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Linea di Ricerca 1 - Fondazione Don Carlo Gnocchi

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<strong>Ricerca</strong> corrente<br />

96<br />

<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> 1<br />

OBIETTIVI<br />

Stu<strong>di</strong>o delle mo<strong>di</strong>ficazioni indotte nel tessuto muscolare da allenamento<br />

fisico aerobio, con particolare attenzione al confronto<br />

tra muscolo a metabolismo prevalentemente ossidativo e<br />

muscolo a metabolismo prevalentemente glicolitico; effetti dei<br />

ROS sul danno muscolare e sulla sua riparazione e loro funzione<br />

<strong>di</strong> segnalazione nell’adattamento del muscolo all’esercizio.<br />

METODI<br />

Gruppi <strong>di</strong> ratti maschi <strong>di</strong> ceppo Sprague-Dowley vengono<br />

abituati al cicloergometro all’età <strong>di</strong> 8 settimane e, dopo una<br />

settimana, iniziano un allenamento graduale che li porta ad<br />

acquisire, nel giro <strong>di</strong> 10 settimane, una VO2 pari a circa il 60%<br />

(allenamento moderato) o l’80% (allenamento intenso) del<br />

massimo. Si noti che entrambi i livelli sono da considerarsi livelli<br />

amatoriali. I controlli sono ratti sedentari <strong>di</strong> pari età. Al termine<br />

del periodo <strong>di</strong> allenamento, i ratti sono sacrificati e dalle<br />

zampe posteriori vengono prelevati muscolo soleo (SOL), a<br />

metabolismo prevalentemente ossidativo e muscolo tibiale<br />

anteriore (TA), a metabolismo prevalentemente glicolitico.<br />

Ci siamo avvalsi <strong>di</strong> numerose tecniche, dall’istochimica alla<br />

morfometria, dallo stu<strong>di</strong>o dell’espressione genica me<strong>di</strong>ante<br />

Real Time PCR, a quello dell’espressione <strong>di</strong> particolari proteine<br />

tramite Western Blotting, da un’indagine proteomica eseguita<br />

su gel bi<strong>di</strong>mensionale (IF+SDS-PAGE), alla valutazione<br />

delle mo<strong>di</strong>ficazioni proteiche indotte dall’ossidazione (gruppi<br />

carbonilici), e all’identificazione delle proteine isolate tramite<br />

MALDI-TOF, dalla valutazione dello stato <strong>di</strong> pompe e canali<br />

ionici, allo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> attività enzimatiche e a quello <strong>di</strong> prodotti<br />

<strong>di</strong> perossidazione lipi<strong>di</strong>ca.<br />

RISULTATI<br />

1. In una prima fase è stata eseguita un’approfon<strong>di</strong>ta analisi della<br />

letteratura, che ha permesso la redazione <strong>di</strong> una review.<br />

2. Analisi proteomica e stato <strong>di</strong> ossidazione dei muscoli allenati.<br />

Questo lavoro ha utilizzato le più avanzate tecnologie<br />

<strong>di</strong> valutazione proteomica per confrontare i muscoli SOL<br />

e TA <strong>di</strong> ratti sedentari e <strong>di</strong> ratti sottoposti ad allenamento<br />

intenso. Si è partiti da una separazione delle proteine me<strong>di</strong>ante<br />

Isoelectric Focusing, cui è seguita una separazione<br />

nella seconda <strong>di</strong>mensione tramite elettroforesi in con<strong>di</strong>zioni<br />

denaturanti. Mentre un gel veniva semplicemente<br />

colorato con Coomassie, l’altro gel, eseguito in parallelo,<br />

veniva sottoposto a identificazione delle proteine carbonilate,<br />

ossia mo<strong>di</strong>ficate dall’ossidazione. Queste venivano<br />

quantificate e si procedeva quin<strong>di</strong> a una loro identificazione<br />

me<strong>di</strong>ante spettroscopia <strong>di</strong> massa (MALDI-TOF). I risultati<br />

principali sono i seguenti: a) identificazione <strong>di</strong> 15 proteine<br />

la cui espressione era influenzata dall’allenamento,<br />

in particolare, <strong>di</strong>minuzione <strong>di</strong> enzimi glicolitici espressi nel<br />

TA; b) identificazione <strong>di</strong> 13 proteine che vengono selettivamente<br />

ossidate in conseguenza dell’allenamento, <strong>di</strong> cui<br />

solo 4 comuni a entrambi i tipi <strong>di</strong> muscolo; c) identificazione<br />

<strong>di</strong> 48 proteine che sono ossidate anche a livello basale,<br />

parzialmente <strong>di</strong>verse nei due <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong> muscolo; tra <strong>di</strong><br />

esse, proteine da stress, in particolare HSP70, e proteine<br />

coinvolte nel metabolismo energetico e nella contrazione<br />

muscolare. Questo aspetto rappresenta il dato forse più<br />

significativo, in quanto si può concludere che l’ossidazione<br />

delle proteine può rappresentare una specie <strong>di</strong> naturale<br />

“valvola <strong>di</strong> compensazione” alla normale produzione <strong>di</strong><br />

ROS. Infatti si nota che il livello <strong>di</strong> ossidazione è maggiore,<br />

in con<strong>di</strong>zioni basali, sia nel SOL che nel TA, in considerazione<br />

del loro <strong>di</strong>verso metabolismo.<br />

La Fig. 1 mostra le proteine carbonilate riconosciute nel<br />

SOL (a sinistra) e nel TA (a destra) in con<strong>di</strong>zioni basali.<br />

3. Adattamento del muscolo scheletrico all’esercizio e ruolo dei<br />

ROS. Questa parte dello stu<strong>di</strong>o ha esaminato SOL e TA in<br />

ratti sedentari e sottoposti ad allenamento aerobico moderato.<br />

I risultati più significativi vengono dalla comparazione<br />

dei due tipi <strong>di</strong> muscolo, che hanno consentito <strong>di</strong> determinare<br />

che entrambi sono soggetti a mo<strong>di</strong>ficazioni, anche in seguito<br />

ad allenamento moderato. Entrambi i muscoli sono soggetti<br />

a lieve, ma significativa, ipertrofia, tuttavia con modalità <strong>di</strong>verse,<br />

in quanto il muscolo SOL, già con metabolismo ossidativo<br />

e quin<strong>di</strong> con potenti sistemi antiossidanti già presenti,<br />

subisce un modesto incremento percentuale delle fibre ossidative<br />

e una modesta ipertrofia delle stesse, ma il muscolo<br />

TA va incontro a importanti mo<strong>di</strong>ficazioni in cui i ROS stessi<br />

inducono l’aumento dei mitocondri, lo switch metabolico, e<br />

una vera e propria proliferazione delle cellule muscolari, con<br />

aumento delle fibre “rosse”.

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