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Scuola e integrazione: i diritti del bambino adottato - Portale per l ...

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I I DIRITTI DIRITTI DELL'INFANZIA:<br />

DELL'INFANZIA:<br />

IL BAMBINO ADOTTATO<br />

E' ovvio che questa cosa ha scatenato anche un po' di<br />

discussioni, tant'è che si parla di modificare la legge<br />

sull'adozione, introducendo ipotesi di "adozione mite",<br />

"adozione a<strong>per</strong>ta", che poi altro non è che questo. Qui si dice<br />

"...se ne ho bisogno e se anche loro sono d'accordo." Beh,<br />

questo mi sembra anche pleonastico.<br />

Passiamo a "Quando sarò grande potrò chiedere di sa<strong>per</strong>e chi<br />

sono i genitori.". Questo è il punto che ha dato un'impronta<br />

diversa al modo di intendere l'adozione, <strong>per</strong>ché qui non si può<br />

più fingere che sia figlio mio a tutti gli effetti, cioè come se<br />

fosse mio figlio naturale, no: io sono una famiglia che crescerà,<br />

che diventerà genitore di questo <strong>bambino</strong>, nel senso che se<br />

occu<strong>per</strong>à, lo educherà, lo alleverà, ma non posso ignorare che<br />

prima c'erano <strong>del</strong>le altre <strong>per</strong>sone nella vita di questo <strong>bambino</strong>.<br />

Quindi la vita intesa come <strong>per</strong>corso, che si snoda attraverso<br />

una storia che si sviluppa.<br />

La nostra legge all'art.28 detta le condizioni <strong>per</strong>ché si possa<br />

accedere alla ricerca <strong>del</strong>le proprie origini, che riguardano <strong>per</strong>ò<br />

solo i genitori; la nostra legge limita alla ricerca <strong>del</strong>l'identità dei<br />

genitori biologici, non dei fratelli, quindi anche qui la<br />

giurisprudenza si è lanciata in varie interpretazioni: c'è chi è più<br />

restrittivo, c'è chi consente anche la ripresa con fratelli; il limite<br />

di età è 25 anni, può essere più basso, ma in casi specifici,<br />

limitati, dettagliati dall'art. 28, <strong>per</strong>ché si è ritenuto che l'età di<br />

25 anni fosse un'età ragionevole, in cui un individuo<br />

normalmente dovrebbe avere raggiunto il suo equilibrio, e poi a<br />

25 anni, francamente, uno non dovrebbe più avere bisogno dei<br />

genitori, nel senso che non dovrebbero più scatenarsi <strong>del</strong>le<br />

contrapposizioni tra genitori biologici e genitori adottivi. A 25<br />

anni uno dovrebbe essere un individuo autonomo, che non è<br />

più figlio di nessuno, se non nella memoria, che è se stesso e<br />

basta. Questo è il mio punto di vista. <strong>per</strong>ché questa cosa dei<br />

genitori mediterranei <strong>per</strong> cui i figli non smettono mai di essere<br />

figli, forse è una cosa su cui bisognerebbe cominciare a<br />

riflettere: a 25 anni uno è un adulto.<br />

Quindi può benissimo, se questo non gli reca grave turbamento,<br />

<strong>per</strong>ché la legge mette sempre qualche parolina <strong>per</strong> considerare<br />

ulteriori eventualità.<br />

Quaderni [3] dei <strong>diritti</strong>

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