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Sistemi di telegestione e telecontrollo nel settore ospedaliero. - Fire

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Federazione Italiana per l’uso Razionale dell’Energia<br />

numerose variabili quali la tipologia <strong>di</strong> impianti, l’epoca <strong>di</strong> costruzione della struttura e le relative<br />

tecnologie <strong>di</strong>sponibili, e l’esternalizzazione o meno <strong>di</strong> servizi quali lavanderia e cucina. Da<br />

precedenti elaborazioni ENEA sul parco <strong>ospedaliero</strong> italiano, intorno agli anni 90 risultava<br />

preponderante l’impiego <strong>di</strong> energia termica rispetto all’energia elettrica, con un rapporto <strong>di</strong> circa<br />

4:1; la maggior parte dell’energia veniva impiegata per riscaldamento, con<strong>di</strong>zionamento e<br />

ventilazione (40% sui consumi totali) [1]. Dati più recenti illustrano invece come la percentuale <strong>di</strong><br />

energia elettrica impegnata può superare quella <strong>di</strong> energia termica [2].<br />

L’energia elettrica viene utilizzata per l’illuminazione, che da sola copre anche il 25% del consumo<br />

globale <strong>di</strong> energia elettrica [3], per il raffrescamento e il con<strong>di</strong>zionamento estivo, il trattamento<br />

dell’aria, per l’alimentazione <strong>di</strong> apparecchiature me<strong>di</strong>cali, <strong>di</strong>agnostiche e <strong>di</strong> monitoraggio, per il<br />

funzionamento <strong>di</strong> sistemi informatici, per i servizi, laddove presenti <strong>nel</strong>la struttura stessa, <strong>di</strong> cucina,<br />

lavanderia e simili e per l’azionamento <strong>di</strong> motori elettrici. Sui motori elettrici sarebbe possibile<br />

effettuare interessanti azioni <strong>di</strong> miglioramento, quali l’inserimento <strong>di</strong> variatori <strong>di</strong> velocità che<br />

potrebbero ridurre anche <strong>di</strong> un terzo l’intensità energetica [4] o la sostituzione dei motori stessi con<br />

motori ad alta efficienza. Da analisi <strong>di</strong> costo sul ciclo <strong>di</strong> vita è stato valutato (elaborazioni FIRE) che<br />

il costo <strong>di</strong> acquisto <strong>di</strong> un motore efficiente sul ciclo <strong>di</strong> vita dello stesso incide per pochi punti<br />

percentuali, arrivando ad<strong>di</strong>rittura a coprire solo l’1% circa del costo sul ciclo <strong>di</strong> vita [5].<br />

L’energia termica è utilizzata principalmente per le esigenze <strong>di</strong> climatizzazione degli ambienti<br />

anche in estate, per la produzione <strong>di</strong> acqua calda sanitaria e per ulteriori servizi quali la<br />

sterilizzazione.<br />

Tra i possibili interventi <strong>di</strong> efficienza energetica su una struttura sanitaria, si cita lo stu<strong>di</strong>o effettuato<br />

sull’Azienda ospedaliera G.Brotzu <strong>di</strong> Cagliari, in cui vengono proposte quattro ipotesi <strong>di</strong> intervento:<br />

solare fotovoltaico, solare termico, isolamento e interventi sull’illuminazione. L’analisi condotta ha<br />

evidenziato per alcune <strong>di</strong> esse interessanti tempi <strong>di</strong> ritorno, grazie anche agli incentivi previsti al<br />

momento dello stu<strong>di</strong>o. Per il solare termico e il fotovoltaico, il tempo <strong>di</strong> ritorno, sulla base delle<br />

ipotesi riportate <strong>nel</strong>lo stu<strong>di</strong>o, risulta <strong>di</strong> quattro e nove anni, mentre per gli interventi <strong>di</strong><br />

razionalizzazione dell’illuminazione (esterna e interna) e coibentazione i tempi sono maggiori,<br />

rispettivamente <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci e ventotto anni [6].<br />

Riguardo ai possibili benefici <strong>nel</strong> campo dell’illuminazione, si cita anche il caso stu<strong>di</strong>o<br />

dell’Ospedale Cardarelli <strong>di</strong> Campobasso, il quale, partendo da lampade ad incandescenza per<br />

l’illuminazione interna e il passaggio da lampade a vapori <strong>di</strong> mercurio a lampade a so<strong>di</strong>o ad alta<br />

pressione dell’illuminazione esterna, presenta un tempo <strong>di</strong> ritorno <strong>di</strong> due anni [7].<br />

Dalla letteratura <strong>di</strong> <strong>settore</strong> analizzata si osserva che è stata determinata su un caso <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> 70<br />

strutture in Extremadura [8], <strong>nel</strong>l’ipotesi che le con<strong>di</strong>zioni funzionali e operative dei vari ospedali<br />

siano abbastanza omogenee, una relazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>retta proporzionalità tra numero <strong>di</strong> utenti<br />

occupanti, superficie al suolo e consumi energetici delle strutture ospedaliere. L’analisi svolta<br />

in<strong>di</strong>viduava due soglie del bacino <strong>di</strong> utenza, 7.000 e 25.000, al <strong>di</strong> sotto e al <strong>di</strong> sopra delle quali,<br />

www.fire-italia.org 9 <strong>di</strong> 98

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