Il Sogno Di Aprire Un Ristorante

Giro di boa con la Caravella
acquistato sì e no si possono tenere i quadri appesi alle
pareti, a condizione che vengano cambiate le cornici.
L’investimento diventa molto più alto del previsto.
“Chiederemo maggiori finanziamenti, ci possono sempre
garantire i tuoi genitori, anche se non avrei mai voluto
chiedergli niente” dice fiducioso il neo-ristoratore alla
moglie.
E’ autunno, cominciano le prime fasi dell’impresa.
Immaginando una tempistica per la ristrutturazione e l’apertura
del ristorante, Giovannone rassicura Silvia:
“Abbiamo il tempo sufficiente per fare tutti gli interventi
e organizzare il trasferimento in vista della stagione estiva;
io ho preso un periodo di aspettativa, mentre aspettiamo
pensionamento e liquidazione. I finanziamenti ci
metteranno un po’ ad arrivare, ma intanto possiamo
cominciare i lavori, non dovrebbero esserci problemi ad
essere pronti per Pasqua, e io sarò presente in ogni fase
dell’avanzamento.”
Tra contatti ad imprese, preventivi e richieste di permessi,
qualche intoppo burocratico, nonché le vacanze di
Natale che cascano in mezzo, passano più di due mesi ed
i lavori non sono ancora cominciati. C’è da mettere in
conto che per Pasqua non saranno pronti come previsto.
È a febbraio che cominciano finalmente le prime opere.
L’impresa artigiana, trovata sul luogo e consigliata da un
amico, sembra affidabile ma è un po’ lenta. Hanno assicurato
che entro due mesi consegneranno. Comincia il
valzer consueto degli imprevisti, i ritardi che non dipendono
mai da nessuno e non permettono di proseguire, se
prima non è finito il tale impianto o il pavimento o l’intonaco.
Poi bisogna aspettare sempre che sia avanzato un
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