<br />
I conflitti si presentano sempre sulla scena sotto forma di una contrapposizione<br />
frontale. Una parte sostiene una certa posizione. L’altra<br />
sostiene la posizione opposta. All’origine, il conflitto nasce come un<br />
gioco a somma zero: o vince l’uno o vince l’altro. I conflitti possono<br />
essere risolti soltanto se vengono trasformati, ossia se muta l’oggetto<br />
del contendere in modo che il gioco diventi a somma positiva, ossia<br />
tutti i partecipanti riescano a ottenere qualche vantaggio e a riconoscersi<br />
nel risultato raggiunto.<br />
Per trasformare un conflitto in un gioco a somma positiva esistono<br />
due strade possibili: la negoziazione e la discussione. Con la