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Linea di Ricerca 1 - Fondazione Don Carlo Gnocchi

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Valutazione strumentale della richiesta funzionale<br />

(fisico meccanica) del lavoro, complementare<br />

all’analisi condotta tramite meto<strong>di</strong> osservazionali<br />

consolidati<br />

Responsabile: Occhipinti Enrico<br />

INTRODUZIONE<br />

Per la valutazione dei fattori <strong>di</strong> rischio lavorativo che influenzano<br />

le patologie muscolo-scheletriche degli arti superiori è<br />

stato in tempi recenti sviluppato il metodo dell’in<strong>di</strong>ce OCRA,<br />

stima sintetica dell’esposizione a movimenti ripetitivi degli<br />

arti superiori. Il metodo OCRA, oggi standard europeo e<br />

internazionale, in<strong>di</strong>viduando e assegnando un punteggio a<br />

<strong>di</strong>fferenti fattori <strong>di</strong> rischio produce in uscita un in<strong>di</strong>ce che<br />

pre<strong>di</strong>ce la possibilità <strong>di</strong> contrarre una patologia del <strong>di</strong>stretto<br />

arto superiore per esposizioni lavorative me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> 5-10 anni.<br />

Il suo punteggio finale viene articolato in fasce corrispondenti<br />

a <strong>di</strong>fferenti livelli <strong>di</strong> rischio (accettabile, dubbio o molto lieve,<br />

presente ed elevato). Il metodo OCRA, essendo in grado<br />

<strong>di</strong> analizzare la richiesta funzionale del compito lavorativo,<br />

può fornire un valido supporto per la progettazione ergonomica<br />

del posto <strong>di</strong> lavoro, in particolare, per la prevenzione<br />

del rischio <strong>di</strong> insorgenza <strong>di</strong> UL-WMSDs. D’altra parte, però,<br />

se il metodo OCRA prende in considerazione una serie <strong>di</strong><br />

fattori misurabili in maniera oggettiva <strong>di</strong>rettamente sul luogo<br />

<strong>di</strong> lavoro (orario lavorativo, frequenza <strong>di</strong> azione, posture,<br />

movimenti), rimane la criticità del fattore “forza”, che viene<br />

misurato (come del resto propongono molti altri meto<strong>di</strong><br />

presenti in letteratura) per lo più in maniera soggettiva. Tale<br />

fattore è ottenuto, nel metodo OCRA, da interviste effettuate<br />

al lavoratore sottoponendo una scala su punti a sforzo<br />

percepito crescente (Scala <strong>di</strong> Borg CR-10).<br />

Tale metodo soggettivo presenta criticità <strong>di</strong> vario tipo. Per<br />

una migliore oggettivazione del fattore forza (relazionato ad<br />

altri aspetti come la postura e i tempi <strong>di</strong> pausa) l’elettromiografia<br />

<strong>di</strong> superficie (sEMG) può rappresentare lo strumento<br />

appropriato a una analisi parametrica oggettiva. Con tale<br />

metodologia, infatti, è possibile analizzare il grado <strong>di</strong> coinvolgimento<br />

<strong>di</strong> singoli muscoli durante l’effettuazione <strong>di</strong> particolari<br />

compiti, permettendo <strong>di</strong> valutare i livelli <strong>di</strong> attività associati<br />

a un particolare complesso muscolo-ten<strong>di</strong>neo, noto<br />

<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> 1<br />

per essere il sito, per esempio, <strong>di</strong> effetti negativi <strong>di</strong> salute.<br />

Analogamente a quanto argomentato per il rapporto tra metodo<br />

OCRA e sEMG, vi sono altri meto<strong>di</strong> consolidati (<strong>di</strong> tipo<br />

osservazionale) del sovraccarico biomeccanico lavorativo<br />

che bene si gioverebbero dell’ausilio <strong>di</strong> tecniche strumentali<br />

per la misurazione oggettiva <strong>di</strong> parametri e determinanti fondamentali<br />

(es.: forza; escursioni angolari <strong>di</strong> parti corporee;<br />

perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> riposo muscolare ecc.).<br />

La <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> meto<strong>di</strong>che e procedure analitiche strumentali<br />

è <strong>di</strong> ausilio a Me<strong>di</strong>ci Competenti, Addetti ai Servizi <strong>di</strong><br />

Protezione e Prevenzione aziendale agli operatori dei servizi<br />

<strong>di</strong> consulenza e vigilanza dell’INAIL e delle ASL, nei rispettivi<br />

ruoli, per la valutazione, gestione e prevenzione dei rischi<br />

lavorativi per l’apparato muscolo-scheletrico.<br />

OBIETTIVI<br />

Si è proceduto alla in<strong>di</strong>viduazione delle procedure da sviluppare<br />

con tecnologie strumentali e alla definizione <strong>di</strong><br />

tecniche/strumenti da sviluppare. Si è focalizzata l’attenzione<br />

sulla EMG vocazionale <strong>di</strong> superficie con trasmissione<br />

telemetrica del segnale e meto<strong>di</strong>ca analitica (con relativo<br />

software) <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e interpretazione. In tal senso l’obiettivo<br />

principale è consistito nel definire e sviluppare modalità<br />

standar<strong>di</strong>zzate <strong>di</strong> acquisizione ed elaborazione del segnale<br />

elettromiografico <strong>di</strong> superficie per l’identificazione <strong>di</strong> parametri<br />

utili a una più oggettiva caratterizzazione del livello <strong>di</strong><br />

sforzo muscolare durante attività manuali ripetute dell’arto<br />

superiore e della mano.<br />

Attenzione è stata posta anche alla possibile utilizzazione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>namometri elettronici per stu<strong>di</strong> sul campo <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> traino<br />

e spinta manuale.<br />

METODI<br />

In relazione all’obiettivo principale, dopo la messa a punto <strong>di</strong><br />

strumenti e modalità esecutive delle Massime Contrazioni<br />

Volontarie (MVC) per la normalizzazione e calibrazione del<br />

segnale elettromiografico, sono stati implementati un nuovo<br />

sistema <strong>di</strong> acquisizione <strong>di</strong> elettromiografia <strong>di</strong> superficie e video<br />

sincronizzati, in grado <strong>di</strong> garantire un buon grado <strong>di</strong> ripetibilità<br />

inter- e intrasoggettiva e un software <strong>di</strong> elaborazione<br />

de<strong>di</strong>cato a un utilizzo tecnico “sul campo”.<br />

La metodologia sviluppata è stata dapprima testata in labo-<br />

<strong>Ricerca</strong> corrente<br />

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