PAZZINI 125 ANNI

ni, rastrellati e uccisi per vendicare la morte per mano ignota
di un soldato tedesco.
La riconquistata libertà porterà quasi immediatamente a
un rifiorire della vita democratica nelle sue varie espressioni e
caratteristiche, sì da far tracciare al sindaco Edoardo Pazzini
(fratello del poeta Eugenio) un lusinghiero, articolato bilancio
delle iniziative già realizzate o in cantiere per la ricostruzione del
paese: edilizie e scolastiche, viarie e culturali. Verucchio lentamente
si riappropriava dell’antico, orgoglioso prestigio (“civitas
esto” recita una lapide in Comune) esprimendo la rinnovata vita
democratica e culturale con la prima riunione dei “piadaioli”:
associazione spontanea di studiosi della storia contadina e marinara,
di cultori delle tradizioni locali, di sperimentatori del dialetto
nelle sue più brillanti espressioni poetiche e musicali. E le
macchine stampatrici, salvate fortunosamente dalla distruzione,
testimoniano e documentano questo alacre lavoro di rinnovamento
e resurrezione.
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