Scuola e integrazione: i diritti del bambino adottato - Portale per l ...
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THE THE ITALIAN<br />
ITALIAN<br />
<strong>per</strong>corso che ha seguito prima di giungere nell’orfanotrofio in cui si<br />
trova ora, infine deve andare fisicamente a ritroso nel suo passato,<br />
inseguito non solo dalla Polizia, ma anche dalla mediatrice e dal suo<br />
fe<strong>del</strong>e autista che temono che la sua fuga possa far <strong>per</strong>dere loro il<br />
lauto guadagno atteso. Il desiderio di Vanja di conoscere le proprie<br />
origini diventa un’ossessione più forte di qualunque cosa, lo farà<br />
combattere e su<strong>per</strong>are i <strong>per</strong>icoli più disparati: dalla paura di <strong>per</strong>dersi,<br />
alla paura di finire nelle mani di qualche <strong>del</strong>inquente, di essere derubato<br />
e ucciso o di essere trovato dalla mediatrice prima di raggiungere il suo<br />
obiettivo, fino alla paura di non trovare colei che cerca. Il film - lo si sarà<br />
capito - consente di riportare all’attenzione <strong>del</strong>lo spettatore uno dei<br />
temi più controversi <strong>del</strong>la “globalizzazione”, nonché uno dei più<br />
complessi da rappresentare in immagine ed in azioni: l’adozione<br />
internazionale e la possibilità di accedere alle informazioni famigliari da<br />
parte di bambini abbandonati e famiglie adottive.<br />
Il tema <strong>del</strong>l’accesso alle informazioni sulle proprie origini è un tema<br />
molto dibattuto nella procedura adottiva. In Italia la conoscenza <strong>del</strong>le<br />
proprie origini è consentita, anche se la tipologia <strong>del</strong>le informazioni cui<br />
accedere (<strong>per</strong> esempio i dati <strong>per</strong>sonali, la storia <strong>del</strong> <strong>bambino</strong>, le ragioni<br />
<strong>per</strong> le quali è stato dato in adozione, le informazioni culturali <strong>del</strong> Paesi<br />
di appartenenza in caso di adozione internazionale) varia a discrezione<br />
<strong>del</strong> Tribunale <strong>per</strong> i minorenni competente, ossia quello chiamato a<br />
decidere in primis sull’idoneità <strong>del</strong>la coppia ad adottare. In quasi tutti i<br />
Paesi membri <strong>del</strong>l’Unione europea, tale accesso alle informazioni sulle<br />
proprie origini è consentito al compimento dei 18 anni <strong>del</strong> minore<br />
<strong>adottato</strong> (in Italia al compimento dei 25 anni), mentre <strong>per</strong> i minori di 18<br />
anni occorre il consenso dei genitori adottivi (ad esclusione <strong>del</strong>la<br />
Croazia <strong>per</strong> cui tale consenso non è necessario). Inoltre in<br />
Italia va ricordato che, a differenza <strong>del</strong>la maggior parte dei Paesi<br />
europei, è consentito il parto in forma anonima, e questo soprattutto <strong>per</strong><br />
disincentivare infanticidi o abbandoni di neonati, consentendo alla<br />
madre che non vuole tenersi il proprio neonato di poterlo comunque<br />
partorire in una struttura ospedaliera attrezzata e con tutte le cure<br />
necessarie <strong>per</strong> entrambi. In poche parole il quadro normativo in cui si<br />
muove Vanja e – soprattutto – i suoi coetanei in carne ed ossa è<br />
complesso, <strong>del</strong>icato, disorientante, come mostrano ad esempio altri<br />
brillanti esempi cinematografici come Segreti e bugie di Mike Leigh o il<br />
docu-fiction “L’insonnia” di Devi di Costanza Quatriglio.<br />
Quaderni[3] dei <strong>diritti</strong>