A più voci.pdf - Partecipazione
A più voci.pdf - Partecipazione
A più voci.pdf - Partecipazione
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
pio di tipo procedurale: se il processo è aperto e condotto in modo<br />
imparziale, i risultati si presenteranno come equi. Si tratta ovviamente<br />
di un aspetto fondamentale: accade spesso che le decisioni<br />
pubbliche tradizionali vengano accusate di essere inique nei confronti<br />
di qualche gruppo sociale o di qualche individuo, per il solo<br />
fatto che quel gruppo o quell’individuo non è stato coinvolto per<br />
tempo nel processo di decisione.<br />
Decisioni <strong>più</strong> sagge: attenzione alla deriva distributiva<br />
Il processi inclusivi possono produrre decisioni <strong>più</strong> sagge. Questa è<br />
la vera scommessa. Ossia la capacità di risolvere i problemi attraverso<br />
soluzioni ricche o complete, grazie al fatto che sono in grado di integrare,<br />
in modo creativo, tutti i possibili punti di vista e tutti i possibili<br />
interessi. Per fare un esempio, noi possiamo considerare saggio<br />
un progetto di riqualificazione di una piazza che tenga conto, contemporaneamente,<br />
delle esigenze dei residenti, dei commercianti,<br />
degli automobilisti, dei ciclisti, dei genitori che hanno bambini piccoli,<br />
dei proprietari di cani, degli anziani, dei giovanissimi e degli<br />
investitori privati. Mentre considereremmo meno saggio un progetto<br />
che affrontasse lo stesso problema considerando soltanto alcune di<br />
quelle esigenze, sacrificandone altre. È possibile integrare tra di loro<br />
quelle diverse esigenze, che in prima battuta possono anche presentarsi<br />
come contrastanti? I ragionamenti che abbiamo svolto nei capitoli<br />
5, 6 e 7 ci dicono che non è affatto impossibile. È una scommessa<br />
che può essere vinta.<br />
Dobbiamo però anche dire che il successo non è affatto assicurato.<br />
I processi inclusivi possono anche generare soluzioni eque, ma poco<br />
sagge. Il loro principale inconveniente consiste infatti nella possibilità<br />
di dare luogo a cattivi compromessi (o compromessi al ribasso) e a<br />
soluzioni di tipo opportunistico e distributivo (del tipo: se ci sono in<br />
palio tot milioni di investimento pubblico, dividiamoli equamente tra<br />
i partecipanti in modo che ciascuno abbia la sua fetta della torta): si<br />
tratta di risultati che soddisfano tutti, ma non producono un vero<br />
bene comune. Un conto, per esempio, è utilizzare una somma data per<br />
costruire un grande ponte allo scopo di collegare diversi comuni che si<br />
trovano sulle due rive di un fiume. Un altro conto è ripartire quella<br />
somma tra i diversi comuni per costruire quattro piccoli ponti. Nel<br />
secondo caso la soluzione è equa, ma probabilmente è poco saggia.<br />
Nei processi inclusivi, la deriva distributiva è sempre in agguato.<br />
Molti studiosi hanno criticato proprio per questo le esperienze dei<br />
patti territoriali, in quanto spesso si sarebbero risolti, secondo loro, in<br />
accordi di tipo spartitorio (in palio c’erano i 100 miliardi di vecchie<br />
lire, stanziati dal governo) che non hanno creato alcun vera risorsa<br />
aggiuntiva a favore della collettività 2 .<br />
Si può contrastare la tendenza ad accontentare tutti senza creare<br />
nessun valore aggiunto per la collettività? I metodi e le tecniche che<br />
abbiamo proposto nei capitoli precedenti hanno proprio questo<br />
scopo. Aiutano le persone a non fermarsi sui loro interessi <strong>più</strong> imme-<br />
2. Questo argomento è<br />
sollevato per esempio da<br />
A. La Spina, Le politiche<br />
per il Mezzogiorno,<br />
Bologna, Il Mulino, 2003.<br />
CON QUALI ESITI 131