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Linea di Ricerca 1 - Fondazione Don Carlo Gnocchi

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<strong>Ricerca</strong> corrente<br />

66<br />

<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> 1<br />

zione del metodo considera l’ulteriore ipotesi che il fattore<br />

confondente non sia il compito svolto dalla mano controlaterale<br />

bensì lo stesso gesto eseguito da un altro in<strong>di</strong>viduo. In<br />

questa ottica i test proposti sono stati utilizzati per stu<strong>di</strong>are<br />

un effetto “mirror” determinato dall’osservazione <strong>di</strong> un gesto<br />

potenzialmente confondente.<br />

METODI<br />

Il para<strong>di</strong>gma fondamentale considerato consiste nello svolgimento<br />

<strong>di</strong> compiti bimanuali in contemporanea potenzialmente<br />

interferenti in soggetti sani (come <strong>di</strong>mostrato tra gli<br />

altri da noti esperimenti <strong>di</strong> Gazzaniga, <strong>di</strong> Kelso o <strong>di</strong> Ramachandran).<br />

Lo sviluppo metodologico è consistito nella traduzione/adattamento<br />

<strong>di</strong> quegli esperimenti su piattaforme<br />

testistiche innovative che consentono la misura dettagliata<br />

della performance.<br />

Il test OeI (derivato da Ramachandran) consiste nel <strong>di</strong>segno<br />

in contemporanea <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> righe con la mano destra e<br />

<strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> cerchi con la mano sinistra. Tale compito induce<br />

nel soggetto sano una “ovalizzazione” della riga. Il setup<br />

sperimentale sviluppato consiste in un tablet PC in grado <strong>di</strong><br />

registrare il tratto <strong>di</strong>segnato. Il dato grezzo misurato, ovvero<br />

la traiettoria della penna che traccia numerosi cicli del <strong>di</strong>segno<br />

richiesto, è poi analizzato me<strong>di</strong>ante modelli sviluppati<br />

ad hoc che oltre a quantificare l’ovalizzazione, evidenziano<br />

eventuali trend temporali <strong>di</strong> progressivo aumento/riduzione<br />

della ovalizzazione.<br />

Il secondo test ispirato dagli esperimenti <strong>di</strong> Kelso consiste in<br />

un test <strong>di</strong> reazione, implementato su una tavoletta hardware<br />

costruita ad hoc con pulsanti <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>verse in posizioni<br />

<strong>di</strong>verse da premere contemporaneamente. In questo setup<br />

si misura il tempo <strong>di</strong> reazione mentre gli aspetti spaziali sono<br />

“embedded”, rappresentati dalle <strong>di</strong>verse posizioni dei tasti.<br />

Un terzo protocollo sperimentale, ispirato anch’esso a esperimenti<br />

<strong>di</strong> Kelso, richiede compiti <strong>di</strong> presa (grasping o pinching<br />

a seconda che la presa coinvolga tutta la mano o solo le<br />

estremità delle <strong>di</strong>ta) contemporanea <strong>di</strong> due cilindri <strong>di</strong> <strong>di</strong>ametri<br />

<strong>di</strong>versi. La misura della performance è realizzata me<strong>di</strong>ante sistemi<br />

<strong>di</strong> analisi del movimento basati su sensori optoelettronici<br />

(gli stessi strumenti utilizzati nella gait analysis). L’effetto<br />

<strong>di</strong> questo task bimanuale è confrontato con le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong><br />

presa unimanuale e <strong>di</strong> presa bimanuale <strong>di</strong> cilindri <strong>di</strong> uguale<br />

<strong>di</strong>mensione. In questo stu<strong>di</strong>o i <strong>di</strong>stretti anatomici prevalentemente<br />

coinvolti sono quelli prossimali (gomito e spalla). Tale<br />

sviluppo è complementare al primo protocollo sperimentale<br />

relativo al <strong>di</strong>segno contemporaneo <strong>di</strong> righe e cerchi (OeI) che<br />

per sua natura coinvolge prevalentemente i <strong>di</strong>stretti <strong>di</strong>stali<br />

(mano e polso).<br />

RISULTATI<br />

La campagna sperimentale con test OeI ha coinvolto, nel<br />

biennio 2009-2010, 142 soggetti normali <strong>di</strong> controllo con età<br />

a partire da 6 anni. Lo stesso test è stato somministrato a 2<br />

soggetti emiplegici anosognosici e 3 soggetti emiplegici non<br />

anosognosici.<br />

L’applicazione del test OeI allo stu<strong>di</strong>o dell’effetto mirror è<br />

stata svolta analizzando 8 coppie <strong>di</strong> gemelli in cui un gemello<br />

esegue il compito confondente <strong>di</strong> fronte al gemello analizzato<br />

(per massimizzare l’effetto mirror confondente) e 20<br />

pazienti selezionati con lesioni cerebrali.<br />

Il test <strong>di</strong> grasping bimanuale è stato somministrato a 10 soggetti<br />

utilizzando una presa pinching e a 10 soggetti con una<br />

presa grasping. In 10 soggetti si è analizzato il grasping in<br />

presenza <strong>di</strong> un soggetto che esegue compiti confondenti<br />

(per esempio la presa <strong>di</strong> un cilindro <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong>verse da<br />

quello che sta afferrando il soggetto in analisi).<br />

In un sottogruppo ristretto <strong>di</strong> pazienti selezionati delle sperimentazioni<br />

precedentemente descritte sono stati eseguiti<br />

uno stu<strong>di</strong>o sperimentale dell’effetto temporale (in termini <strong>di</strong><br />

aumento/<strong>di</strong>minuzione delle latenze) me<strong>di</strong>ante il test sulle reazioni<br />

derivato dal protocollo <strong>di</strong> Kelso.<br />

L’analisi dei dati delle campagne sperimentali svolte è in<br />

corso. Dati preliminari hanno consentito il riconoscimento <strong>di</strong><br />

effetti “fisiologici” attesi (l’interferenza <strong>di</strong> un compito incongruente)<br />

nei compiti bimanuali che possono essere a loro<br />

volta presenti o assenti in soggetti con emiplegia a seconda<br />

della presenza o meno <strong>di</strong> anosognosia. Tali pazienti rappresentano<br />

quin<strong>di</strong> modelli in vivo per lo stu<strong>di</strong>o dell’intenzione<br />

(intention) e della consapevolezza (awareness) motoria e<br />

per la verifica <strong>di</strong> modelli teorici dell’organizzazione del movimento<br />

volontario. L’analisi dei dati nelle con<strong>di</strong>zioni in cui<br />

l’elemento incongruente/confondente consiste nella perfor-

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