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<strong>Proverbi</strong> Diodati Riveduta Nuova Riveduta Nuova Diodati 4:13 Attienti all'ammaestramento, non lasciarlo; Guardalo, perciocchè esso è la tua vita. 4:14 Non entrare nel sentiero degli empi; E non camminar per la via de' malvagi. 4:15 Schifala, non passar per essa; Stornatene, e passa oltre. 4:16 Perciocchè essi non possono dormire, se non hanno fatto qualche male; E il sonno s'invola loro, se non hanno fatto cader qualcuno. 4:17 Conciossiachè mangino il pane dell'empietà, E bevano il vino delle violen- ze. 4:18 Ma il sentiero de' giusti è come la luce che spunta, La quale va vie più risplendendo, finchè sia chia- ro giorno. 4:19 La via degli empi è come una caligine; Essi non sanno in che incappano. 4:20 Figliuol mio, attendi alle mie parole; Inchina l'o- recchio tuo a' miei detti. 4:21 Non dipartansi quelli giammai dagli occhi tuoi; Guardali in mezzo del tuo cuore; 4:22 Perciocchè son vita a quelli che li trovano, E sani- tà a tutta la lor carne. 4:23 Sopra ogni guardia, guarda il tuo cuore; Perciocchè da esso procede la vita. 4:24 Rimuovi da te la perversità della bocca, Ed allontana da te la perversità delle labbra. 4:25 Gli occhi tuoi riguardino diritto davanti a te, E le tue palpebre dirizzino la lor mira dinanzi a te. 4:26 Considera attentamente il sentiero de' tuoi piedi, E sieno addirizzate tutte le tue vie. 4:27 Non dichinar nè a destra, nè a sinistra; Rimuovi il tuo piè dal male. 4:13 Afferra saldamente l’istruzione, non la lasciar andare; serbala, perch’essa è la tua vita. 4:14 Non entrare nel sentiero degli empi, e non t’inoltrare per la via de’ malvagi; 4:15 schivala, non passare per essa; allontanatene, e va’ oltre. 4:16 Poiché essi non posson dormire se non han fatto del male, e il sonno è loro tolto se non han fatto cader qualcuno. 4:17 Essi mangiano il pane dell’empietà, e bevono il vino della violenza; 4:18 ma il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va vie più risplendendo, finché sia giorno perfetto. 4:19 La via degli empi è come il buio; essi non scorgono ciò che li farà cadere. 4:20 Figliuol mio, sta’ attento alle mie parole, inclina l’orecchio ai miei detti; 4:21 non si dipartano mai dai tuoi occhi, serbali nel fondo del cuore; 4:22 poiché sono vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il loro corpo. 4:23 Custodisci il tuo cuore più d’ogni altra cosa, poiché da esso procedono le sorgenti della vita. 4:24 Rimuovi da te la perversità della bocca, e allontana da te la falsità delle labbra. 4:25 Gli occhi tuoi guardino bene in faccia, e le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te. 4:26 Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate. 4:27 Non piegare né a destra né a sinistra; ritira il tuo piede dal male. 280 4:13 Afferra saldamente l'istruzione, non lasciarla andare; conservala, perché essa è la tua vita. 4:14 Non entrare nel sentiero degli empi e non t'inoltrare per la via dei malvagi; 4:15 schivala, non passare per essa; allontanatene, e va' oltre. 4:16 Essi infatti non possono dormire, se non hanno fatto del male; il sonno è loro tolto, se non hanno fatto cadere qualcuno. 4:17 Essi mangiano il pane dell'empietà e bevono il vino della violenza; 4:18 ma il sentiero dei giusti è come la luce che spunta e va sempre più risplendendo, finché sia giorno pieno. 4:19 La via degli empi è come il buio; essi non scorgono ciò che li farà cadere. 4:20 Figlio mio, sta' attento alle mie parole, inclina l'o- recchio ai miei detti; 4:21 non si allontanino mai dai tuoi occhi, conservali in fondo al cuore; 4:22 poiché sono vita per quelli che li trovano, salute per tutto il loro corpo. 4:23 Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita. 4:24 Rimuovi da te la perversità della bocca, allontana da te la falsità delle labbra. 4:25 I tuoi occhi guardino bene in faccia, le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te. 4:26 Appiana il sentiero dei tuoi piedi, tutte le tue vie siano ben preparate. 4:27 Non girare né a destra né a sinistra, ritira il tuo piede dal male. 4:13 Afferra saldamente l'ammaestramento, non lasciarlo andare; custodiscilo, perché esso è la tua vita. 4:14 Non entrare nel sentiero degli empi e non camminare per la via dei malvagi; 4:15 evitala, non passarvi; allontanati da essa e va' oltre. 4:16 Poiché essi non possono dormire se non hanno fatto del male; il loro sonno svanisce, se non hanno fatto cadere qualcuno; 4:17 essi mangiano il pane dell'empietà e bevono il vino della violenza. 4:18 Ma il sentiero dei giusti è come la luce dell'aurora, che risplende sempre più radiosa fino a giorno pieno. 4:19 La via degli empi è come l'oscurità; essi non scorgono ciò che li farà cadere. 4:20 Figlio mio, fa' attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; 4:21 non si allontanino mai dai tuoi occhi, custodiscili nel centro del tuo cuore; 4:22 perché sono vita per quelli che li trovano, guari- gione per tutto il loro corpo. 4:23 Custodisci il tuo cuore con ogni cura, perché da esso sgorgano le sorgenti della vita. 4:24 Rimuovi da te il parlare fraudolento e allontana da te le labbra perverse. 4:25 I tuoi occhi guardino diritto e le tue palpebre mirino diritto davanti a te. 4:26 Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben stabilite. 4:27 Non deviare né a destra né a sinistra; ritira il tuo piede dal male.
