Il Sogno Di Aprire Un Ristorante

Un manager per tutte le salse
giare. E da bere ne va veramente tanto. Così, tutti allegri
e concentrati nel vedere chi c’è e contemporaneamente
farsi vedere da chi c’è, non danno peso a quello che c’è o
non c’è da mangiare.
La sera successiva, confermando il valore delle loro
pubbliche relazioni - c’erano tutti quelli che contano e
vuoi che non ci vada io? -, il locale si ritrova al completo,
tutto prenotato, tanto da dover rinunciare a molte
richieste. Compiono però il primo errore, concentrando
tutte le prenotazioni alla stessa ora, così, quando arrivano
i clienti, tutti insieme, si diffonde immediatamente l’affanno
per riceverli, farsi dire il nome, cercando di sollecitare
l’attenzione di chi continua la telefonata cominciata
prima di entrare, invitarli a lasciare i soprabiti in guardaroba,
indicare la toilette alle signore, perché è il primo
luogo dove vogliono andare (ovviamente in coppia), poi
accompagnarli al tavolo e porgergli il menù delle vivande
e, in seconda battuta, la carta dei vini, mentre alcuni
avanzano le prime richieste: è possibile cambiare tavolo?
mi porta subito una bottiglia d’acqua? ha per caso una
ciotola d’acqua per il nostro cagnetto? c’è qualche grissino?
si può abbassare l’aria condizionata? si può alzarla?
Durante tutte queste operazioni, la direttrice, forte
della sua esperienza nel negozio di abbigliamento, vuole
accogliere tutti con botte di complimenti e sorrisoni, elargiti
come se fosse una sfilata di moda.
Intanto i camerieri cominciano a incarognirsi nei confronti
della signora, perché, mentre lei fa la diva, loro con
difficoltà devono cercare di organizzare il traffico. Per
prendere le ordinazioni fanno altrettanta fatica, con la
direttrice che svolazza da un tavolo all’altro in tutta la sua
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