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Linea di Ricerca 1 - Fondazione Don Carlo Gnocchi

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<strong>Ricerca</strong> corrente<br />

52<br />

<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> 1<br />

Validazione <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> basati sulla tecnologia<br />

a microaghi per il monitoraggio <strong>di</strong> biopotenziali<br />

Responsabile: Gramatica Furio<br />

INTRODUZIONE<br />

In ambito clinico e <strong>di</strong> ricerca per la misurazione <strong>di</strong> biosegnali<br />

quali ECG, EEG, EOG, EMG vengono comunemente utilizzati<br />

elettro<strong>di</strong> a gel, a oggi considerati il golden standard. A livello<br />

sperimentale gli eletto<strong>di</strong> a gel sono stati affi ancati da una <strong>di</strong>fferente<br />

tipologia <strong>di</strong> elettro<strong>di</strong> defi niti a secco: una promettente<br />

tecnologia su cui si basano tali elettro<strong>di</strong> è quella dei microaghi,<br />

ovvero strutture appuntite delle <strong>di</strong>mensioni <strong>di</strong> qualche centinaio<br />

<strong>di</strong> μm in grado <strong>di</strong> bucare lo strato corneo (SC), strato più<br />

superfi ciale della cute con proprietà isolanti e non <strong>di</strong>ffusive. I<br />

microaghi, una volta bucato lo SC, creano un contatto con gli<br />

strati conduttivi più profon<strong>di</strong> del derma, evitando <strong>di</strong> ricorrere<br />

all’uso <strong>di</strong> gel. Gli elettro<strong>di</strong> basati sui microaghi riducono drasticamente<br />

i tempi <strong>di</strong> preparazione della cute del soggetto,<br />

risultando più confortevoli per il care-giver e per il soggetto<br />

acquisito. Inoltre tali elettro<strong>di</strong> consentono monitoraggi <strong>di</strong> biosegnali<br />

per durate superiori in quanto all’assenza <strong>di</strong> gel non<br />

ne provoca l’essiccazione nel tempo, con conseguente per<strong>di</strong>ta<br />

o alterazione del biosegnale. In aggiunta l’inserimento dei<br />

microaghi nella cute realizza un’interfaccia più stabile tra elettrodo<br />

e cute, garantendo un elevato rapporto segnale-rumore<br />

anche durante il movimento del soggetto.<br />

OBIETTIVI<br />

La ricerca si focalizza sulla validazione <strong>di</strong> nuovi elettro<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

superfi cie a secco che si basino sulla tecnologia a microaghi.<br />

Tali elettro<strong>di</strong>, dotati <strong>di</strong> caratteristiche innovative, si presentano<br />

come promettente alternativa ai comuni elettro<strong>di</strong> a gel<br />

per il monitoraggio continuo e minimamente invasivo <strong>di</strong> biopotenziali<br />

(EMG, ECG, EEG, EOG) in ambito clinico.<br />

METODI<br />

Per raggiungere gli obiettivi dello stu<strong>di</strong>o sono stati condotti<br />

<strong>di</strong>fferenti prove sperimentali:<br />

• Test <strong>di</strong> valutazione istologica ed elettromeccanica <strong>di</strong> piercing<br />

<strong>di</strong> cute umana ex vivo da parte <strong>di</strong> microaghi in silicio e<br />

in acciaio con particolare riferimento allo stu<strong>di</strong>o della riproducibilità<br />

del piercing e all’identifi cazione e quantifi cazione<br />

del momento <strong>di</strong> piercing;<br />

• Test <strong>di</strong> valutazione della soli<strong>di</strong>tà e robustezza dei microaghi,<br />

in particolare della caratterizzazione a rottura dei microaghi<br />

in silicio;<br />

• Test <strong>di</strong> biocompatibilità e <strong>di</strong> soli<strong>di</strong>tà <strong>di</strong> prototipi <strong>di</strong> dry electrodes<br />

con microaghi in acciaio in vivo su modelli animali<br />

(ratti);<br />

• Test <strong>di</strong> valutazione elettromeccanica <strong>di</strong> piercing su cute<br />

umana in vivo <strong>di</strong> un prototipo <strong>di</strong> dry electrode con microaghi<br />

in acciaio, con particolare attenzione all’identifi cazione<br />

e quantifi cazione del momento <strong>di</strong> piercing e alla percezione<br />

dolorifi ca associata.<br />

RISULTATI<br />

I test <strong>di</strong> piercing su campioni <strong>di</strong> pelle umana ex vivo effettuati<br />

con microaghi in acciaio da 1 mm hanno confermato il piercing<br />

dello SC, dell’epidermide e parzialmente del derma papillare<br />

(Fig. 1). A livello elettromeccanico il piercing della cute<br />

è stato confermato me<strong>di</strong>ante un improvviso decremento del<br />

segnale <strong>di</strong> forza <strong>di</strong> reazione della pelle (Fig. 2) e <strong>di</strong> impedenza<br />

elettrica: tale evento <strong>di</strong>mostra il contatto dei microaghi con<br />

gli strati più profon<strong>di</strong> e conduttivi della cute, migliorando la<br />

conducibilità del circuito e quin<strong>di</strong> potenzialmente la qualità<br />

dei biosegnali acquisiti.<br />

piercing<br />

Fig. 1<br />

SC<br />

EP<br />

DE<br />

Microfotografi a <strong>di</strong> sezione istologica <strong>di</strong> cute umana normale<br />

colorata con ematossilina-eosina dopo l’applicazione<br />

del microago da 1 mm. SC=strato corneo, EP=epidermide<br />

vitale, DE=derma. (Ingran<strong>di</strong>mento originale 20x).

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