Il Sogno Di Aprire Un Ristorante

Giro di boa con la Caravella
“Porta quella bottiglia al tavolo dove sono in quattro”
dice Silvia ad un cameriere, che risponde: “Quale? Ce ne
sono sei tavoli da quattro.”
“Dove c’e quel signore pelato” insiste Silvia. Ma il
cameriere non molla: “Anche in un altro tavolo ce n’è
uno pelato.”
“Arrangiati, non vedi che siamo nella merda.”
Intanto la nipote la chiama dal bar: “Zia, l’acqua in
frigo è già finita.”
“Non importa, portagli del ghiaccio.”
“Se qualcuno avesse acceso il fabbricatore di ghiaccio”
interviene il cameriere, con un’espressione quasi goduta.
“Tu taci, che non sei pagato per parlare” conclude
Silvia guardando il dipendente con una cattiveria che
non pensava fosse sua, visto che sul lavoro non aveva mai
avuto modo di esercitarla. Nonostante ciò, il cameriere si
appella ai diritti del cliente e, facendosi anche sentire
dallo stesso e anche da altri, ribadisce con tono sostenuto:
“Ma il cliente si lamenta, l’acqua è calda e siamo ad
agosto.” Almeno questo lo alleggerisce di qualche responsabilità.
“Vorrei del peperoncino” chiede un cliente da un
tavolo.
‘Adesso cominciano anche le richieste strane’ grugnisce
Silvia, senza farsi sentire, e con mezzo sorriso abbozza:
“Mi dispiace, non c’è.”
“Signora, abbiamo già finito di mangiare il primo e
ancora non ci avete portato da bere” dichiara impaziente
un cliente da un altro tavolo.
“Ma è il primo giorno che siamo aperti, possibile che
non possiate avere un po’ di pazienza” rimpalla Silvia con
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