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R. GAROFOLI-G.FERRARI, Manuale di diritto amministrativo,

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Come è stato osservato, giova considerare che la <strong>di</strong>sposizione in questione risponde all’esigenza <strong>di</strong><br />

delineare i caratteri propri dell’intera giuris<strong>di</strong>zione amministrativa (<strong>di</strong> legittimità oltre che esclusiva),<br />

improntando al connotato della pienezza la sua fisionomia; si è al cospetto, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> previsione intesa ad<br />

arricchire, in un’ottica <strong>di</strong> concentrazione delle tecniche rime<strong>di</strong>ali, l’ambito cognitorio e l’armamentario<br />

decisorio del giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong>, piuttosto che a risolvere la questione (per la giuris<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />

legittimità nuova, oltre che rispetto alla prima logicamente successiva e “conseguente”) dei rapporti<br />

reciproci tra le <strong>di</strong>verse azioni ora esperibili innanzi a quello stesso giu<strong>di</strong>ce.<br />

Ciò posto, in dottrina, sono emerse <strong>di</strong>verse letture del citato art. 7, l. TAR.<br />

Tra queste, le seguenti:<br />

a) l'aggettivo « consequenziali » non si riferisce in senso stretto alle questioni risarcitorie, sicché ogni<br />

questione risarcitoria relativa alla lesione <strong>di</strong> interessi legittimi spetterebbe al g.a. e non solo quella che<br />

segue l'annullamento <strong>di</strong> un provve<strong>di</strong>mento <strong>amministrativo</strong>;<br />

b) con la riformulazione dell’art. 7, co. 3, l. n. 1034/71, si è inteso assegnare al giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> il<br />

limitato potere <strong>di</strong> conoscere questioni <strong>di</strong> tipo risarcitorio “consequenziali” all’annullamento dell’atto<br />

restando <strong>di</strong> pertinenza della giuris<strong>di</strong>zione or<strong>di</strong>naria le questioni risarcitorie non consequenziali o autonome<br />

ovvero quelle connesse ad iniziativa non provve<strong>di</strong>mentale, ancorché scrutinabile “nell’ambito” della<br />

giuris<strong>di</strong>zione del giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> 7;<br />

c) in una posizione interme<strong>di</strong>a quanti, pur riconoscendo che l'aggettivo « consequenziali » si riferisce alle<br />

questioni risarcitorie, riconosce alla norma un valore precettivo che non è meramente processuale ma <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>ritto sostanziale: « consequenziali » equivarrebbe così a « collegate » ad un provve<strong>di</strong>mento illegittimo 8.<br />

Per ulteriore impostazione, il riscritto art. 7, co. 3, l. n. 1034/71, reca il riconoscimento in capo al giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>amministrativo</strong> <strong>di</strong> un’ampia <strong>di</strong>sponibilità del rime<strong>di</strong>o risarcitorio, esteso a tutte le ipotesi in cui il danno <strong>di</strong><br />

cui si chiede il ristoro derivi dal sacrificio non iure <strong>di</strong> posizioni soggettive che, in quanto correlate<br />

all’esercizio del potere, valgono a giustificare la sussunzione del contenzioso azionato “nell’ambito” della<br />

giuris<strong>di</strong>zione storicamente propria del giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong>.<br />

La pretesa risarcitoria va quin<strong>di</strong> azionata innanzi al giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> ogni qualvolta il sacrificio da<br />

ristorare si ricolleghi ad una iniziativa dell’Amministrazione il vaglio della cui legittimità è <strong>di</strong> pertinenza<br />

della giuris<strong>di</strong>zione del giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong>.<br />

Unico e <strong>di</strong>rimente requisito <strong>di</strong> cui si impone la verifica, quin<strong>di</strong>, è quello riguardante l’afferenza del<br />

contenzioso mosso avverso l’agere <strong>amministrativo</strong> “all’ambito” della giuris<strong>di</strong>zione del giu<strong>di</strong>ce<br />

<strong>amministrativo</strong> 9.<br />

Detto altrimenti, sono necessarie due con<strong>di</strong>zioni perché la domanda risarcitoria possa e debba essere<br />

conosciuta dal g.a.: da un lato, il danno <strong>di</strong> cui si chiede il ristoro deve essere “conseguenza” <strong>di</strong> un<br />

illegittimo esercizio della funzione amministrativa; dall’altro, l’iniziativa amministrativa nella quale si<br />

identifica la causa del danno deve rientrare tra quelle cui si estede la giuris<strong>di</strong>zione, <strong>di</strong> legittimità o esclusiva,<br />

del g.a.<br />

A tale impostazione hanno sostanzialmente aderito Corte cost. 11 maggio 2006, n. 191, e Cass. sez. un., 13<br />

giugno 2006, n. 13659.<br />

Con la prima pronuncia, la Corte costituzionale, intervenuta a valutare la legittimità dell’art. 53 del d.P.R.<br />

n. 327 del 2001 (si rinvia al successivo par. …. per la <strong>di</strong>samina), sostiene che “al precedente sistema che, in<br />

considerazione della natura intrinseca <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto soggettivo della situazione giuri<strong>di</strong>ca conseguente<br />

all'annullamento del provve<strong>di</strong>mento <strong>amministrativo</strong>, attribuiva al giu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario «le controversie sul<br />

risarcimento del danno conseguente all'annullamento <strong>di</strong> atti amministrativi» (così l'art. 35, comma 5, del d.<br />

lgs. n. 80 del 1998, come mo<strong>di</strong>ficato dall'art. 7, lettera c della legge n. 205 del 2000), il legislatore ha<br />

sostituito (appunto con l'art. 35 cit.) un sistema che riconosce esclusivamente al giu<strong>di</strong>ce naturale della<br />

legittimità dell'esercizio della funzione pubblica poteri idonei ad assicurare piena tutela, e quin<strong>di</strong> anche il<br />

7 CONSOLO, Il processo <strong>amministrativo</strong> tra snellezza e “civilizzazione”, in Corr. giur., 2000, 1265 e ss.; LUISO, Pretese risarcitorie verso la pubblica<br />

amministrazione fra giu<strong>di</strong>ce or<strong>di</strong>nario e <strong>amministrativo</strong>, in Riv. <strong>di</strong>r. proc. 2002, 44 ss.; TRIMARCHI BANFI, Tutela specifica e tutela risarcitoria degli<br />

interessi legittimi, Torino, 2000, 43 e ss.<br />

8 ROMANO TASSONE, Giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> e risarcimento del danno, in ww.giust.it<br />

9 <strong>GAROFOLI</strong>, Responsabilità dell’amministrazione e del singolo <strong>di</strong>pendente: il riparto, in CARINGELLA, <strong>GAROFOLI</strong>, Trattato <strong>di</strong> giustizia<br />

amministrativa, I, Milano, 2007.<br />

www.nel<strong>di</strong>ritto.it<br />

Ufficio Relazioni Esterne<br />

Tel. 393/9724784<br />

info@nel<strong>di</strong>ritto.it<br />

www.nel<strong>di</strong>rittoe<strong>di</strong>tore.it<br />

Corte cost. 11<br />

maggio 2006, n.<br />

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