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Linea di Ricerca 1 - Fondazione Don Carlo Gnocchi

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mento della massima forza Wmax e al miglioramento delle<br />

abilità propriocettive, come per esempio durante un lavoro<br />

<strong>di</strong> tipo pliometrico.<br />

PRODOTTI SCIENTIFICI<br />

Il progetto ha dato come risultato le seguenti pubblicazioni:<br />

Pubblicazioni recensite su PUBMED con impact factor<br />

– Esposito F, Cè E, Limonta E. Cycling efficiency and time<br />

to exhaustion are reduced after acute passive stretching<br />

administration. Scand J Med Sci Sports, 2011. doi:<br />

10.1111/j.1600-0838.2011.01327.x.<br />

– Esposito F, Limonta E, Cè E. Passive stretching. Effects<br />

on electromechanical delay and time course of recovery in<br />

human skeletal muscle: new insights from an electromyographic<br />

and mechanomyographic combined approach. Eur<br />

J Appl Physiol, 2010 Oct 1. IF 2.047.<br />

– La Torre A, Castagna C, Gervasoni E, Cè E, Rampichini S,<br />

Ferrarin M, Merati G. Acute Effects of Static Stretching on<br />

Squat Jump Performance at Different Knee Starting Angles.<br />

J Strength Cond Res. 2010, 24(3), 687-94. IF: 1.457.<br />

– Esposti R, Esposito F, Cè E, Bal<strong>di</strong>ssera F. Difference in the<br />

metabolic cost of postural actions during iso- and anti<strong>di</strong>rectional<br />

coupled oscillations of the upper limbs in the horizontal<br />

plane. Eur J Appl Physiol. 2010: 108: 93-104. IF 2.047.<br />

– Maggioni MA, Cè E, Rampichini S, Ferrario M, Giordano G,<br />

Veicsteinas A, Merati G. Electrical stimulation versus kinesitherapy<br />

in improving functional fitness in older women.<br />

Arch Gerontol Geriatr, 2009 May 27. IF 1.572.<br />

Pubblicazioni su riviste internazionali con comitato <strong>di</strong> revisione<br />

– Limonta E, Squadrone R, Rodano R, Marzegan A, Veicsteinas<br />

A, Merati G, Sacchi M. Tri<strong>di</strong>mensional kinematic<br />

analysis on a kayaking simulator: key factors to successful<br />

performance. Sport Sci Health (2010) 1:27–34.<br />

<strong>Linea</strong> <strong>di</strong> <strong>Ricerca</strong> 1<br />

Il ruolo dei ra<strong>di</strong>cali liberi prodotti durante esercizio<br />

muscolare sul tessuto muscolare<br />

Responsabile: Veicsteinas Arsenio<br />

INTRODUZIONE<br />

L’esercizio rimodella il muscolo scheletrico in maniera molto<br />

profonda. I segnali nervosi, gli stimoli meccanici e la <strong>di</strong>ffusione<br />

<strong>di</strong> molecole segnale, sia per via sistemica sia per via<br />

paracrina, hanno un ruolo importante in tale rimodellamento.<br />

L’attività muscolare determina un maggior <strong>di</strong>spen<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

energia e quella porzione <strong>di</strong> energia che viene ricavata dal<br />

metabolismo ossidativo determina a sua volta una maggiore<br />

produzione delle cosiddette “Specie Reattive dell’Ossigeno”<br />

(ROS); oltre a essere dei potenziali agenti <strong>di</strong> danno a<br />

livello subcellulare, esse costituiscono la base della segnalazione<br />

che induce a risposte adattative e citoprotettive. Indubbiamente<br />

il ruolo dei ROS nel rimodellamento muscolare<br />

presenta ancora molti aspetti poco noti e affascinanti, che<br />

possono gettare luce anche sui meccanismi patologici in cui<br />

l’eccessiva produzione <strong>di</strong> ROS non deriva dall’aumentata attività<br />

muscolare, ma da alterazioni nel sistema <strong>di</strong> omeostasi<br />

mitocondriale o da altre fonti.<br />

Nello stu<strong>di</strong>o delle mo<strong>di</strong>ficazioni indotte dall’esercizio fisico<br />

sull’apparato muscolare scheletrico è fondamentale tenere<br />

conto delle <strong>di</strong>verse tipologie muscolari. Infatti, i vari muscoli<br />

si <strong>di</strong>fferenziano per la percentuale <strong>di</strong> fibre “rosse” o “lente”,<br />

ossia a metabolismo prevalentemente ossidativo, meno affaticabili<br />

e, viceversa, <strong>di</strong> fibre “bianche” o “rapide”, ossia a<br />

metabolismo prevalentemente glicolitico, in grado <strong>di</strong> esercitare<br />

per tempi brevi una grande forza. È anche importante<br />

tenere conto del tipo <strong>di</strong> esercizio al quale il muscolo viene<br />

sottoposto; infatti, un esercizio <strong>di</strong> potenziamento muscolare,<br />

“anaerobico”, come l’esercizio che si effettua in palestra<br />

con macchine e pesi, non determina gli stessi effetti <strong>di</strong> un<br />

esercizio aerobico, teso a potenziare la resistenza muscolare,<br />

come per esempio la corsa o il ciclismo.<br />

È molto utile avvalersi <strong>di</strong> modelli animali, sia perché rendono<br />

possibile lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> una popolazione omogenea e facilmente<br />

manipolabile, sia per la possibilità <strong>di</strong> prelevare, al termine<br />

dell’allenamento, interi muscoli <strong>di</strong> varie tipologie, rendendone<br />

possibile la comparazione e lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> numerosi parametri.<br />

<strong>Ricerca</strong> corrente<br />

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