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le scienze fisiche nel settecento - fisica/mente

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IL SETTECENTO<br />

ovvii motivi, non sembrava opportuna per la misura della pressione sanguigna. Fu<br />

rif<strong>le</strong>ttendo su questo che Daniel ricordò alcune affermazioni di Harvey: se si fora<br />

un'arteria il sangue schizzerà ad una data altezza, maggiore se la foratura avviene al<br />

momento della contrazione del cuore. Daniel provò allora a fare un piccolo foro in un<br />

tubo in cui scorreva acqua ed a sistemare in corrispondenza di ta<strong>le</strong> foro un tubicino di<br />

vetro. Fu così che, dalla quota a cui l'acqua saliva in quel tubicino, si poteva risalire<br />

alla pressione dell'acqua <strong>nel</strong> tubo e, fatto notevo<strong>le</strong>, negli esperimenti realizzati,<br />

neppure una goccia d'acqua andò versata. E la realizzazione pratica dello strumento<br />

non si fece<br />

Disegno di Daniel Bernoulli che illustra il modo di<br />

misurare la pressione di un liquido in un condotto.<br />

attendere (intorno al 1730): si trattava di un tubicino di vetro che aveva un'estremità<br />

appuntita ed in grado di forare un'arteria per permettere al sangue di salire <strong>nel</strong> tubicino<br />

medesimo. Il sistema permetteva di conoscere la pressione sanguigna (anche la<br />

minima e la massima) con la perdita di quantità piccolissime di sangue, quello che<br />

restava <strong>nel</strong> tubicino (occorrerà attendere il 1896 per la realizzazione, da parte del<br />

medico italiano Scipione Riva Rocci, di quello strumento gonfiabi<strong>le</strong> a forma di<br />

braccia<strong>le</strong> da mettere intorno al braccio in grado di misurare la pressione senza forare<br />

nessuna arteria).<br />

Nell'Hydrodynamica troviamo un ultimo contributo (scritto <strong>nel</strong> 1733) che non<br />

può essere taciuto di Daniel Bernouilli. Si tratta dei primi calcoli che gettano <strong>le</strong> basi<br />

della teoria cinetica (e statistica !) dei gas a partire da ipotesi relative alla struttura della<br />

materia. In realtà era stato Eu<strong>le</strong>r a elaborare qualcosa in proposito in un articolo sui<br />

Commentarii del 1729 (Tentamen explicationis phaenomenorum aeris). A partire da<br />

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