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[PDF] untitled - Sardegna Cultura

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accessibile da una finestrella aperta alla base della parete: due pedarole<br />

proiettate verso il vano a tholos, a cui fanno seguito altre quattro<br />

poi contrapposte sull’asse direzionale, riguadagnano uno stretto<br />

budello irregolare a sacco allungato, sottostante alla scala elicoidale,<br />

disagevole per l’accesso, anche di un solo individuo che si muova<br />

carponi e per torsione graduale del corpo.<br />

Sul piano alto della cortina muraria non sono chiare le modalità del<br />

raccordo fra la scala addossatata al mastio e il vano di modeste<br />

dimensioni soprastante alla torre D, cosi pure il silos troncoconico<br />

intermurario, immediatamente contiguo e il vano-terrazzo retrostante<br />

alla linea di cortina nord-orientale, da cui sporgono in opera tre<br />

frammenti di mensoloni in trachite.<br />

I mensoloni<br />

Nell’area di villaggio, in prossimità della struttura di guardiania,<br />

giacciono in evidenza, insieme ad altre pietre squadrate, in elegante<br />

fattura, presumibilmente attribuibili ad un edificio di età storica, alcuni<br />

mensoloni in trachite basaltica prevalentemente integri e di certo<br />

derivati dal profilo perimetrale della sommità del bastione, come ben<br />

documentano i tre frammenti di mensoloni analoghi prima richiamati<br />

e tuttora in situ.<br />

L’interesse dei conci è indubbio, vuoi perché consente di acquisire<br />

le informazioni utili per la ricostruzione architettonica delle parti<br />

alte del nuraghe, vuoi perchè essi, insieme con il paramento murario<br />

contiguo, in opera isodoma, e con le porte e finestre del monumento,<br />

costiuiscono uno dei segnali dell’arredo megalitico di ambito civile,<br />

per altro funzionalmente validi, nella compostezza della intelaiatura,<br />

ad assicurare elegante stabilità al corpo murario.<br />

Com’è noto, i mensoloni tuttora conservati in opera nelle architettura<br />

nuragiche (MORAVETTI, 1980; UGAS, 1980) sono documentati,<br />

oltre che al Losa-Abbasanta, al Su-Nuraxi-Barumini, anche<br />

all’Albucciu di Arzachena, al Tres Nuraches B-Nuoro, al Tilariga-<br />

Bultei e al Mura de Coga-Sindia (SANTONI, 1994). Solo l’Albucciu è<br />

un nuraghe a corridoio; viene indicato come genericamente complesso<br />

il Tres Nuraches B. Non si dispone di indicazioni per il Tilariga,<br />

“molto danneggiato nel tempo è perciò difficilmente esplorabile”.<br />

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