A più voci.pdf - Partecipazione
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Dunque, un’esperienza di successo …<br />
Sicuramente! Anzi stiamo pensando di ricorrere nuovamente allo strumento della partecipazione per altri due<br />
progetti che riguarderanno l’estensione di un parco e la ricollocazione di un campo di calcio.<br />
M. Capelli, G. Ginocchini (a cura di), Dossier conclusivo della prima fase dei laboratori,<br />
http://www.comune.castenaso.bo.it/propacom/<br />
Scheda e intervista a cura di Gianfranco Pomatto<br />
EASW (European Awareness Scenario Workshop)<br />
L’EASW nato in Danimarca, è stato ufficialmente adottato nel corso<br />
del 1994 dalla Direzione Ambiente della Commissione Europea, nell’ambito<br />
delle politiche volte a promuovere l’innovazione sostenibile<br />
in Europa. L’EASW pone, infatti, una particolare attenzione al ruolo<br />
dello sviluppo tecnologico, invitando gli attori di una comunità a<br />
interrogarsi sui possibili obiettivi cui indirizzarlo e sulle concrete<br />
modalità di azione da mettere in campo a tal fine. Si propone, in altre<br />
parole, di sostenere e accompagnare uno sviluppo tecnologico in<br />
grado di rispondere effettivamente ai reali bisogni sociali di una collettività.<br />
Attualmente, le sue principali applicazioni sono riconducibili<br />
al campo delle politiche ambientali, in particolare nelle aree urbane,<br />
ma anche, in alcuni casi, in altri contesti territoriali che intendano<br />
affrontare un cambiamento nel proprio modello di sviluppo.<br />
A livello pratico l’EASW consiste in un workshop della durata di<br />
circa due giorni che coinvolge una trentina di partecipanti distribuiti<br />
tra quattro categorie fondamentali di attori: politici/amministratori,<br />
operatori economici, tecnici/esperti, utenti/cittadini. Il workshop,<br />
condotto da uno specifico team di facilitazione, prevede due<br />
fasi fondamentali:<br />
• l’elaborazione di visioni future;<br />
• l’elaborazione delle idee.<br />
Nella prima fase, a ciascuna delle quattro categorie di attori è chiesto<br />
di sviluppare due ipotetici scenari futuri, orientati rispettivamente<br />
ad una visione catastrofica – in grado di far emergere i rischi <strong>più</strong> pericolosi<br />
– e ad una visione idilliaca – in grado di individuare gli obiettivi<br />
<strong>più</strong> ambiziosi. Una fase plenaria di discussione consente di confrontare<br />
gli scenari avanzati dalle diverse categorie e di individuare i<br />
quattro temi <strong>più</strong> significativi su cui concentrare l’attenzione nel corso<br />
della seconda fase.<br />
A questo punto si individuano quattro nuovi gruppi a composizione<br />
mista tra le diverse categorie di attori, ciascuno dei quali si<br />
occupa di un tema specifico. Ricorrendo a sessioni successive di<br />
brainstorming e a tecniche di negoziazione ciascun gruppo giunge a<br />
elaborare un numero rilevante di idee e di possibili modalità di realizzazione,<br />
tra cui ne seleziona un massimo di cinque da presentare<br />
nella sessione plenaria di chiusura del workshop. Durante tale sessio-<br />
COME. APPROCCI E TECNICHE PER L’INTERAZIONE COSTRUTTIVA 81