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Linea di Ricerca 1 - Fondazione Don Carlo Gnocchi

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<strong>Ricerca</strong> corrente<br />

50<br />

<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> 1<br />

a processi patologici (Beljebbar A, 2009) e la prospettiva <strong>di</strong><br />

una reale applicazione in ambito clinico è vicina.<br />

OBIETTIVI<br />

Il razionale del seguente progetto è quin<strong>di</strong> legato all’opportunità<br />

<strong>di</strong> utilizzo della biofotonica, e in particolare <strong>di</strong> sistemi<br />

Raman commerciali, nell’ambito <strong>di</strong> una costituenda piattaforma<br />

tecnologica <strong>di</strong> biofotonica clinica, per lo sviluppo <strong>di</strong> un<br />

sensore ottico minimamente invasivo e indolore, <strong>di</strong> semplice<br />

uso ed elevatissima sensibilità e specifi cità.<br />

I principali obiettivi del progetto sono:<br />

progettazione e sviluppo dei sensori <strong>di</strong>agnostici: sonda <strong>di</strong><br />

fi bra ottica funzionalizzata con nanoparticelle, utilizzante<br />

spettroscopia SERS, per effettuare misure quali-quantitative<br />

imme<strong>di</strong>ate e a elevatissima sensibilità <strong>di</strong> analiti e biomarcatori<br />

(oncogeni) in fl ui<strong>di</strong> corporei;<br />

validare la meto<strong>di</strong>ca Raman classica nell’ambito <strong>di</strong> nuove applicazioni<br />

<strong>di</strong>agnostiche attraverso un’analisi comparativa con<br />

le tecniche tra<strong>di</strong>zionali in termini <strong>di</strong> sensibilità e specifi cità.<br />

METODI<br />

La prima fase del progetto ha comportato la progettazione <strong>di</strong>:<br />

nanoparticelle d’oro magnetiche, oligonucleoti<strong>di</strong> creati ad hoc<br />

per legarsi alla nanoparticella e riconoscere basi <strong>di</strong> un gene<br />

target e oligonucleoti<strong>di</strong> legati a Raman probes come sensori<br />

SERS attivi.<br />

In quest’ultimo anno stiamo effettuando dei test preliminari<br />

in vitro come “proof of concept” per l’identifi cazione del<br />

gene beta actina che, essendo <strong>di</strong> facile detezione, ci permette<br />

<strong>di</strong> concentrare la nostra attenzione solo sull’ottimizzazione<br />

delle nanoparticelle funzionalizzate e i Raman probes,<br />

al fi ne <strong>di</strong> rendere il sensore altamente selettivo e sensibile.<br />

La seconda fase del progetto, che ci vedrà impegnati nel<br />

prossimo anno, riguarderà la creazione e la sperimentazione<br />

<strong>di</strong> sensori completi per la rilevazione <strong>di</strong> biomarcatori target<br />

in fl ui<strong>di</strong> biologici umani me<strong>di</strong>ante spettroscopia Raman. Gli<br />

esperimenti sono effettuati in parallelo con uno spettroscopio<br />

Raman da banco dotato <strong>di</strong> microscopio confocale e con<br />

un video-Raman portatile.<br />

Infi ne la validazione del sistema SENSI-Raman avverrà tramite<br />

confronto in parallelo con la meto<strong>di</strong>ca standard PCR. I termini<br />

<strong>di</strong> confronto si baseranno su sensibilità, specifi cità e rapi<strong>di</strong>tà.<br />

RISULTATI<br />

I risultati ottenuti dal processo iniziale <strong>di</strong> progettazione ci hanno<br />

permesso <strong>di</strong> identifi care le specifi che tecniche ad hoc <strong>di</strong>:<br />

nanoparticelle metalliche magnetiche,<br />

oligonucleoti<strong>di</strong>,<br />

Raman probes.<br />

Dopo alcuni test esplorativi iniziali, sono state progettate e<br />

create presso il Dipartimento <strong>di</strong> Biotecnologie e Bioscienze<br />

dell’Università <strong>di</strong> Milano-Bicocca, delle nanoparticelle magnetiche<br />

ottimali <strong>di</strong> 300 e 500 nm.<br />

Fig. 1<br />

2 μm<br />

Microfotografi a <strong>di</strong> un cluster <strong>di</strong> nanoparticelle da 500 nm<br />

coniugate con Rhodamine 6G. Le nanoparticelle si presentano<br />

come cluster <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse decine <strong>di</strong><br />

micrometri.<br />

Sono stati effettuati spettri SERS delle nanoparticelle coniugate<br />

con Rhodamine 6G utilizzando laser <strong>di</strong> lunghezza<br />

d’onda pari a 532 nm e potenza <strong>di</strong> 0,075 mW. I mo<strong>di</strong> Raman-vibrazionali<br />

delle molecole, ottenuti sperimentalmente<br />

e riportati in Fig. 2, sono risultati confrontabili con i mo<strong>di</strong><br />

pubblicati in letteratura.<br />

Dai risultati ottenuti abbiamo determinato che la Rhodamine<br />

6G possa essere il Raman probe can<strong>di</strong>dato per la realizzazione<br />

del primo sensore sperimentale.<br />

PRODOTTI SCIENTIFICI<br />

Abstract presentati a Congressi Internazionali e Nazionali:<br />

– Casella M, Lucotti A, Tommasini M, Bedoni M, Forvi E,<br />

Gramatica F, Zerbi G. Rapid Investigation on Fresh Human

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