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...per conoscere e farsi conoscere...<br />
Speciale METEO METEO & & SALUTE<br />
SALUTE<br />
Primavera Estate Autunno Inverno: per ogni stagione uno stato d'animo<br />
Le sindromi meteoropatiche stagionali sono sindromi<br />
morbose che si manifestano in molti soggetti, anche<br />
non predisposti, durante le singole stagioni o nel passaggio<br />
da una stagione ad un'altra. E' opportuno ricordare<br />
che il ritmo stagionale tipico delle medie ed alte<br />
latitudini non trova una esatta corrispondenza alle latitudini<br />
equatoriali ove non esistono stagioni ma uno<br />
stato atmosferico uniforme sempre caratterizzato da<br />
scarse escursioni termo-igrometriche, giornaliere, mensili<br />
ed annuali. Quindi e' ovvio che le seguenti considerazioni valgono<br />
per le nazioni e le popolazioni residenti alle medie e alte latitudini.<br />
Il passaggio dall'inverno alla primavera.<br />
Le condizioni meteorologiche dei mesi primaverili sono<br />
caratterizzate da una grande variabilità ed instabilità,<br />
per lo scontro tra le masse d'aria ormai relativamente<br />
calda provenienti dall'Africa settentrionale e quelle invece<br />
ancora alquanto fredde che discendono<br />
dal Labrador e dalla Groenlandia,<br />
attraverso la Valle del Rodano, fin sul Bacino<br />
del Mediterraneo. Ecco perché, in<br />
modo particolare nei mesi primaverili, si<br />
hanno notevoli reazioni di tipo<br />
meteoropatico, sia per la debilitazione organica<br />
che la poca radiazione solare invernale,<br />
specialmente al nord, così ricco<br />
di formazioni nebbiose, determina sull'organismo degli<br />
esseri viventi, sia perchè la primavera, come dicevamo,<br />
è la più ricca di cambiamenti forti ed improvvisi del tempo.<br />
In questo modo aumentano i “disturbi<br />
somatoformi” come per esempio, le cefalee, specialmente<br />
quelle da tensione, le emicranie, le ulcere<br />
gastroduodenali, le coliti spastiche, il colon irritabile, le<br />
palpitazioni, il cardiopalmo, la tachicardia, l'ipertensione<br />
arteriosa essenziale, come pure l'ansia, la depressione,<br />
la stanchezza muscolare e nervosa, l'apatia, l'irritabilità,<br />
il nervosismo ecc., ben note a chi segue i pazienti<br />
da vicino durante i mesi primaverili.<br />
Il passaggio dalla primavera all'estate.<br />
Durante il periodo estivo l'organismo umano può usufruire<br />
di notevoli benefici; sono favorite tutte quelle<br />
persone che soffrono di disturbi cardiovascolari, dato<br />
che il caldo è un vasodilatatore e di conseguenza la<br />
circolazione del sangue viene notevolmente aumentata.<br />
Anche i soggetti che soffrono di forme allergiche e/<br />
o infiammatorie a carico delle prime vie aeree e dell'apparato<br />
respiratorio, in modo particolare i<br />
broncopneumopatici con crisi ripetute di insufficienza<br />
<strong>Pianeta</strong> SUD • 24<br />
respiratoria, possono avvalersi delle belle giornate di<br />
sole, con aria sufficientemente pura, per una buona remissione<br />
dei sintomi, in modo particolare se si recano<br />
in zone di mare, ove l'aerosol marino contribuisce ad<br />
abbattere gli allergeni. Dovranno invece porre attenzione<br />
a non esporsi troppo al sole i portatori di calcoli,<br />
sia a carico dell'apparato urinario che epatobiliare, nonché<br />
tutti quei soggetti che soffrono di affezioni acute o<br />
croniche dell'apparato digerente, perche' il calore aumenta le infiammazioni<br />
e puo', a volte, scatenare perfino qualche colica.<br />
Il passaggio dall'estate all'autunno.<br />
La stagione autunnale può essere considerata, sotto<br />
diversi aspetti, la migliore dell'anno, sia per il clima dolce,<br />
sia perchè i fattori meteorologici non presentano di<br />
norma, salvo le debite e non rare eccezioni, variazioni<br />
molto repentine, come succede invece durante la primavera<br />
o i mesi estivi. Uno dei fattori più<br />
importanti da prendere in considerazione<br />
riguarda la progressiva riduzione della radiazione<br />
solare, con conseguente diminuzione<br />
delle ore di luce. Orbene l'aumento<br />
delle sindromi depressive coincide proprio<br />
con la diminuzione dell'intensità della radiazione<br />
solare e delle ore di luce. Una terapia<br />
preventiva, a base di<br />
somministrazione progressiva di ore di luce, riduce di<br />
molto lo scatenarsi delle sindromi depressive autunnali o invernali.<br />
Il passaggio dall'autunno all'inverno.<br />
Durante tutto il periodo invernale agisce sfavorevolmente<br />
la scarsa quantità di luce solare a disposizione<br />
dell'organismo, con conseguenti danni fisici e psicologici,<br />
in modo particolare nelle persone anziane e sole,<br />
danni dovuti alla maggior lunghezza della notte ed alle<br />
temperature notevolmente basse, specialmente per tutte<br />
quelle persone che vivono nelle grandi pianure del<br />
Nord, magari in abitazioni malsane, umide e fredde, ai<br />
limiti della sopravvivenza. È logico notare come, in questo<br />
caso, la situazione meteorologica generale vada<br />
comunque migliorando passando dal Nord al <strong>Sud</strong> Italia,<br />
almeno nel senso di una maggiore radiazione solare<br />
e nello stesso tempo di una temperatura sufficientemente<br />
favorevole. Ovviamente vi sono anche aspetti<br />
positivi dovuti al freddo e alla frequente ionizzazione<br />
negativa dell'aria (quella benefica!) che si riscontra spesso<br />
nei mesi invernali dopo ad esempio una nevicata:<br />
benefici psico-ficici con sensazioni di benessere, aumento<br />
del metabolismo cellulare, aumento dell'attività muscolare.