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tico; perché quasi tutti i film che venivano fatti negli Stati Uniti quando<br />
ho realizzato Point of Order erano carini e irrilevanti. Carino è commerciale<br />
e mortale. I film carini sono anodini, realizzati in modo antirealistico.<br />
(“Red Bass”, 8-12, 1983)<br />
Documentaristi<br />
Ho sempre considerato il documentario come appartenente sia alla politica<br />
sia all’arte. Quei documentari che sono sopravvissuti, che hanno avuto<br />
un significato, che sono stati artisticamente interessanti, erano documentari<br />
politici. Questi includono le ricostruzioni di Ejzensˇtejn, l’opera<br />
di Shub e Vertov e i documentari fatti dagli americani negli anni trenta,<br />
come The Plow that Broke the Plains e The River. [...] Ogni volta che<br />
guardiamo qualcosa, la cambiamo. Visto oggi, Flaherty sembra rappresentare<br />
un superficiale estetismo, una ricerca per l’esotico e l’artificio. I<br />
conflitti messi in scena da Flaherty fra l’uomo e la natura erano, innanzitutto,<br />
falsi, e in secondo luogo, a causa della brillante esecuzione e della<br />
devozione personale, hanno fatto deviare il documentario verso strade<br />
senza speranza e poco fruttuose. Il nemico là fuori non è il ghiaccio o il<br />
mare, ma l’uomo. La linea di Flaherty porta direttamente al cinéma vérité.<br />
Una linea morta, inespressiva, e vuota. (“Artforum”, 11, marzo 1973)<br />
Documento<br />
Quando si fa un film, non si parla soltanto di montaggio o di documenti,<br />
ma di montaggio di documenti: il lavoro è duplice, non può essere<br />
scisso, separato. [...] Il documento è infinitamente più forte del teatro.<br />
Adesso si fanno molte [...] opere teatrali basate su questo principio, ne<br />
stanno facendo una sui Rosenberg a New York, anch’essa a partire dai<br />
documenti del processo. Ritengo importante che venga fatta, ma ci tenevo<br />
a precisare la precedenza del cinema sul teatro. [...] Nei miei film<br />
ho cercato di produrre, all’interno dei documenti, la tensione che esiste<br />
fra il discorso e ciò che il discorso implica. (“Cahiers du Cinéma”, 214,<br />
luglio-agosto 1969)<br />
I miei film sono fatti con i documenti, sia che filmi i documenti o che il<br />
documento già esista. La struttura, la tecnica, tutto il resto è inventato.<br />
Non ci sono attori coinvolti. (“Artforum”, 11, marzo 1973)<br />
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