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R. GAROFOLI-G.FERRARI, Manuale di diritto amministrativo,

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elative a provve<strong>di</strong>menti adottati dalla pubblica amministrazione o dal gestore del pubblico servizio in<br />

un proce<strong>di</strong>mento <strong>amministrativo</strong> <strong>di</strong>sciplinato dalla legge 7 agosto 1990 n. 241;<br />

relative all’affidamento <strong>di</strong> un pubblico servizio;<br />

concernenti la vigilanza e il controllo nei confronti del gestore;<br />

afferenti alla vigilanza sul cre<strong>di</strong>to, sulle assicurazioni e sul mercato mobiliare, al servizio farmaceutico,<br />

ai trasporti, alle telecomunicazioni e ai servizi <strong>di</strong> cui alla l. n. 481/1995.<br />

In tal senso, la giuris<strong>di</strong>zione esclusiva risulta fortemente ri<strong>di</strong>mensionata: se prima dell’intervento della<br />

Corte l’ambito <strong>di</strong> cognizione del G.A. in sede esclusiva abbracciava in<strong>di</strong>stintamente tutte le controversie in<br />

materia <strong>di</strong> servizi pubblici, con l’unica eccezione dei rapporti in<strong>di</strong>viduali d’utenza e delle controversie<br />

meramente risarcitorie, sono ora rimesse al giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> solo alcune tipologie <strong>di</strong> controversie.<br />

3.1. La persistente rilevanza della nozione <strong>di</strong> servizio pubblico: il <strong>di</strong>battito.<br />

Preme subito osservare, al riguardo, che l’intervento della Consulta -se certo ha drasticamente ridotto<br />

l’ambito della nuova giuris<strong>di</strong>zione esclusiva del giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> in materia <strong>di</strong> servizi pubblici<br />

circoscrivendolo alle sole controversie involgenti la concessione <strong>di</strong> servizi, l’affidamento degli stessi, i<br />

proce<strong>di</strong>menti attivati e condotti nel rispetto della legge n. 241/1990, la vigilanza e il controllo- non ha<br />

tuttavia <strong>di</strong>sancorato la giuris<strong>di</strong>zione stessa dalla nozione <strong>di</strong> servizio pubblico che continua ad integrare,<br />

quin<strong>di</strong>, il primo criterio <strong>di</strong> delimitazione degli spazi <strong>di</strong> cognizione assegnati dall’art. 33, d. lgs. n. 80/1998,<br />

ultima formulazione.<br />

Si ripropongono, pertanto, e meritano un’attenta <strong>di</strong>samina, gli interrogativi riguardanti la nozione citata, la<br />

sua effettiva estensione, i criteri da seguire per la sua perimetrazione.<br />

Superfluo osservare, peraltro, che nella nuova formulazione la ricostruzione della nozione <strong>di</strong> servizio<br />

pubblico assume un’utilità applicativa <strong>di</strong>versa; in<strong>di</strong>viduate, infatti, le attività qualificabili in termini <strong>di</strong><br />

servizio pubblico sarà necessario ancora verificare se la controversia che le involge afferisce uno dei<br />

segmenti <strong>di</strong> contenzioso riconosciuti al giu<strong>di</strong>ce <strong>amministrativo</strong> dalla parte ad<strong>di</strong>tiva della sentenza n.<br />

204/2004 (concessione, affidamento, proce<strong>di</strong>mento ex lege n. 241/1990).<br />

È ancora vivace al riguardo, nel panorama dottrinale e giurisprudenziale, la contrapposizione tra<br />

concezione c.d. soggettiva e concezione c.d. oggettiva del servizio pubblico: contrasto per vero piuttosto<br />

stemperato per effetto del ripu<strong>di</strong>o, peraltro imposto dall’evoluzione del quadro or<strong>di</strong>namentale, delle<br />

posizioni estreme in passato assunte in seno al primo dei due orientamenti ermeneutici.<br />

1. Concezione soggettiva <strong>di</strong> servizio pubblico (titoletto)<br />

I fautori della concezione soggettiva <strong>di</strong> servizio pubblico, nella sua versione temperata 21 , pur escludendo la<br />

necessità che il servizio sia gestito in modo <strong>di</strong>retto ed esclusivo dalla pubblica amministrazione,<br />

identificano la pubblicità nell’imputabilità del servizio all’organizzazione pubblica complessiva, nella<br />

titolarità dello stesso in capo all’apparato pubblico, ancorchè <strong>di</strong>sgiunta dall’effettivo esercizio: elemento<br />

imprescin<strong>di</strong>bile perchè il servizio possa considerarsi a connotazione pubblica è pertanto, alla stregua <strong>di</strong><br />

siffatto approccio dottrinale, la determinazione della pubblica amministrazione <strong>di</strong> assumerne la titolarità.<br />

Del tutto marginale sarebbe, invece, la circostanza della partecipazione alla gestione del servizio —<br />

assunto come proprio dall’ente pubblico — <strong>di</strong> soggetti privati: gli stessi, infatti, si limiterebbero a prendere<br />

parte ad un’attività dell’Amministrazione, sicché sarebbe sempre necessario un provve<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> natura<br />

concessoria.<br />

La pubblicità del servizio, pertanto, postulerebbe un intervento dell’Amministrazione, che si traduca per lo<br />

meno in un rapporto specifico, <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne organizzatorio, fra l’Amministrazione e il gestore del servizio.<br />

Rilievi critici (titoletto)<br />

La esposta concezione soggettiva, pur nella sua versione temperata, non è andata del tutto esente da rilievi critici, attenti non solo<br />

al dato normativo, ma anche all’evoluzione complessiva del quadro or<strong>di</strong>namentale e, in particolare, al progressivo passaggio che, a<br />

seguito e per effetto dei processi <strong>di</strong> privatizzazione in atto nel nostro paese, si sta verificando da una forma <strong>di</strong>retta <strong>di</strong> intervento<br />

pubblico in economia ad un modello <strong>di</strong> intervento che si contrad<strong>di</strong>stingue, invece, per l’utilizzazione da parte della pubblica<br />

amministrazione e soprattutto <strong>di</strong> quei nuovi organismi pubblici costituiti dalle autorità amministrative in<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> strumenti <strong>di</strong><br />

regolamentazione, in<strong>di</strong>rizzo e controllo <strong>di</strong> attività non semplicemente gestite, ma sempre più spesso assegnate — anche sotto il<br />

21 VILLATA, Pubblici servizi. Discussioni e problemi, Milano, 1999, 4 ss.<br />

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Ufficio Relazioni Esterne<br />

Tel. 393/9724784<br />

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