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62<br />

LE STORIE<br />

UNA GITA DI 4 GIORNI<br />

CON IL PORTICO IN LIGURIA:<br />

l’esperienza di Giorgia<br />

Ho trovato questa vacanza molto piacevole quanto interessante.<br />

Interessante perché penso mi abbia fatto maturare<br />

da un punto di vista psicologico ed emotivo.<br />

<strong>Il</strong> primo giorno l’impatto con i ragazzi disabili è stato forte<br />

e, se posso permettermi, anche violento. <strong>Il</strong> solo vederli mi<br />

faceva stare male, il fatto di non poterli “aiutare” da un<br />

punto di vista fisico mi faceva stare peggio.<br />

Durante il primo giorno ho cercato di capacitarmi <strong>del</strong> “presto<br />

starò meglio”, ma non funzionava; più passava il tempo<br />

più desideravo fare ritorno a Venezia, lontano da coloro<br />

che involontariamente erano la causa <strong>del</strong>le mie angosce.<br />

Ma non erano loro il problema, ero solo io. O almeno la<br />

prospettiva di come vedevo quella realtà nuova e incomprensibile.<br />

Loro stavano bene, perché non potevo stare bene anch’io<br />

aiutandoli nel mio piccolo? Facile a dirsi. Era <strong>una</strong> sensazione<br />

di pelle che mi portava a rifiutare di vederli per quello<br />

che sono i diversi.<br />

Alla sera <strong>del</strong> mio primo giorno non ho più resistito: lontananza da casa, più sera, più angosce uguale a marea di<br />

emozioni che ti travolgono e ti fanno tragicamente sfogare.<br />

Anche il secondo giorno continuavo a stare male, ma certamente meno. Era come se stare con loro facesse sparire<br />

quelle chiusure mentali che io stessa mi ero costruita, e il parlarci mi dimostrava che alla fine la differenza tra me<br />

e loro non era poi così grande come credevo. Ridono, soffrono, scherzano, prendono in giro e hanno gusti e<br />

preferenze come chiunque altro.<br />

<strong>Il</strong> terzo giorno era come se fossi stata con loro da sempre, come se li conoscessi da tanto. La sofferenza non c’era<br />

più per quanto grande fosse stata, mi divertivo finalmente, ci divertivamo assieme.<br />

E il problema non l’ho fuggito, l’ho superato, capendo che la guerra che c’era stata in me, l’avevo combattuta<br />

contro uno specchio.<br />

Pradolin Giorgia classe 4 C - Finale Pia (SV), 27 aprile – 1 maggio 2001<br />

IL BENE COMUNE<br />

supera le ideologie<br />

(…) «Poi è toccato a Gigi stesso raccontare come si è avvicinato al <strong>Portico</strong>, pur provenendo dall’area anarchica, ed<br />

ha detto, più o meno, quello che avrei detto io che provengo dall’area comunista ed ambientalista, e cioè che ha<br />

trovato nell’associazione molta apertura, dove le “diversità” vengono considerate come arricchimento, autentico<br />

e senza pregiudiziali.<br />

E a questo punto mi concedo <strong>una</strong> riflessione personale: le ideologie sono soggette ad interpretazioni che ingenerano<br />

azioni. Sono le azioni che sono importanti. È quello che viene fatto che è importante, non l’area ideologica che lo<br />

propone! Così capita, come qui al <strong>Portico</strong>, di ritrovarsi insieme, cattolici, comunisti, anarchici ed ambientalisti, ad

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