<strong>Proverbi</strong> Diodati Riveduta Nuova Riveduta Nuova Diodati 5:1 Figliuol mio, attendi alla mia sapienza, Inchina il tuo orecchio al mio inten- dimento; 5:2 Acciocchè tu osservi gli avvedimenti, E che le tue labbra conservino la scienza. 5:3 Perciocchè le labbra della donna straniera stillano favi di miele. E il suo palato è più dolce che olio; 5:4 Ma il fine di essa è amaro come assenzio, Acuto come una spada a due tagli. 5:5 I suoi piedi scendono alla morte; I suoi passi fanno capo all'inferno. 5:6 I suoi sentieri sono vaganti, senza che essa sappia ove va, Perchè non considera attentamente la via della vita. 5:7 Ora dunque, figliuoli, ascoltatemi, E non vi dipartite da' detti della mia bocca. 5:8 Allontana la tua via da essa, E non accostarti all'u- scio della sua casa; 5:9 Che talora tu non dia il tuo onore agli stranieri, E gli anni tuoi al crudele; 5:10 Che talora i forestieri non si sazino delle tue facoltà; E che le tue fatiche non vadano nella casa dello strano; 5:11 E che tu non gema alla fine, Quando la tua carne ed il tuo corpo saranno consumati; 5:12 E non dica: Come ebbi io in odio l'ammaestramento? E come rigettò il mio cuore la correzione? 5:13 E come non ascoltai la voce di quelli che mi ammaestravano, E non inchinai il mio orecchio a quelli che m'insegnavano? 5:14 Quasi che sono stato in ogni male, In mezzo della raunanza e della congregazione. 5:1 Figliuol mio, sta’ attento alla mia sapienza, inclina l’orecchio alla mia intelli- genza, 5:2 affinché tu conservi l’accorgimento, e le tue labbra ritengano la scienza. 5:3 Poiché le labbra dell’adultera stillano miele, e la sua bocca è più morbida dell’olio; 5:4 ma la fine cui mena è amara come l’assenzio, è acuta come una spada a due tagli. 5:5 I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi fan capo al soggiorno dei de- funti. 5:6 Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono erranti, e non sa dove va. 5:7 Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e non vi dipartite dalle parole della mia bocca. 5:8 Tieni lontana da lei la tua via, e non t’accostare alla porta della sua casa, 5:9 per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni al tiranno crudele; 5:10 perché degli stranieri non si sazino de’ tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa d’altri; 5:11 perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saran consumati, 5:12 e tu non dica: ‘Come ho fatto a odiare la correzione, e come ha potuto il cuor mio sprezzare la riprensione? 5:13 come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m’ammaestrava, e a non porger l’orecchio a chi m’insegnava? 5:14 poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo al popolo ed all’assemblea’. 281 5:1 Figlio mio, sta' attento alla mia saggezza, inclina l'orecchio alla mia intelli- genza, 5:2 affinché tu conservi l'accorgimento, e le tue labbra custodiscano la scienza. 5:3 Infatti le labbra dell'adultera stillano miele, la sua bocca è più morbida dell'o- lio; 5:4 ma la fine a cui conduce è amara come il veleno, è affilata come una spada a doppio taglio. 5:5 I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano al soggiorno dei defun- ti. 5:6 Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono sbagliate, e non sa dove va. 5:7 Or dunque, figlioli, ascoltatemi, e non vi allontanate dalle parole della mia bocca. 5:8 Tieni lontana da lei la tua via e non ti accostare alla porta della sua casa, 5:9 per non dare ad altri il fiore della tua gioventù, e i tuoi anni al tiranno crudele; 5:10 perché degli stranieri non siano saziati dei tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa d'altri; 5:11 perché tu non abbia a gemere quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati; 5:12 e tu non dica: «Come ho fatto a odiare la correzione, e come ha potuto il mio cuore disprezzare la riprensione? 5:13 Come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m'insegnava, e a non porgere l'orecchio a chi m'istrui- va? 5:14 Poco mancò che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo all'assemblea e alla comunità». 5:1 Figlio mio, fa' attenzione alla mia sapienza, porgi l'orecchio al mio intendi- mento, 5:2 affinché tu custodisca la riflessione e le tue labbra ritengano la conoscenza. 5:3 Poiché le labbra della donna adultera stillano miele e la sua bocca è più morbida dell'olio; 5:4 ma alla fine ella è amara come l'assenzio, tagliente come una spada a due tagli. 5:5 I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano direttamente allo Sce- ol. 5:6 Essa non cammina sul sentiero della vita, ma tu non dai peso alla cosa, le sue vie sono erranti, ma tu non ti rendi conto. 5:7 Perciò ora, figli miei, ascoltatemi e non allontanatevi dalle parole della mia bocca. 5:8 Tieni lontana da lei la tua via, e non avvicinarti alla porta della sua casa, 5:9 per non dare ad altri il tuo vigore, e i tuoi anni a uno senza pietà. 5:10 Perché gli estranei non si sazino dei tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa di uno straniero, 5:11 e non gema quando verrà la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati, 5:12 e debba dire: «Come mai ho odiato l'ammaestramento, e il mio cuore ha disprezzato la correzione? 5:13 Non ho ascoltato la voce di quelli che mi ammaestravano e non ho prestato orecchio a quelli che mi insegnavano. 5:14 Mi sono trovato quasi nel male totale in mezzo alla folla e all'assemblea».
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