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[PDF] untitled - Sardegna Cultura

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culturale di spicco, vuoi per i dati di stratigrafia materiale, non ancora<br />

tutti pienamente valorizzati nelle relative connessioni comparative<br />

di merito, vuoi per il valore documentale del dato planimetrico della<br />

struttura abitativa.<br />

Ai risconti comparativi richiamati per il quadro materiale, fra il<br />

contesto del Losa e quello del Cobulas di Milis, ulteriormente articolati<br />

nello studio del Serra (1994), sono da ribadire ancor più quelli<br />

relativi alla struttura edilizia n. 2 di Milis che, mostra evidenti connessioni<br />

con gli ambienti quadrangolari disposti a raggiera entro il<br />

perimetro dell’antemurale esterno del nuraghe Losa, così pure con<br />

altre unità insediative tardoromane-altomedioevali quali sono state<br />

poste in luce al Su Nuraxi di Sisini-Senorbì, al Santa Barbara di<br />

Bauladu, al Baumendula di Villaurbana, al Santa Barbara di<br />

Villanovatruschedu, e, infine, al nuraghe Sa Jacca di Busachi.<br />

La struttura n. 2 del Cobulas è altresì utile per i reperti faunistici<br />

restituiti dallo scavo, che attesta la presenza di ovicaprini (Ovis aries,<br />

L. / Capra hircus) e di suini (Sus scrofa ssp.), con un numero medio<br />

di indidui di 2 unità (NMI) ed una percentuale di 33,3%, così pure di<br />

bovini (Bos taurus, L) e di equini (Equus caballus. L), entrambe le<br />

specie con un NMI di 1 unità ed un percentuale del 16,7% (SANTONI-<br />

SERRA-GUIDO-FONZO, 1991).<br />

Di particolare interesse si configura la presenza del cavallo, attestata<br />

anche con altri reperti faunistici nei siti di Cornus, di Oniferi,<br />

loc. indeterminata, e di Sant’Antioco; la presenza dell’animale è<br />

anche desumibile dall’equipaggiamento di soldati agricoltori a cavallo<br />

nei diversi sepolcreti medioevali, fra i quali sono indubbiamente<br />

paradigmatici quelli derivati da Laerru, Cheremule, Borutta, Bultei,<br />

Uras (SERRA, 2001).<br />

Il momento tardo-romano/alto medioevale<br />

a. Una volta superato il momento medio imperiale romano, l’assetto<br />

insediativo al nuraghe Losa, ragionevolmente, è da ritenere<br />

modificato rispetto al riuso e alle riconversioni d’uso dei momenti<br />

punici, romano tardorepubblicani, e del primo e medio impero.<br />

Fatti salvi i possibili e inevitabili ritorni all’antico, in direzione del<br />

riuso del costruito preesistente, sia preistorico, sia di età storica,<br />

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