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allegato 1 - schede di analisi degli sbocchi di mercato delle - Inea

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Allegato I – Sbocchi <strong>di</strong> <strong>mercato</strong><br />

Caratteristiche della drupa<br />

La drupa è ovale, grossa ricca <strong>di</strong> polpa con epicarpo sottile e <strong>di</strong> un bel colore verde paglierino. Il<br />

mesocarpo è tenerissimo, il peduncolo lungo e resistente è attaccato alla cavità che è molto<br />

pronunciata. Il peso della drupa è <strong>di</strong> 7-8 gr e in alcuni casi anche maggiore, il <strong>di</strong>ametro maggiore è<br />

<strong>di</strong> 27.30 mm quello minore <strong>di</strong> 20-24 mm, la polpa rappresenta circa l’84-86% della drupa.<br />

Coltivazione<br />

La coltivazione avviene su circa 66 ha e su circa 7322 piante sparse. Caratteristica è l’estrema<br />

frammentazione e la frequenza <strong>di</strong> piante sparse.<br />

La raccolta avviene tra fine settembre e i primi <strong>di</strong> ottobre.<br />

Concia e conservazione<br />

La concia o cura <strong>delle</strong> olive consiste in una serie <strong>di</strong> tecniche che permettono al prodotto <strong>di</strong><br />

conservarsi nel tempo.<br />

a) Deamarizzazione: processo <strong>di</strong> idrolisi dell’oleuropeina, ovvero il principio amaro naturalmente<br />

presente nelle olive. Oggi la deamarizzazione avviene immergendo le olive in soluzioni <strong>di</strong><br />

idrossido <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o (soda) al 1,5-3%; e dura fino a quando la soluzione non ha raggiunto i 2/3<br />

della polpa.<br />

b) Lavaggi per 24-36 ore il acqua.<br />

c) Conservazione in salamoia ad una concentrazione dell’8-10% <strong>di</strong> cloruro <strong>di</strong> so<strong>di</strong>o.<br />

Capacità produttiva esistente nella regione<br />

La produzione che abbiamo a livello regionale è <strong>di</strong> circa 6.000 q calcolati moltiplicando le circa<br />

50.000 piante per la produzione 12 kg/pianta.<br />

Il prezzo che spunta sul <strong>mercato</strong> va da 1.500 a 4.000 Lire a seconda della <strong>di</strong>mensione <strong>delle</strong> drupe.<br />

Le due classi più rappresentate sono quella <strong>di</strong> 131-140 drupe al kg ad un prezzo <strong>di</strong> 3.200 lire e<br />

quella <strong>di</strong> 121-130 drupe al kg a 3.500 lire.<br />

Capacità produttiva prevista nella regione dopo la realizzazione <strong>degli</strong> investimenti<br />

La capacità produttiva prevista dovrebbe tendere a sod<strong>di</strong>sfare la domanda potenziale <strong>di</strong> prodotto che<br />

si stima essere <strong>di</strong> 20.000 q per la trasformazione in oliva ripiena e 10.000 q per il consumo verde.<br />

Attuali mercati <strong>di</strong> sbocco<br />

La tipica utilizzazione dell’oliva tenera ascolana è per la produzione dell’ “oliva all’ascolana” ,<br />

appunto un’oliva ascolana tenera farcita con un ripieno a base <strong>di</strong> carne, impanata e fritta, che<br />

storicamente viene segnalata come pietanza presente sulle tavole dei ricchi <strong>di</strong> Ascoli Piceno già<br />

dalla fine del secolo scorso. La domanda <strong>di</strong> <strong>mercato</strong> <strong>delle</strong> olive all’ascolana ha conosciuto negli<br />

ultimi anni un trend molto positivo anche grazie alla sua <strong>di</strong>sponibilità presso la grande<br />

<strong>di</strong>stribuzione come prodotto surgelato. Si segnala la presenza <strong>di</strong> tale prodotto non solo sul <strong>mercato</strong><br />

nazionale ma anche su quello <strong>di</strong> paesi comunitari quali la Germania, l’Inghilterra, la Francia e la<br />

Spagna dove questo prodotto riscuote un crescente successo non solo presso la grande <strong>di</strong>stribuzione<br />

ma anche nel canale della ristorazione (in particolare nei ristoranti italiani dove viene offerta come<br />

prodotto tipico). Nelle Marche il prodotto viene venduto “fresco” presso la piccola <strong>di</strong>stribuzione e<br />

Piano <strong>di</strong> Sviluppo Rurale della Regione Marche<br />

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