Linea di Ricerca 1 - Fondazione Don Carlo Gnocchi
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va. Inoltre in tutti i gruppi analizzati, si è constatato che<br />
in presenza <strong>di</strong> maggiori instabilità si osserva una rapida<br />
stabilizzazione, mentre stabilizzazioni lente e prolungate<br />
nel tempo sono osservabili solo per valori inferiori <strong>di</strong> instabilità<br />
iniziale. Ciò che appare <strong>di</strong>scriminare tra soggetti<br />
normali e normali “fragili” quali sono gli anziani o soggetti<br />
con <strong>di</strong>sturbi dell’equilibrio è che la coppia (instabilità<br />
iniziale)-(tempo <strong>di</strong> stabilizzazione) presenta coppie <strong>di</strong><br />
valori che si situano in zone <strong>di</strong>verse del <strong>di</strong>agramma: alti<br />
livelli <strong>di</strong> instabilità sembrano richiedere tempi più lunghi<br />
<strong>di</strong> stabilizzazione, in accordo con l’ipotesi che in questi<br />
in<strong>di</strong>vidui i sistemi <strong>di</strong> controllo motorio e posturale sono<br />
meno efficienti, sia in termini <strong>di</strong> percezione (propriocezione)<br />
che <strong>di</strong> forza esprimibile.<br />
3. I dati raccolti sui 40 soggetti sani hanno consentito <strong>di</strong> creare<br />
un reference database <strong>di</strong> normalità sul cammino naturale,<br />
cammino sulle punte e sui talloni, salita e <strong>di</strong>scesa<br />
dai gra<strong>di</strong>ni, che comprende dati cinematici, <strong>di</strong>namici ed<br />
elettromiografici. Questo database, sud<strong>di</strong>viso fra giovani<br />
e adulti, è stato pubblicato su rivista in<strong>di</strong>cizzata (Bovi et al.,<br />
2011), incluso un addendum elettronico che riporta i valori<br />
delle <strong>di</strong>verse variabili in ciascun task. I dati sovrapponibili<br />
a quelli <strong>di</strong> lavori già presenti in letteratura (cammino naturale)<br />
risultano altamente correlati (ro>0,7), mentre i dati<br />
dei task locomotori più impegnativi sono originali e danno<br />
in<strong>di</strong>cazioni specifiche sul contributo dei comparti muscolari<br />
prossimali e <strong>di</strong>stali dell’arto inferiore.<br />
La test-retest reliability del metodo sui pazienti con CMT<br />
è risultata buona (ICC>0,75) nel cammino naturale, tranne<br />
che per alcune variabili relative ai movimenti del tronco,<br />
del bacino e ai profili EMG, in cui è risultata moderata<br />
(0,5