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R. GAROFOLI-G.FERRARI, Manuale di diritto amministrativo,

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accor<strong>di</strong> tra privati e p.a. ai sensi dell’art. 11 della legge 241/1990. rinvio. 8. La giuris<strong>di</strong>zione esclusiva sulla d.i.a.: rinvio. 9. La<br />

giuris<strong>di</strong>zione in materia <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto sportivo. 10. La tutela giuris<strong>di</strong>zionale sulle delibere delle Autorità Amministrative In<strong>di</strong>pendenti:<br />

rinvio. 11. La nuova ipotesi <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione esclusiva in materia <strong>di</strong> energia elettrica. 12. La giuris<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> merito. 13. Questioni<br />

rilevanti in materia <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione: sulla applicabilità al giu<strong>di</strong>zio <strong>amministrativo</strong> della procedura giu<strong>di</strong>ziale concernente la<br />

liquidazione degli onorari professionali ex art. 28, l. n. 794 del 1942.<br />

1. La giuris<strong>di</strong>zione esclusiva: caratteri generali.<br />

Superando il criterio <strong>di</strong> riparto affidato alla consistenza della contrapposizione <strong>di</strong>ritti soggettivi/interessi<br />

legittimi, il legislatore assegna talvolta l’intero contenzioso riguardante determinate materie alla<br />

giuris<strong>di</strong>zione del giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong>.<br />

Si tratta delle controversie rientranti nella c.d. giuris<strong>di</strong>zione esclusiva nelle quali pertanto al G.A. è<br />

devoluta la cognizione a prescindere dalla circostanza che si deduca la lesione <strong>di</strong> interessi legittimi o <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritti soggettivi.<br />

La contrapposizione tra giuris<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> legittimità, generale ma estesa alle sole controversie nelle quali si<br />

deduce la lesione <strong>di</strong> interessi legittimi, e giuris<strong>di</strong>zione esclusiva, eccezionale e connotata dall’estensione ai<br />

<strong>di</strong>ritti dell’ambito cognitorio riconosciuto al G.A., ha nella Carta costituzionale la sua base giuri<strong>di</strong>ca, oltre<br />

che la sua <strong>di</strong>sciplina.<br />

Ai sensi infatti dell’art. 103 Cost. “Il Consiglio <strong>di</strong> Stato e gli altri organi <strong>di</strong> giustizia amministrativa hanno<br />

giuris<strong>di</strong>zione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in<br />

particolari materie in<strong>di</strong>cate dalla legge, anche dei <strong>di</strong>ritti soggettivi”.<br />

In<strong>di</strong>viduato nella natura della posizione da tutelare con il rime<strong>di</strong>o giuris<strong>di</strong>zionale il generale criterio <strong>di</strong><br />

delimitazione della sfera <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione da assegnare al G.A. (sulla compatibilità con l’art. 103 Cost. <strong>di</strong><br />

eventuali ipotesi <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione esclusiva del G.O. si rinvia al Cap…), la Carta costituzionale rimette al<br />

legislatore or<strong>di</strong>nario il compito <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care le “particolari materie” nelle quali la tutela contro la P.A. va<br />

invocata innanzi al G.A. anche se ad essere lese siano posizioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto soggettivo.<br />

Prima <strong>di</strong> passare all’esame del citato <strong>di</strong>sposto costituzionale, giova peraltro considerare che nelle materie<br />

assegnate alla giuris<strong>di</strong>zione esclusiva del G.A., la <strong>di</strong>stinzione tra <strong>di</strong>ritti soggettivi ed interessi legittimi, pur<br />

non rilevando ai fini del riparto <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione, conserva importanza nell’in<strong>di</strong>viduare le tecniche <strong>di</strong> tutela<br />

sperimentabili e il regime processuale da osservare (si pensi all’identificazione del termine, decadenziale o<br />

prescrizionale, cui assoggettare l’esercizio dell’azione).<br />

Quanto alle tecniche <strong>di</strong> tutela, in particolare, è non poco sostenuta la tesi secondo cui l’attribuzione al<br />

giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> del compito <strong>di</strong> attendere alla protezione <strong>di</strong> posizioni soggettive <strong>di</strong> cui naturaliter<br />

conosce il giu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario non può determinare una deminutio del livello <strong>di</strong> tutela che quelle a quelle<br />

posizioni sarebbe stata assicurata innanzi al giu<strong>di</strong>ce naturale.<br />

Detto <strong>di</strong>versamente, si è spesso sostenuto che non deve essere la posizione soggettiva e il tasso <strong>di</strong> intensità<br />

e completezza della sua protezione e doversi adattare al processo <strong>amministrativo</strong>; viceversa, quest’ultimo,<br />

con le sue regole e le sue tra<strong>di</strong>zionali tecniche <strong>di</strong> protezione, deve essere sagomato tenendo conto<br />

dell’innesto <strong>di</strong> posizioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto soggettivo.<br />

E’ quanto, come si vedrà nella seconda Sezione, è stato non <strong>di</strong> rado sostenuto nell’esaminare problemi <strong>di</strong><br />

vario tipo emersi con riferimento a casi in cui, essendo il sistema <strong>di</strong> tutela tipico del giu<strong>di</strong>zio<br />

<strong>amministrativo</strong> apparso inadeguato ad assicurare una tutela piena ed effettiva dei <strong>di</strong>ritti soggettivi affidati<br />

dal legislatore alla protezione del giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> in sede esclusiva, si è proposto l’innesto <strong>di</strong><br />

strumenti tipici del processo civile.<br />

Si pensi alla questione, a lungo <strong>di</strong>battuta, prima dell’entrata in vigore dell’art. 8, l. n. 205/2000, relativa<br />

all’invocabilità degli strumenti <strong>di</strong> tutela sommaria non cautelare (decreti ingiuntivi, or<strong>di</strong>nanze ex art. 183bis,<br />

c.p.c.) da parte dei titolari <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti soggettivi affidati alla giuris<strong>di</strong>zione esclusiva del giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>amministrativo</strong> dall’art. 33, d. lgs. n. 80/1998: questione, quest’ultima, per vero non poco ri<strong>di</strong>mensionata,<br />

nella sua importanza applicativa, per effetto della drastica contrazione che la giuris<strong>di</strong>zione esclusiva in<br />

tema <strong>di</strong> servizi pubblici ha subito a seguito della storica sentenza della Corte costituzionale n. 204/2004.<br />

2. L’interpretazione dell’art. 103 Cost. fornita dalla Corte costituzionale<br />

Prima ancora <strong>di</strong> procedere all’esame delle più significative e problematiche ipotesi <strong>di</strong> giuris<strong>di</strong>zione<br />

esclusiva, è utile soffermarsi ancora sui limiti costituzionali della stessa.<br />

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Ufficio Relazioni Esterne<br />

Tel. 393/9724784<br />

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