chi campiti da schema cruciforme o radiato o reticolato, ovvero si registrano motivi ovaleggianti o anche triangolari, quadrati, rettangolari, più o meno allungati a cartiglio e variamente campiti». All’ordito Fig. 47. Abbasanta, Nuraghe Losa: reperti vascolari in ceramica grezza: dolia A.L.241(1) ed A.L.25855B(2). 65
compositivo della decorazione stampigliata, attestata nella misura dell’80%, sovente, si associano i temi della decorazione a pettine, documentata per il restante 20%: i motivi sono impressi e strisciati, in quest’ultimo caso, per fasce orizzontali rettilinee, o anche ondulate. Si osserva infine il ricorso ad ornati distinti, quali il rilievo plastico (nuraghe Ovorei di Orotelli) e ad altri temi decorativi, ottenuti con la tecnica della incisione, della punzonatura, e della solcatura, che si compongono variamente con le tematiche principali. Ai bolli stampigliati è ormai riconosciuta una «funzione decorativa»; non sono individuati, cioè, come «segni di proprietà o marchi di fabbrica o anche indicatori di capacità». Nell’insieme dei temi decorativi, si tratta di una geometria lineare, mirata a decorare una porzione distinta della foggia vascolare, «particolarmente l’orlo nel taglio superiore e nel margine esterno, ma anche il collo e fittamente la spalla», talvolta il corpo alla massima espansione. I motivi decorativi, in taluni casi, si propongono apparentemente ridondanti, tendenzialmente mirati a non cedere all’horror vacui, entro un ambito di produzione elementare artigianale povera e «popolaresca» (LILLIU, 1955), di una società in fase di transizione dal modello gerarchico urbano preesistente, a gestione industriale, a nuovi assetti territoriali diffusi e polverizzati in spinte centrifughe di matrice rurale, forse anche connessi con inputs autarchici, apparentemente disarticolati ed elementari. Inputs che producono comunque un solido patrimonio culturale, prima del venire meno definitivo, per dare poi luogo all’ordine nuovo dei nascenti assetti territoriali protomedioevali. c. Fra le forme vascolari, i dolia si delineano l’epicentro di principale interesse e attenzione, per il fatto che sono caratterizzati in modo pressoché prevalente dalla decorazione stampigliata. Come è noto, per questa insolita categoria ceramica, già attribuita all’epoca nuragica (TARAMELLI, 1916), ne venne poi ribadita l’appartenenza ad ambito preistorico, anche individuandovi esiti artigianali scaduti di momenti conclusivi della civiltà nuragica (LILLIU, 1955), mentre, in tempi più recenti, l’inquadramento improprio viene supe- 66
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