scarica la tesi - Liberanet
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manifestazione ma<strong>la</strong>ta di un modo di organizzare <strong>la</strong> realtà ed i rapporti con essa.<br />
In quest’organizzazione l’insicurezza, <strong>la</strong> paura di sbagliare e di essere estromessi<br />
dal<strong>la</strong> famiglia mafiosa sono acuiti, le difese sono maniacali e sfociano nel<strong>la</strong><br />
violenza mortale che ben conosciamo.<br />
Se l’adesione al<strong>la</strong> mafia è il risultato di un’idealizzazione, quel<strong>la</strong> ad uscirne<br />
è da considerare come una disillusione: pertanto, <strong>la</strong> dinamica idealizzazionedisillusione<br />
spiega tanto le motivazioni ad entrare in Cosa Nostra quanto quelle ad<br />
uscirne.<br />
Tuttavia a questa dinamica ne corrisponde un’altra che riguarda l’identità del<br />
pentito e <strong>la</strong> disorganizzazione cui essa va incontro in seguito all’atto del<br />
pentimento.<br />
Infatti il pentito, nel<strong>la</strong> vita precedente, si è identificato con modelli di<br />
comportamento di persone che rappresentavano il mito dell’uomo d’onore, grazie<br />
anche alle sollecitazioni di un ambiente che le idealizzava e che obbligava ad<br />
idealizzarle.<br />
Per comprendere che cosa accade nel mondo interiore del col<strong>la</strong>boratore<br />
bisogna mettere in evidenza come <strong>la</strong> coscienza del<strong>la</strong> propria identità sia <strong>la</strong><br />
rappresentazione di esistere in un certo modo, con determinate regole acquisite<br />
nell’ambito di un rapporto con l’ambiente che non solo ha contribuito a formarle,<br />
ma anche a legittimarle, riconoscendole nelle persone che l’hanno fatte proprie. Se<br />
per qualche motivo ci si separa dalle caratteristiche che formano l’identità<br />
personale, questa diventa incerta, perché incerta diventa <strong>la</strong> considerazione di sé. In<br />
questa condizione il soggetto sente svanire - in genere con molta angoscia - <strong>la</strong><br />
concretezza del suo essere. Il mafioso ha una sua identità, riconosciuta e<br />
riconoscibile nelle caratteristiche dell’uomo d’onore: un insieme di requisiti nei<br />
confronti dei quali l’ambiente esercita <strong>la</strong> sua forza e che porta il soggetto a<br />
riconoscerli (identificarli) come propri.<br />
Il pentimento comporta una disorganizzazione dell’identità che si conc<strong>la</strong>ma<br />
in un disagio psichico più o meno marcato; significativo è il caso di Leonardo<br />
Vitale.<br />
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