Scuola e integrazione: i diritti del bambino adottato - Portale per l ...
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L'INSERIMENTO L'INSERIMENTO SCOLASTICO<br />
SCOLASTICO<br />
DI DI BAMBINI BAMBINI STRANIERI STRANIERI ADOTTATI:<br />
ADOTTATI:<br />
NUOVE NUOVE PROSPETTIVE PROSPETTIVE SOCIO SOCIO-CULTURALI<br />
SOCIO CULTURALI<br />
nel rispetto <strong>del</strong>la libertà di insegnamento, <strong>del</strong>la libertà di scelta<br />
educativa <strong>del</strong>le famiglie e <strong>del</strong>le finalità generali <strong>del</strong> sistema, a<br />
norma <strong>del</strong>l’articolo 8 concretizzano gli obiettivi nazionali in<br />
<strong>per</strong>corsi formativi funzionali alla realizzazione <strong>del</strong> diritto ad<br />
apprendere e alla crescita educativa di tutti gli alunni,<br />
riconoscono e valorizzano la diversità, promuovono le<br />
potenzialità di ciascuno adottando tutte le iniziative utili al<br />
raggiungimento <strong>del</strong> successo formativo.”<br />
Va infine rilevato che la scuola – oggi – deve necessariamente<br />
educare alla salute, nel senso di educare allo star bene, alla<br />
vita, alla fiducia, alla sco<strong>per</strong>ta e costruzione <strong>del</strong> proprio<br />
progetto di vita, a favorire l’accettazione di sé e il rispetto<br />
<strong>del</strong>l’altro. Queste necessità diventano ovviamente ancor più<br />
imprescindibili se, nelle scuole, sono presenti minori stranieri in<br />
stato di adozione. Diventa infatti importante educare allo<br />
sviluppo di un senso di appartenenza e aiutare i ragazzi a<br />
rafforzare le loro potenzialità in questa fase <strong>del</strong>icatissima <strong>del</strong>la<br />
loro es<strong>per</strong>ienza di vita. Naturalmente, ciò parte <strong>del</strong> presupposto<br />
che tra le finalità istituzionali riconosciute alla scuola vi sia<br />
anche la formazione in relazione alla prevenzione <strong>del</strong> disagio e<br />
<strong>del</strong>l’insuccesso <strong>del</strong>l’inserimento <strong>del</strong> minore straniero <strong>adottato</strong>.<br />
Il problema potrebbe essere visto come facente parte di quello<br />
più vasto <strong>del</strong>l'<strong>integrazione</strong> scolastica dei bambini immigrati:<br />
questo fenomeno, date le vaste proporzioni è stato da più parti<br />
approfondito. La materia è stata, infatti, oggetto di interventi<br />
regolamentari <strong>del</strong>le autorità competenti in materia di istruzione<br />
scolastica; inoltre, nelle scuole sono già stati attivati progetti<br />
dedicati all’accoglienza e all’inserimento dei minori stranieri<br />
attraverso la valorizzazione e il recu<strong>per</strong>o <strong>del</strong>la lingua e <strong>del</strong>la<br />
cultura di provenienza. Certamente vi sono <strong>del</strong>le similitudini con<br />
la condizione dei bambini adottati, tuttavia non si può non<br />
notare che i primi appartengono ancora alla loro cultura di<br />
origine vivendo con i loro genitori, mentre il <strong>bambino</strong> <strong>adottato</strong><br />
che proviene da altro Paese si trova ad " appartenere" ad una<br />
famiglia con una cultura diversa da quella in cui egli è cresciuto,<br />
famiglia che desidera che egli appartenga a tutti gli effetti - ed<br />
il più <strong>del</strong>le volte il più presto possibile - al " suo" nuovo contesto<br />
socioculturale.