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allegato 1 - schede di analisi degli sbocchi di mercato delle - Inea

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Allegato I – Sbocchi <strong>di</strong> <strong>mercato</strong><br />

è sod<strong>di</strong>sfatto dalle importazioni per un valore <strong>di</strong> 300 miliar<strong>di</strong> circa. Le <strong>di</strong>verse caratteristiche<br />

climatiche e pedologiche rendono possibile nel nostro paese la coltivazione <strong>di</strong> un gran numero <strong>di</strong><br />

specie officinali non solo nelle zone <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zionale <strong>di</strong>ffusione ( tra cui figurano anche le colline<br />

<strong>delle</strong> province <strong>di</strong> Ascoli Piceno e Macerata) 25 ma più in generale nelle aree montane e collinari.<br />

Tra le varietà prodotte in Italia al primo posto vi è il bergamotto, concentrato in Calabria, seguono<br />

in or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> importanza la menta piperita, proveniente per lo più dal Piemonte così come il<br />

dragoncello, la lavanda e il lavan<strong>di</strong>no, la manna, che ha conosciuto un forte rilancio in Sicilia, il<br />

giaggiolo, la liquirizia, e, in misura minore, l’assenzio gentile, il meliloto, la malva, la passiflora<br />

incarnata la camomilla comune e romana, la bardana, il coriandolo e lo zafferano. La realtà<br />

produttiva italiana è, oltre che limitata, anche molto frammentata: le industrie trasformatrici trattano<br />

<strong>di</strong>rettamente con i singoli produttori dettando <strong>di</strong> fatto le regole del <strong>mercato</strong>. Una <strong>delle</strong> principali<br />

problematiche del settore risiede nelle <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> approvvigionamento <strong>di</strong> partite omogenee <strong>di</strong><br />

prodotti, omogeneità richiesta dalle industrie trasformatrici, soprattutto in erboristeria.<br />

I prodotti provenienti dai paesi terzi, in larga parte dall’est europeo, spesso non assicurano standard<br />

adeguati in termini <strong>di</strong> qualità e <strong>di</strong> controlli fitosanitari ed è quin<strong>di</strong> sempre più sentita l’esigenza <strong>di</strong><br />

aumentare la produzione nazionale per assicurarsi fonti <strong>di</strong> rifornimento <strong>di</strong> piante officinali in partite<br />

omogenee e rispondenti a determinate caratteristiche organolettiche.<br />

camomilla romana<br />

0%<br />

calendula*<br />

2%<br />

anice<br />

7%<br />

menta piperita*<br />

5%<br />

*Dati riferiti al 1988 e relativi alle produzioni cumulate <strong>di</strong> Marche e Umbria.<br />

Fonte: dati IRVAM.<br />

La produzione scenario regionale<br />

Nel contesto produttivo nazionale le Marche, con 70,8 ettari <strong>di</strong> superficie investita a piante<br />

officinali figuravano nel 1989 26 al 6° posto <strong>di</strong>etro Calabria, Piemonte, Sicilia, Emilia-Romagna e<br />

Toscana, ma in passato, grazie alla spiccata vocazione ambientale dovuta alle favorevoli con<strong>di</strong>zioni<br />

pedoclimatiche, rivestivano un ruolo ancora più importante. A partire dagli anni ’50 lo sviluppo<br />

industriale e il conseguente forte aumento del costo della manodopera hanno determinato una<br />

contrazione <strong>delle</strong> superficie regionale investita: il costo del lavoro è infatti una componente molto<br />

25 Da “AGRIMESE”, Perio<strong>di</strong>co tecnico economico dell’agroindustria, aprile 2000.<br />

26 Dati statistici <strong>di</strong>saggregati per prodotto e per regione sono <strong>di</strong>sponibili fino al 1993 anno a partire dal quale l’ISMEA ha cessato la pubblicazione<br />

del report annuale sul <strong>mercato</strong> <strong>delle</strong> piante officinali. Dati completi sulle principali colture tuttavia sono <strong>di</strong>sponibili solo fino al 1989.<br />

Piano <strong>di</strong> Sviluppo Rurale della Regione Marche<br />

Le pricipali piante officinali coltivate nelle Marche - 1989<br />

coriandolo<br />

22%<br />

melissa*<br />

6%<br />

malva*<br />

2%<br />

333<br />

passiflora incarnata<br />

18%<br />

lavanda e lavan<strong>di</strong>no*<br />

28%<br />

salvia officinale<br />

5%<br />

issopo<br />

5%

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