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valore formativo. La piccola comunità <strong>del</strong>la “Casa di Ennio” si è così aperta anche agli immigrati. L’accoglienza non<br />

si è limitata ad <strong>una</strong> generica “socializzazione per contiguità”. È stato redatto un regolamento, tradotto in varie<br />

lingue (inglese, francese, arabo, serbo-croato, spagnolo, russo, albanese), che tutti i residenti erano tenuti a conoscere<br />

e rispettare per sintonizzarsi su uno stile di convivenza che, pur rispettando differenti ritmi, credenze e<br />

abitudini culturali, insegnasse a superare chiusure e dogmatismi e ad elaborare decisioni comuni. L’associazione ha<br />

favorito questo percorso organizzando momenti di confronto su temi culturali di attualità e promuovendo tutte le<br />

iniziative che potessero facilitare l’inserimento (es. corsi di apprendimento <strong>del</strong>le lingue, manifestazioni artistiche,<br />

ecc.).<br />

L’ospitalità temporanea di profughi e immigrati è stata sospesa nel 2003, a seguito <strong>del</strong>l’entrata in vigore <strong>del</strong>la<br />

Legge Bossi-Fini. Sono continuate invece le occasioni di incontro attivate dal progetto “Akim” quali ad esempio<br />

l’apertura di <strong>una</strong> sala-internet - provvista di quattro computer con accesso ad Internet, foto<strong>copia</strong>trice, fax e maxi<br />

schermo – utilizzabile da immigrati, soci <strong>del</strong>l’Associazione e abitanti <strong>del</strong> territorio <strong>del</strong>la Riviera <strong>del</strong> Brenta. L’obiettivo<br />

è quello di offrire opportunità di integrazione nella fruizione di un servizio che non è facilmente accessibile<br />

per coloro che non possiedono un computer, ma anche uno spazio per momenti di incontro, di svago, di ristoro<br />

per chi, sradicato, è alla ricerca di un luogo di riferimento amicale. La sala infatti viene regolarmente utilizzata da<br />

diversi gruppi (CAI, Acquisto Solidale, Auto-mutuo aiuto, gruppi giovanili vari), consentendo a chi la frequenta<br />

sempre nuove opportunità di socializzazione.<br />

• <strong>Il</strong> progetto “<strong>Il</strong> Sabato <strong>del</strong> Villaggio Solidale” nasce nel 1999 per vivacizzare e incrementare la presenza <strong>del</strong>la<br />

“città” all’interno <strong>del</strong>l’associazione richiamando, non occasionalmente ma ogni settimana, mediante attività diverse<br />

(concerti, conferenze, tornei, giochi e sala-internet), adulti, giovani e famiglie per un pomeriggio di incontro e svago.<br />

• <strong>Il</strong> progetto “Musichall” (Armonia <strong>del</strong>la Solidarietà) nasce nel 2001 per avvicinare i giovani <strong>del</strong>la Riviera <strong>del</strong><br />

Brenta al mondo <strong>del</strong> volontariato. L’idea di creare <strong>una</strong> sala musica polifunzionale ha richiamato nella sede <strong>del</strong>l’associazione<br />

molti giovani appassionati e i loro amici, coinvolgendoli sia nella fase di allestimento che in quella di<br />

gestione degli spazi per le prove musicali. Questa spinta all’assunzione di responsabilità, e l’incontro in un contesto<br />

ludico con le situazioni di sofferenza degli abituali frequentatori de “<strong>Il</strong> <strong>Portico</strong>”, ha maturato in molti giovani la<br />

volontà di collaborare alle numerose altre attività <strong>del</strong>l’associazione.<br />

• <strong>Il</strong> progetto “INCìDi” (Tracce di armonia sociale) nasce nel 2004 con l’intento di coniugare ulteriormente musica<br />

e solidarietà e continuare così quel processo di avvicinamento dei giovani iniziato con il progetto “Musichall”. A<br />

questo scopo è stata allestita <strong>una</strong> sala di incisione che, insieme a quella per le prove musicali, ha richiamato ogni<br />

giorno, negli spazi <strong>del</strong>l’associazione, numerosi adolescenti e giovani adulti che mai, forse, avrebbero frequentato<br />

i luoghi <strong>del</strong> disagio sociale e <strong>del</strong>la diversa abilità, venendone poi in qualche modo coinvolti. La sala, fornita di<br />

apparecchiature accessibili anche ai disabili, ha permesso l’avvio di altre iniziative, quali i corsi di preparazione<br />

all’uso degli strumenti per la registrazione musicale. I primi “promossi” saranno gli istruttori di un secondo corso<br />

rivolto a giovani affetti da deficit permanente a seguito di gravi traumi, gestito in collaborazione con gli operatori<br />

<strong>del</strong>l’ULSS13.<br />

Ad un anno dall’allestimento <strong>del</strong>la sala incisioni, e a tre dall’inaugurazione di quella per le prove musicali, il<br />

bilancio appare superiore alle aspettative: ogni settimana un centinaio di giovani si avvicendano nella struttura e<br />

<strong>una</strong> parte di questi si è resa disponibile ad attività di volontariato.

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