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Sistemi di telegestione e telecontrollo nel settore ospedaliero. - Fire

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Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia<br />

clima italiano, in parte già <strong>di</strong> per se evidenti <strong>nel</strong>l’accettazione <strong>di</strong> due/tre gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> oscillazione della<br />

temperatura interna, specie <strong>nel</strong>le sale con una occupazione molto variabile e continue aperture <strong>di</strong><br />

porte, in connessione con le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> temperatura esterna. Ad esempio, le sale <strong>di</strong> attesa si<br />

trovano al mattino a 22°C, ovvero due gra<strong>di</strong> in meno del valore contrattuale (quin<strong>di</strong> con un<br />

consumo indebito che si potrebbe provare ad eliminare), mentre a metà giornata quando è forte la<br />

presenza <strong>di</strong> persone che apportano energia termica, raggiungono la temperatura <strong>di</strong> 26 °C; si<br />

potrebbe <strong>di</strong>re che le frigorie accumulate al mattino sono servite a non oltrepassare la temperatura<br />

massima prevista <strong>nel</strong> primo pomeriggio. In altri termini, se i termostati fossero effettivamente<br />

sempre regolati sui 24 °C contrattuali, <strong>nel</strong> pomeriggio sarebbe necessario un impianto<br />

<strong>di</strong>mensionato per le temperature <strong>di</strong> picco e non per quelle nominali; si potrebbe dunque<br />

risparmiare energia a spese <strong>di</strong> un maggiore investimento, utilizzato però per poche ore e giorni<br />

all’anno.<br />

Sulla base <strong>di</strong> questa esperienza risalta che l’introduzione della funzione efficienza e risparmio in un<br />

impianto telecontrollato non può limitarsi al solo sistema <strong>di</strong> gestione, ma richiede una <strong>di</strong>fferente<br />

organizzazione impiantistica e <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensionamento degli apparati, <strong>di</strong>fferenza che è relazionata al<br />

tipo <strong>di</strong> funzione svolta dall’e<strong>di</strong>ficio. In particolare, se si volesse stressare il rapporto tra fornitore <strong>di</strong><br />

energia e centro <strong>di</strong> costo, si arriverebbe ad un’allocazione just in time dell’energia con l’obbligo <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mensionare gli impianti per il picco o <strong>di</strong> creare delle gerarchie <strong>di</strong> priorità non sempre accettabili<br />

dal punto <strong>di</strong> vista dell’organizzazione del lavoro del personale e della presenza <strong>di</strong> citta<strong>di</strong>ni in<br />

con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> tensione emotiva (i parenti dei pazienti). Questo sovra<strong>di</strong>mensionamento degli<br />

impianti, basato sul picco <strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong> potenza, avrebbe costi accettabili per la potenza termica<br />

(la <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prezzo per l’aumento <strong>di</strong> potenza <strong>nel</strong>le caldaie non è molto elevata), ma porterebbe<br />

costi elevati e non sempre sostenibili per la richiesta <strong>di</strong> potenza frigorifera. Un esempio tipico <strong>di</strong><br />

questa evoluzione si ha nei moderni alberghi fortemente isolati, con le stanze regolate ad una<br />

temperatura invernale <strong>di</strong> mantenimento piuttosto bassa e tutte le luci spente; quando il cliente<br />

arriva e inserisce la sua scheda <strong>di</strong> accesso si attiva un impianto ad aria sovra<strong>di</strong>mensionato per il<br />

riscaldamento in tempi brevissimi, contando che il cliente che arriva da fuori abbia una temperatura<br />

corporea più bassa e si accorga meno delle pareti fredde.<br />

Ritornando all’ospedale e alle possibilità del TC e della TG per ridurre i consumi energetici, il primo<br />

passaggio necessario è in<strong>di</strong>viduare i centri <strong>di</strong> costo almeno per macroaree e determinare come<br />

misurarne i consumi e come riportare queste informazioni a chi utilizza le varie apparecchiature e<br />

regola i termostati. In passato si è sempre pensato alla regolazione telecontrollata come a un fatto<br />

che avrebbe invaso tutte le funzioni, eliminando l’intervento dei singoli utilizzatori; questa visione<br />

orwelliana non sembra oggi più proponibile e si vorrebbe poter contare sulla cooperazione e<br />

partecipazione attiva degli utenti sensibilizzati e corresponsabilizzati, con il sistema <strong>di</strong> TC e TG<br />

centrale che potrebbe svolgere funzioni <strong>di</strong> servizio agli utenti, memorizzando i dati e fornendo<br />

elaborazioni con continuità a tutte le persone coinvolte perché possano ricostruire i fenomeni legati<br />

www.fire-italia.org 76 <strong>di</strong> 98

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